Salta al contenuto principale
Seconda categoria
Il Presidente: «Viviamo alla giornata»

Il Golfo Aranci naviga tranquillo, Sias: «La serenità è fondamentale»

Grazie al successo ottenuto nel match casalingo contro il Trinità, il Golfo Aranci conquista la vetta della classifica, complice anche la sospensione della sfida tra l'Andrea Doria e la Mediterranea Calcio.
I ragazzi guidati da mister Zedda stanno attraversando un ottimo momento di forma, con quattro vittorie nelle ultime 4 partite disputate, 26 reti fatte e 11 subite.
Per il Presidente, Gianluigi Sias, la chiave di questo momento magico è rappresentata dalla serenità e dalla tranquillità con cui la squadra sta affrontando gli impegni, aspetto fondamentale per continuare ad occupare le prime posizioni e per lottare sino alla fine per la promozione diretta in Prima Categoria.

 

Presidente, siete reduci dalla bella vittoria contro il Trinità, il quarto successo consecutivo; state attraversando un ottimo momento di forma e il primo posto in classifica, anche se provvisorio, è la conferma più lampante.
«La squadra è estremamente serena, ed è proprio questo aspetto che al momento sta facendo la differenza secondo me, al di la di quanto fatto ad inizio campionato dalla dirigenza durante il mercato e dagli stessi giocatori in fase di preparazione.
Stiamo attraversando un buon momento sia dal punto di vista atletico che da quello psicologico: l'obbiettivo di tutti i dirigenti è quello di mettere i ragazzi a proprio agio, nelle condizioni migliori per fare bene».

 

Il girone H è attualmente uno dei più interessanti di tutta la Seconda Categoria, con sette squadre appaiate nel giro di sette punti; si aspettava tanta concorrenza?
«Sicuramente si, soprattutto perchè in un campionato a 16 squadre come questo aumentano le difficoltà.
Le avversarie sono forti, hanno operato benissimo sul mercato; noi ci aspettavamo una situazione del genere, non siamo per nulla stupiti, anzi.
Fortunatamente, al momento, ci troviamo in quel gruppo abbastanza nutrito di squadre che lottano per le primissime posizioni; è un torneo equilibrato, non c'è una formazione che ha preso il largo e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Alla fine, chi sarà più bravo sotto tutti gli aspetti guadagnerà la vittoria».

 

Il vostro cammino sino a questo momento è stato regolarissimo, se si escludono quei due piccoli nei, rappresentati dalle sconfitte rimediate contro Berchidda e Stella Smeralda.
«Penso si tratti di due incidenti di percorso: nel primo caso il campionato era appena iniziato e alcuni meccanismi non erano registrati ancora perfettamente, considerando anche che siamo partiti con la preparazione qualche giorno in ritardo rispetto a tutti gli altri; avevamo inoltre alcuni giocatori indisponibili, e la loro assenza è pesata particolarmente.
Contro la Stella Smeralda è stato un calo abbastanza normale, fisiologico: non si può pensare di vincere sempre, è ovvio».

 

La squadra ha uno dei migliori attacchi del torneo ed una delle difese meno battute, segno che vi state esprimendo ottimamente; secondo Lei però dove si può e si deve migliorare per raggiungere il traguardo della promozione?
«E' importantissimo l'aspetto psicologico e, come dicevo prima, la serenità: è una vita che faccio calcio, come giocatore prima, come allenatore e come presidente poi; ritengo sia un aspetto fondamentale.
Abbiamo cercato di rinforzare la nostra rosa con i migliori giocatori presenti sul mercato, con gli elementi più adatti per affrontare la categoria, ma serve lo spirito giusto, le doti tecniche individuali non sono sufficienti».

 

Uno sguardo ai prossimi tre impegni che chiuderanno il girone di andata: vi aspettano le due trasferte contro Azzanì e San Giorgio Perfugas e il match casalingo contro la Brunellese.
Quanto sarà importante riuscire a guadagnare il bottino pieno?

«Credo che la squadra sarà in grado di affrontare queste tre partite allo stesso modo, con il massimo della concentrazione.
Sono tre buone squadre, che ci metteranno in difficoltà: correremo sicuramente dei rischi ma cercheremo di affrontarle al meglio.
Contro la Brunellese avremo il vantaggio di giocare in casa, ma è un aspetto comunque relativo perchè loro sono una squadra molto forte, ostica, difficile da affrontare: in un certo senso potrebbe rivelarsi l'impegno più duro, ma questo non significa che le altre partite siano semplici.
In ballo ci sono sicuramente dei punti importanti, considerando che ci sono tanti scontri diretti che potranno cambiare radicalmente gli assetti in classifica; dobbiamo inoltre attendere il risultato del recupero dell'Andrea Doria.
E' ancora presto comunque per poter fare questi discorsi, dobbiamo vivere alla giornata».

 

Antonio Ragnedda, Presidente del San Giorgio Perfugas, negli scorsi giorni ha espresso, attraverso un comunicato stampa, tutta la sua amarezza e la sua delusione per alcuni arbitraggi ritenuti decisamente insoddisfacenti.
Lei che idea si è fatto in proposito?
«Premetto che, oltre ad essere il Presidente del Golfo Aranci, partecipo ad alcune riunioni della federazione.
Il punto fondamentale è questo: abbiamo una classe arbitrale necessariamente proporzionata alla categoria; in più il direttore di gara si trova costretto ad operare da solo, il suo compito non è facile; in alcune parti d'Italia, anche per le partite di Seconda Categoria ci sono le terne arbitrali, nella nostra regione questo non è possibile
In Sardegna oltretutto viviamo una situazione critica, nel senso che c'è poco ricambio generazionale, ed è un problema già sottolineato dalla federazione: si fa molta fatica a reperire queste figure ed è inevitabile che in campo vadano ragazzi giovani, privi di esperienza e soprattutto della personalità necessaria per gestire certi incontri.
Detto questo, gli errori da parte degli arbitri ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre».

 

Per concludere: quale è l'aspetto che Le permette di andare avanti nel mondo del calcio e quale è invece la cosa che Le piace meno?
«Sicuramente ciò che mi spinge ad andare avanti è la grande passione che provo ancora per questo sport.
Una cosa che invece penso sia deleteria per l'intero movimento è la questione economica: le società dovrebbero cercare di limitarsi in questo senso e mettere un freno alle richieste sempre più esagerate dei calciatori.
Non si possono spendere migliaia di euro in questo periodo, non si può pensare di poter gestire le società in questo modo.
Nel nord-Sardegna la situazione forse è migliore rispetto ad altre zone, considerando che l'economia locale è abbastanza buona e si riesce ad ottenere ancora qualche contributo, ma la strada è sempre in salita.
Molte società, come ad esempio il Palau, sono letteralmente sparite dal calcio; altre, come il Santa Teresa, hanno ripreso dopo aver attraversato periodi davvero critici; parliamo di un territorio in cui ci sono sempre state squadre prestigiose, ma negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un drastico ridimensionamento in questo senso».

 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
12 Andata
13 Andata
Girone H