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Il tecnico: «Siamo disgustati»

Furia Flumini, Piludu sbotta: «Sconfitta determinata dalle decisioni arbitrali»

Al Flumini non è bastato disputare una grande partita contro il Quartucciu, terza forza del campionato, per evitare la dodicesima sconfitta in campionato, ma quello che non è andato proprio giù a mister Piludu è stata la direzione arbitrale del signor Nurchis, che a suo dire avrebbe pesantemente condizionato il risultato.

 

«Era una gara chiaramente difficile – dichiara Piludu - visto il valore della squadra che dovevamo affrontare, il Quartucciu è attrezzato per vincere il campionato.
L'arbitraggio però non è stato dei migliori: io ormai nel mondo del calcio ci sono una vita, sto in panchina da 34 anni e non mi sono mai, anche se ci fosse stata l'occasione per farlo, lamentato di un arbitro; questa volta lo voglio fare perché la situazione mi è sembrata piuttosto sporca».

 

Il tecnico parte all'attacco:
«L'arbitro Nurchis, della sezione di Cagliari, si è fatto condizionare dagli avversari.
Nonostante questo, il primo tempo si è chiuso sullo 0 a 0, con occasioni per noi e per loro, ma ha regnato l'equilibrio».

 

Le cose in campo si stavano mettendo piuttosto bene per il Flumini:
«Ho fatto un cambio all'inizio del secondo tempo, ho tolto un difensore e ho messo una punta: dopo tre minuti siamo passati in vantaggio, i nostri avversari pensavano di mangiarci in un sol boccone e le cose stavano andando maluccio, ma si è messo in mezzo questo signor arbitro e ne ha combinato di ogni colore».

 

Piludu descrive nei dettagli gli episodi che hanno cambiato la gara:
«Il mio portiere prende palla su un loro tiro, gli arriva un calcio alla mano, molla il pallone, Curreli lo butta dentro e l'arbitro convalida il gol.
Il regolamento parla chiaro: se il portiere a terra viene toccato, sfiorato o spinto è punizione, deve essere tutelato, ma l'arbitro lo convalida.
Scoppia un parapiglia, e un mio giocatore viene espulso.
Il gioco rimane fermo per 22 minuti, ho chiesto all'arbitro se questi minuti andavano recuperati tutti e mi ha risposto che erano problemi suoi.
La partita continua, abbiamo avuto altre due occasioni per andare in vantaggio ma ciò che mi sconcerta è che per 3 minuti io e due dirigenti abbiamo chiamato l'arbitro per fare una sostituzione, ma non ci considerava minimamente.
Guarda caso, chi doveva essere sostituito è stato poi espulso, perché ha protestato per quanto stava succedendo.
Ultima azione, altro gol, terzo giocatore espulso per proteste».

 

L'allenatore chiede rispetto a gran voce:
«I miei ragazzi sono educatissimi, mi viene il sospetto che l'arbitro non fosse in buona fede, sta di fatto che io ho perso una partita che non avrei dovuto perdere, primo perché non lo meritavamo per quanto fatto vedere in campo e in secondo luogo perché ce la siamo giocata a testa alta».

 

Da parte dell'arbitro, non è arrivata nessuna spiegazione.
«Abbiamo cercato di parlare con l'arbitro alla fine della partita – spiega Piludu - per capire le sue decisioni, ma si è chiuso nello spogliatoio e non è uscito per un ora, volevamo delle risposte ma non ne abbiamo avute, siamo disgustati da questo andamento».

 

Nonostante le delusioni, il Flumini continua orgoglioso per la sua strada.
«Noi siamo una squadra che da anni gioca per salvarsi, non abbiamo grosse possibilità economiche; non paghiamo nessuno, ma lavoriamo tre volte a settimana con grande impegno e non vogliamo essere danneggiati da questi signori vestiti di nero: ho fatto anche io l'arbitro e ne ho viste di cotte e di crude, e questo ragazzo non ha nulla da insegnarci; siamo molto dispiaciuti e vorremo che dalla classe arbitrale ci fosse un po' più di controllo, che non chiudessero gli occhi».

 

Parole di incoraggiamento sono arrivate anche dagli avversari di domenica.
«Mi ha chiamato il presidente del Quartucciu: ci ha fatto i complimenti per la squadra, per come abbiamo giocato, ha detto che meritavamo di più e che ha rovinato tutto l'arbitro. Questo mi conforta, sentirlo dire anche da un avversario fa capire che non meritavamo il trattamento che abbiamo avuto domenica, mi ha fatto piacere il suo gesto».

 

Intanto domenica è in programma un'altra sfida delicatissima.
«Contro l'Uragano ce la giocheremo nonostante le assenze e le squalifiche a cui andremo incontro, non dobbiamo e non possiamo regalare niente a nessuno, se poi l'avversario vince ci togliamo il cappello e gli facciamo i complimenti, però deve essere una gara sana, arbitrata a dovere».

 

Piludu si sbilancia in un pronostico sulla vittoria finale.
«L'Uragano è un bella squadra, la conosciamo, si sta giocando la promozione assieme al Quartucciu e al Borgo Sant'Elia.
Credo che la spunterà proprio quest'ultima, è una squadra più quadrata, dura, con ragazzi di esperienza, cattivi dal punto di vista agonistico; molti di loro hanno giocato ad alti livelli, presumo che l'Uragano e il Quartucciu si giocheranno l'accesso ai play off».

 

Sulla salvezza dei suoi, il mister si dice fiducioso.
«Si, le possibilità ci sono: la squadra si allena seriamente, lavoriamo tutte le settimane, non abbiamo fatto investimenti e acquisti a gennaio, siamo rimasti con il nostro gruppo di 24 giocatori e andiamo avanti così perché crediamo in questi ragazzi, ce la giochiamo e sono convinto che ci salveremo anche quest'anno».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
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Girone A