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Andrea Vergari, allenatore, Capoterra
«Il nostro vanto più grande? Il settore giovanile»

Il Capoterra brilla tra le grandi, Vergari: «Bravi col Villamar a risollevarci dopo i due ko, le prossime tre gare diranno chi siamo»

Quattordici punti all'attivo e secondo posto in tasca, ad una lunghezza dalla vetta: è questa la situazione in classifica del Capoterra dopo le prime otto giornate del campionato; si tratta di un ruolino di marcia niente male per i bianco-rossi, che hanno ottenuto sino ad ora quattro vittorie e due pareggi, tra cui spicca lo 0 a 0 imposto alla quotatissima Tharros. Gli unici ko, invece, sono arrivati nelle sfide contro il Santa Giusta, in casa, e con il Sadali, in una delle trasferte più delicate del torneo, ma Cardia e soci si sono riscattati immediatamente da quei due passi falsi consecutivi grazie alla bella prestazione offerta nell'ultima uscita contro la sempre temibile Virtus Villamar, con il match che si è chiuso con un secco 3 a 1 in favore dei locali. Spetta ad Andrea Vergari, da anni vero e proprio punto di riferimento per il club del presidente Liccardi, tracciare un bilancio dopo i primi due mesi della stagione.

 

«Il gruppo è stato rinnovato sensibilmente rispetto al recente passato — dichiara Andrea Vergari — abbiamo cercato di costruire un buon organico, riportando alla base alcuni ragazzi di Capoterra che giocavano a Sarroch, oltre a diversi fuori quota interessanti, classe 2001 e 2002. L'arrivo tra i pali di un portiere esperto come Cinus, poi, ci ha fatto fare un ulteriore salto di qualità. Le tre vittorie ottenute in avvio, su quattro gare, forse ci hanno un po' illuso, le due sconfitte consecutive invece rischiavano di demoralizzarci oltre misura; ma non eravamo fenomeni prima né tanto meno dei brocchi dopo. Se consideriamo che puntiamo per prima cosa ad una salvezza tranquilla, non possiamo di certo lamentarci».

Il Capoterra è ripartito di slancio, dopo due turni difficili, con il 3 a 1 interno rifilato alla Virtus Villamar. «Cardia ha preso per mano la squadra in un momento particolarmente delicato, segnando tre gol che ci hanno portato a conquistare tre punti pesantissimi, ma devo ammettere che tutta la squadra ha reagito nel migliore dei modi. Stiamo trovando finalmente i giusti equilibri in campo, non dimentichiamoci inoltre che la Virtus era reduce dal successo strappato alla capolista Tharros. Sapevamo che non sarebbe stato facile, si sono confermati un avversario ostico ma abbiamo interpretato l'impegno nel modo giusto, per un successo assolutamente meritato».

I bianco-rossi stanno correndo forte, anche se le cose sarebbero potute andare addirittura meglio.
«Il rammarico più grande è legato alla gara con il Santa Giusta: non possiamo permetterci di regalare un tempo ai nostri avversari. Pur andando al riposo con un parziale pesante di 3 a 0, nella ripresa ci siamo portati sul 3 a 2, sciupando anche un'ottima occasione per il 3 a 3. È stata l'unica domenica in cui non si è visto il vero Capoterra: eravamo troppo distratti, loro correvano tre volte tanto più di noi ma nonostante tutto stavamo quasi per evitare la sconfitta, che comunque per quanto fatto vedere in campo è assolutamente meritata, la loro vittoria non si discute». Discorso diverso merita il passo falso di Sadali. «Un campo in cui non saranno in tanti a fare punti. Si tratta sicuramente di una bella squadra, allenata molto bene; noi ci siamo presentati in piena emergenza: oltre a due squalificati dalla domenica precedente, il Giudice Sportivo ci ha tolto altri due giocatori per questioni legate al campionato scorso, a cui si è aggiunto qualche infortunio. Nella ripresa abbiamo schierato cinque fuori quota, tutti classe 2001: la consideriamo una cosa estremamente positiva, anche il presidente Liccardi era piuttosto soddisfatto, a prescindere dal 2 a 0 finale del match: il nostro primo obiettivo, infatti, è quello di creare un progetto solido, fondato sui giovani della zona e per ora stiamo rispettando i piani».

Senza tralasciare però i risultati: i 14 punti ottenuti sino ad ora rappresentano un bel bottino con cui affrontare l'immediato futuro. «Questo torneo mi sta piacendo molto: c'è tanto equilibrio e le squadre sono tutte molto valide dal punto di vista tecnico e tattico; la cosa più appassionante è che ogni domenica puoi vincere e perdere con chiunque».
Come è capitato anche alla corazzata Tharros, ad esempio, due settimane fa. «Gli oristanesi comunque mi hanno fatto un'ottima impressione: possono contare su individualità notevoli e sono ben messi in campo. Tra i candidati principali per il salto, senza dubbio».
Al pari di San Marco, Freccia Parte Montis e Fermassenti, prossime avversarie del Capoterra.
«Nelle prossime tre uscite capiremo, per l'appunto, di che spessore è la nostra squadra. Saranno delle belle gare, ne sono sicuro, e noi non avendo grosse pressioni possiamo giocare a viso aperto con la giusta tranquillità, come abbiamo sempre fatto, del resto».
Le insidie non mancheranno di certo. «Per questo dico che dovremo essere bravi a non ripetere gli errori commessi nelle scorse gare, servirà la concentrazione al massimo, ma sono fiducioso: stiamo crescendo molto e possiamo continuare su questa strada».

Vergari è da anni un punto di riferimento all'interno del club.
«Attualmente mi occupo del settore giovanile, il nostro fiore all'occhiello: siamo partiti con dieci bambini, ora siamo arrivati a 100 unità: siamo ovviamente felicissimi per come stanno andando le cose. Assieme a mister Piras, poi, componiamo lo staff tecnico che segue la prima squadra: l'imperativo è quello di portare avanti i precisi valori indicati dal presidente Liccardi, un discorso che va ben al di là dei singoli risultati».
In un quadro tutto sommato brillante, c'è però un unico neo. «I capoterresi non ci seguono come ci saremmo aspettati: ci dispiace molto, anche perché abbiamo costruito la rosa puntando forte su ragazzi del posto e dei comuni vicini, però la risposta della gente tarda ad arrivare, nonostante la squadra si stia esprimendo ben al di sopra delle previsioni della vigilia. È un peccato, in settimana facciamo notevoli sacrifici; sarebbe bello dunque se i nostri sforzi venissero ripagati un minimo, considerando poi che in zona siamo il club che milita nel campionato più importante, ma ovviamente questo sembra non bastare. Ci auguriamo dunque di vedere sempre più tifosi al campo».

 

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2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone B