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Hervatin sfida i numeri del derby: «Il Budoni non ha mai perso e il Porto Torres mai vinto fuori, vedremo»
Il tecnico: «Loro vicecapolista? Non mi sorprendo»

Hervatin sfida i numeri del derby: «Il Budoni non ha mai perso e il Porto Torres mai vinto fuori, vedremo»

L'antipasto della 10ª giornata è di quelli succulenti. Budoni-Porto Torres, derby d'alta classifica, si preannuncia spettacolare e servirà a dire molto sui padroni di casa, vice-capolista con 19 punti e a 3 lunghezze dalla vetta, considerata la rivelazione del campionato nel quale non ha ancora conosciuto la sconfitta, e dirà tanto anche per gli ospiti double-face, dal rendimento tanto impressionante in casa quanto zoppicante fuori. Ed il tecnico dei turritani Gianluca Hervatin attende la sfida di sabato (ore 15) considerata un esame di maturità: «Lo è per forza, la trasferta è il nostro cruccio, l'affronteremo con lo spirito giusto senza pensare che sia un derby e che incontrario la seconda in classifica ancora imbattuta».

Affrontate un Budoni che viene da due 0-0 di fila ma è anche vero che segnare per primo non dà tranquillità visto che loro spesso hanno rimontato

«I numeri che ci sono dietro questo derby sono allucinanti, loro finora non hanno mai perso, noi invece non abbiamo mai vinto in trasferta, loro spesso rimontano e vincono quando vanno sotto e noi che, invece, peggioriamo la situazione dopo che andiamo in svantaggio»

Il Porto Torres ha già collezionato tre sconfitte fuori casa poi guardi la classifica e ti accorgi che ci sono appena tre punti di differenza

«Questo perché i risultati condizionano sempre l'opinione pubblica e la stampa, è un dato di fatto che una sconfitta faccia più rumore di un pareggio e che fare una vittoria e due sconfitte in tre partite pesa più che collezionare tre pareggi. Si legge sempre che il Budoni deve fare ancora 20 punti per la salvezza e che Hervatin guido una Ferrari, allora diciamo pure che non guido un bolide ma un ottima squadra così come lo è il Budoni, non affrontiamo una squadretta e non è una sorpresa visto il loro organico. Loro sono bravi a continuare a parlare di salvezza in modo da non creare facili aspettative, per noi, specie dall'arrivo di Fini, si parla solo di vittoria del campionato»

Vi manca Floris, squalificato, questo potrebbe creare problemi nelle rotazioni dei giovani?

«L'assenza è sempre una soluzione in meno ma questo mi permette di vedere le altre alternative di cui dispongo, Mattia è un giocatore importante ma avrei più problemi se non dovesse farcela anche Piredda, però si sa che i problemi esistono per essere risolti»

Il sintetico avvantaggerà loro?

«È un campo usurato, qualche mio giocatore dice sia meglio usare con le scarpe da calcetto, ma se ci giocano loro ci possiano giocare noi così prima hanno fatto altre squadre»

Pau del '71, Scugugia del '70 contro i '74 Demartis e Fini, il calcio non ha età?

«I miei sono un po' più giovani, questo vuol dire soltanto che se uno sta bene fisicamente si può giocare a quarant'anni anche in A, a me è capitato invece che i problemi fisici mi abbiano costretto ad abbandonare. In ogni caso si tratta di giocatori che hanno tanta qualità, la loro presenza nel derby così come nel campionato crea fascino e aspettative»

Come quelle che ci saranno a Selargius dopo aver annunciato l'ex rossoblù Antonino D'Agostino

«Certo, è un ottimo giocatore e questo farà ora pensare che il Selargius possa puntare ad un obiettivo diverso dalla salvezza, come è capitato per noi che, quando abbiamo preso Fini, dovevamo vincere tutte le partite. Il calcio, per fortuna, non è così»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
10 Andata
Girone G
Intervista