«Pintore è un lusso, peccato per l'infortunio di Marras ma questo è un gruppo validissimo»
Il Buddusò vuole continuare a correre, Lai: «Per noi inizia un periodo decisivo, proveremo a vincerle tutte»
Quattro vittorie nelle ultime cinque gare, quarto posto a quota 38 con la seconda piazza nel mirino, distante appena due lunghezze: sono solo alcuni numeri che raccontano dell'ottimo momento attraversato dal Buddusò, che continua a spingere forte nella rincorsa, difficile ma assolutamente non impossibile, alla corazzata Oschirese. Non è assolutamente un caso se la squadra ha iniziato a girare praticamente alla perfezione con l'arrivo di Cristian Lai, espertissimo centrocampista che ha saputo accendere la luce in mezzo al campo, il classico punto di riferimento sia dal punto di vista tecnico-tattico che sul piano caratteriale. I bianco-celesti ora sono pronti per tuffarsi nel momento cruciale della stagione: le prossime sette uscite vedranno infatti Corsi e soci impegnati con tutte le formazioni d'alta classifica, in mezzo le trasferte delicatissime contro Golfo Aranci e Lauras; in palio punti pesanti, che potrebbero ribaltare totalmente gli equilibri del torneo.
«Domenica è andato tutto come previsto — dichiara Lai —, sapevamo che non sarebbe stato facile, giocavamo su un campo caldo, difficile, contro un avversario ostico, che ha diverse qualità. Le pessime condizioni meteo hanno complicato le cose, il terreno non era in buone condizioni a dirla tutta. In più ci siamo trovati in svantaggio. Fortunatamente la reazione è stata immediata, Pintore ha sbagliato un calcio di rigore ma poi è stato bravo a raddrizzarla, così ci siamo presi questi tre punti».
Il bomber sta segnando con una regolarità impressionante, sempre a rete nelle ultime otto gare, per un bottino record di 22 gol. «Marcello li davanti è una garanzia, un giocatore rinato. L'ho trovato che era un po' demotivato, siamo molto amici e mi capitava di sentirlo anche prima del mio arrivo. Si è ripreso decisamente bene, è un ragazzo molto volenteroso, ha doti incredibile: la maggior parte dei palloni che tocca finisce in fondo al sacco. Domenica è stato sfortunato dal dischetto, ma è un elemento insostituibile, non puoi farne a meno».
La classifica intanto è, giornata dopo giornata, sempre più positiva: quarto posto, a quota 38, a pari punti con la Corrasi, con lo Star Sport lontano appena due lunghezze.
«Da quando sono arrivato stiamo correndo decisamente forte, non ho nulla da recriminare, nemmeno per quel pareggio in casa contro il Luogosanto, che non mi spiego per quale motivo si trovi in quelle posizioni. Probabilmente la squadra ha perso un po' di punti per strada nella prima parte della stagione, ma non so bene come siano andate le cose, probabilmente non erano nelle condizioni mentali migliori, perchè dal punto di vista fisico e atletico ho trovato un gruppo in forma, forse mancavano le motivazioni».
Lai suona la carica. «Ora siamo in ballo, e faremo di tutto per rimanere in alto per più tempo possibile. L'Oschirese sta marciando con passo spedito, tiene il ritmo da prima della classe, noi siamo in scia, guardiamo avanti con fiducia».
All'orizzone, per l'appunto, una serie di scontri diretti che potrebbero risultare decisivi per stravolgere le gerarchie. «Proprio in questi giorni ho dato uno sguardo al calendario: avremo la possibilità di giocare con tutte le formazioni che ci precedono; in mezzo, anche due trasferte contro compagini in piena lotta per non retrocedere. Per noi deve cambiare poco, sia che si tratti dell'Oschirese o del Golfo Aranci: il nostro obbiettivo, per forza di cose, è vincerle tutte, altrimenti ci accontenteremo dei risultati che arriveranno, ma se siamo davvero ambiziosi non abbiamo altra scelta che andare a caccia dei tre punti».
Il primo ostacolo, in ordine cronologico, sarà il Monti di Mola. «Ci stiamo già pensando, sarà una sfida piuttosto complicata. Anche loro vorranno sfruttare ogni eventuale passo falso dell'Oschirese, è ovvio: basta una giornata storta da parte della capolista e si rimette tutto in discussione. La prepareremo bene, ma non ci sarà nessun lavoro particolare rispetto al solito; il gruppo ha sempre bisogno di motivazioni, è l'unica costante».
Sarà fondamentale presentarsi a Oschiri con il morale al massimo. «Vogliamo giocarci tutte le nostre carte, tra l'altro riusciamo ad esprimerci con più fluidità in trasferta, soprattutto per le caratteristiche dei nostri attaccanti, dove ci lasciano più spazio, rispetto che in casa, perchè capita di trovare avversari che puntano più a coprirsi che a fare la partita».
Lai è sereno, anche se dovrà fare i conti con un'assenza pesante. «Ci sono tutti i presupposti per toglierci molte altre soddisfazioni, ora la squadra ha trovato la quadratura del cerchio, il giusto ordine tra i reparti. Peccato per il brutto infortunio rimediato da Marras, che perderò ormai per tutto il resto della stagione: il nostro peso davanti sarà notevolmente inferiore, ma posso confidare su Pintore e sul resto della squadra, al momento non ho nulla da rimproverare ai miei, anzi. Il nostro punto di forza è e deve continuare ad essere il collettivo, pretendo il massimo da tutti, non sto a guardare l'errore tecnico individuale, ma ciò che mi interessa è l'atteggiamento, il modo in cui si applicano». Dopo tre mesi di lavoro, il bilancio non può che essere positivo. «Sono assolutamente soddisfatto per il feeling che si è creato, ci siamo capiti al volo; io sono andato via da Bitti perchè volevo altri stimoli, la squadra aveva bisogno, ugualmente, di nuove motivazioni, quindi diciamo che ci siamo trovati perfettamente. Devo dire che ho trovato un gruppo di ragazzi serissimi, nonostante le condizioni per allenarci non siano delle migliori, per via del clima soprattutto, non saltano una seduta e sono sempre tutti presenti e concentrati». Il Buddusò è un ottimo esempio di come si possano raggiungere grandi risultati in una situazione che, in pratica, ricorda l'autogestione. «Ci dividiamo il lavoro di preparazione con Daniele Corsi e qualche altro giocatore che si occupa della parte atletica. Sento la fiducia da parte dei miei compagni, si fidano molto di me, probabilmente sono la figura che prima mancava, il modo di giocare è cambiato molto anche per questo motivo, mancava qualcuno in mezzo al campo che potesse dare una mano in questo senso». Il centrocampista spende alcune parole a proposito del suo futuro. «Sono un classe '76, ho 42 anni, sto bene fisicamente ma non so per quanto tempo ancora avrò le forze per continuare a giocare (ride). Però da circa tre anni ho preso il patentino da allenatore, mi piacerebbe proseguire con questa avventura, ho iniziato con il settore giovanile della Nuorese, poi c'è stata l'esperienza con Sa Terza a Bitti; staremo a vedere. Quello che è certo è che ricoprire il doppio ruolo non è assolutamente facile».
Il supporto però, non manca mai, ed è a dir poco preziosissimo. «Ci tengo a ringraziare pubblicamente i miei genitori e mio figlio Lorenzo, sono i primi tifosi, i primi a contattarmi la domenica: non mi chiedono nemmeno come sto, vogliono sapere subito il risultato del Buddusò».