A segno con Latina e L.Dolce: «Ho la continuità che mi mancava a Nuoro»
Il Budoni accelera con Alessandro Pusceddu: «Siamo un gran gruppo e sento la fiducia di tutti, mister Cerbone mi ha aiutato molto nei movimenti per arrivare a far gol»
Terza vittoria di fila e quarto risultato utile per il Budoni che dà una grossa accelerata nella corsa salvezza. Un cambio di marcia notevole dei galluresi nel 2018 (ben 10 punti) che è dovuto a tanti fattori ma, soprattutto, alla crescita esponenziale nel rendimento di Alessandro Pusceddu, la freccia di Orotelli che ha trafitto prima il Latina tre giornate fa e domenica anche il Latte Dolce. L'esterno d'attacco ex Nuorese vive un momento di forma strepitoso, testimoniato da prestazioni sempre più convincenti. «Sto avendo quella continuità che in passato mi è mancata - dice il 22enne che è stato nella Primavera del Cagliari - ed è merito della società che ha creduto in me, del mister Cerbone che mi dà fiducia e di tutti i compagni che mi danno una mano perché chi gioca dall'inizio o subentra ci mette sempre l'anima. Nel Budoni siamo tutti titolari, non pensiamo all'io e si va avanti di squadra, tutti utili e nessuno indispensabile». Il club gallurese tornato in serie D dopo un solo anno di purgatorio ha creduto subito nel classe 1995: «Per me è una stagione fondamentale, ringrazio il club per avermi questa possibilità, il diesse Renzo Oggianu che mi ripete sempre che sono la sua scommessa e il mister che mi ha aiutato molto sin dalla preparazione per potermi esprimere bene la domenica. A Nuoro non giocavo con tanta continuità mentre qui sì, e ringrazio i miei compagni per la fiducia che nutrono nei miei confronti».
Col Latte Dolce una vittoria in rimonta dopo un difficile primo tempo. Cosa non vi è riuscito?
«Loro hanno preparato bene la gara, all'inizio sono venuti a prenderci molto alti e ci hanno messo in difficoltà, non facendosi fare il nostro gioco che si basa con l'inizio dell'azione da dietro. Hanno segnato una bellissima rete con Scanu e potevano raddoppiare ma ci ha salvato Cellitti prima e poi Varrucciu intervenendo sulla linea di porta. Non dimentichiamoci poi che hanno grandissimi giocatori come Bianchi, Demartis, Palmas, Garau»
Però ci avete sempre creduto, che vi ha detto mister Cerbone negli spogliatoi?
«Che dovevamo stare tranquilli perché la gara era aperta anche se non eravamo quelli visti nel primo tempo. Siamo così usciti alla distanza, dando il massimo tutti e facendo qualche cambio tattico, la difesa è passata a quattro, poi l'ingresso di Marco Murgia che si è messo dietro la prima punta mantenendo due esterni offensivo. Il pareggio di Odianose ha demoralizzato loro e caricato noi, nel secondo gol li abbiamo sorpresi battendo velocemente una punizione e con Varrucciu che mi ha messo una palla lunga a scavalcare la loro linea difensiva»
Due gol nelle ultime tre gare, hai inquadrato la porta?
«Principalmente spero di continuare a fare bene e poi mi piacerebbe arrivare a quota 8-9 gol. Prima facevo dei movimenti in ritardo ora sto capendo bene come muovermi da mezza punta e mi inserisco al momento giusto»
Ne girone di ritorno avete cambiato passo
«Abbiamo iniziato a raccogliere punti continuando a giocar bene. Perché abbiamo battuto il Latina segnando cinque gol, col Flaminia è stata fondamentale essendo la prima vittoria fuori dalla Sardegna e infine col Latte Dolce in rimonta, ma abbiamo fatto tante belle gare anche prima come contro Lanusei, Monterosi, Rieti, Atletico. Abbiamo messo tutti in difficoltà ma eravamo più sfortunati e meno concreti. In questo inizio di girone di ritorno c'è un pizzico di fortuna in più, sono arrivati rinforzi come Lagzir, Brenci e ora Ranucci, siamo un grandissimo gruppo, l'uno corre per l'altro e giochiamo benissimo la palla, tutti ormai siamo entrati nel meccanismo del gioco capendo esattamente ciò che vuole il mister»
Cerbone ora e Mariotti prima, che differenze hai trovato?
«Sono diversi ma sono due grandi allenatori, da loro ho imparato molto. Cerbone è stato un attaccante e mi ha aiutato molto nei movimenti per arrivare a far gol»
Domenica un'altra tappa verso la salvezza: il derby gallurese col San Teodoro
«Non è una gara come tutte le altre, è molto sentita da entrambe le parti. Noi ci teniamo moltissimo e ci stiamo preparando benissimo, affronteremo una bella squadra, sfortunata nei risultati e che non merita l'ultima posizione. Ma noi ce la giochiamo con tutti senza guardare la classifica»
Una stagione in sofferenza per le squadre sarde, il livello si è sollevato?
«Rispetto agli altri anni, se devo essere sincero, lo trovo un po' meno forte nelle squadre che lottano per vincere il campionato ma, nel complesso, molto competitivo perché le squadra sono tutte buone anche nel parti basse della classifica. Mi sorprende la posizione della Nuorese che era partita per stare al vertice e invece è impelagata nella zona playout. Sarà quasi impossibile per le squadre sarde evitare qualche retrocessione ma mi auguro che ce ne siano il meno possibile. Noi siamo concentrati sul nostro percorso ed è importante aver preso un po' di margine dalla zona calda ma il cammino è ancora lungo»