«Il Tuttavista sarà un avversario ostico»
Il Porto Cervo corre, Spano: «Squadra rinnovata ma i risultati ci incoraggiano; vogliamo stare in alto»
Grazie al secco 2 a 0 rifilato a domicilio al Torpè nell'ultima uscita il Porto Cervo trova la quarta vittoria di fila e si conferma nei quartieri alti della classifica, con un bottino di 19 punti che valgono per il secondo posto, in coabitazione con il Tuttavista che però deve ancora recuperare la sfida contro l'Orani, ad una lunghezza dal vertice occupato, al momento, dal Porto San Paolo. Mister Giuseppe Spano si gode il buon momento attraversato dai suoi ma è consapevole, allo stesso tempo, che i margini di miglioramento sono tanti, a partire dal rendimento della difesa, che nelle prime nove gare ha rimediato ben 11 gol. Il calendario ora riserva un autentico big-match: al Comunale “Andrea Corda” arriverà una squadra forte e in salute come il già citato Tuttavista: oltre ai classici tre punti in palio, c'è la possibilità, per entrambe le compagini, di confermarsi ad altissimi livelli e di mandare un chiaro messaggio a tutte le dirette rivali. I bianco-neri si preparano alla battaglia, con Bataille, sei centri in stagione per lui, che potrebbe risultare ancora determinante.
«Dopo la retrocessione dell'anno scorso — racconta Giuseppe Spano — abbiamo completamente rifondato la squadra: la società ha fatto tanti sacrifici in questo senso. Siamo dunque alle prese con un cantiere aperto, anche se le cose ci stanno già girando bene, per quanto riguarda i risultati, almeno. Dobbiamo lavorare ancora molto, però, per costruire, per trovare la nostra identità in campo: possiamo crescere, e tanto, ma per ora non possiamo che essere soddisfatti».
Il tecnico commenta l'ultima vittoria ottenuta dai bianco-neri, in casa del sempre ostico Torpè.
«Abbiamo incontrato una squadra con grande senso di appartenenza, che fa dell'attaccamento alla maglia una delle armi migliori. Si sono rivelati un avversario coriaceo, molto determinato. Nel primo tempo abbiamo controllato la gara senza troppi patimenti, nella ripresa siamo riusciti a passare in vantaggio con un'autentica prodezza di Meloni, il nostro terzino destro. Subito dopo è arrivato anche il raddoppio di Fiacco, propiziato ancora da un ottimo spunto di Meloni: la gara era virtualmente chiusa e a noi non è rimasto altro da fare che condurla in porto. C'è da dire che il Torpè aveva diverse assenze: è stata una fortuna, calcisticamente parlando, affrontarli in un momento di difficoltà».
Il 2 a 1 interno, maturato nella super-sfida al San Nicola di Ozieri, è sicuramente uno dei risultati più importanti ottenuti sino a questo momento.
«Assieme al Florinas è la squadra che mi è piaciuta di più, tra quelle che abbiamo affrontato sino ad ora, almeno. Si esprimono molto bene, con grande ordine tattico, e cercano sempre di giocare la palla; si sono dimostrati molto leali, corretti e sportivi; ci tengo a ribadirlo pubblicamente. Nel primo tempo la nostra supremazia è stata abbastanza evidente, ci siamo portati sul 2 a 0 ma una clamorosa indecisione nostra, quando stavamo impostando un'azione, ci è costata il gol del 2 a 1. Da quel momento la partita si è messa parecchio in salita, se devo essere sincero, con il nostro portiere che, al 93', ha salvato il risultato con un'autentica prodezza. Credo proprio che il San Nicola rimarrà nei quartieri alti per tutto l'arco del campionato».
Il Porto Cervo ha rimediato due passi falsi, in casa della Corrasi, alla seconda uscita, e poi tra le mura amiche, al cospetto del temibile Bottidda.
«Si sa, il calcio molto spesso vive di episodi. Quella con la Corrasi è stata la seconda uscita in campionato, eravamo ancora in rodaggio; dopo che cambi tanto, serve un po' di tempo per raggiungere i giusti equilibri e per trovare l'intesa tra i reparti. Ad Oliena siamo passati in vantaggio, ma poi, a causa di un incidente sfortunato, è arrivato il loro pareggio: sugli sviluppi di una punizione laterale un nostro giocatore è andato a sbattere contro il portiere, che ha perso la sfera che aveva tra le mani e i nostri avversari hanno insaccato a porta praticamente vuota. Ci siamo disuniti e loro sono stati molto bravi ad approfittare del nostro momento di sbandamento, così hanno trovato pure il gol del vantaggio. A dire la verità non hanno rubato niente, anzi, credo che la vittoria sia meritata: ci hanno creduto e l'hanno inseguita con grande determinazione; il risultato, del resto, li ha premiati in pieno».
Nell'ultima uscita del mese di ottobre è arrivato anche il secondo ko, ad opera del Bottidda.
«Stando a quello che hanno fatto vedere sino a questo momento, in trasferta risultano estremamente insidiosi: hanno vinto a Palau, in casa da noi e pure contro il Berchidda. In ogni caso due gol sono arrivati a causa di errori nostri, piuttosto clamorosi: in avvio di gara ci siamo persi un uomo; in seguito, sugli sviluppi di un lancio lungo, che era comunque di facile lettura, abbiamo sbagliato l'appoggio di testa, la palla è rimasta lì e loro hanno segnato, a tu per tu con il portiere. Nel momento in cui stavamo esercitando la pressione maggiore abbiamo commesso un'ingenuità e siamo rimasti in dieci uomini: come è ovvio, l'espulsione ci ha smorzato la foga e l'entusiasmo; loro poi hanno trovato il terzo gol con una ripartenza. Noi abbiamo avuto le nostre occasioni, ma non siamo stati in grado di concretizzarle al meglio. Credo che non abbiano rubato nulla, anche se il 3 a 0 probabilmente è un risultato troppo severo per quello che si è visto in campo».
Nel frattempo, la situazione in classifica è ottima: i 19 punti ottenuti sino ad ora, con sei vittorie ed un pareggio, valgono per la seconda posizione in classifica, in coabitazione con il Tuttavista, ad una sola lunghezza di distanza dalla capolista Porto San Paolo.
«Il nostro obbiettivo è quello di rimanere aggrappati al trenino di testa per più tempo possibile, poi che vinca il migliore, come si dice in questi casi. Dobbiamo anche mettere in conto che nella sessione invernale di mercato molte squadre cambieranno completamente fisionomia; dopodiché ci sarà da capire i reali valori in campo. Noi vogliamo dire la nostra contro tutti, non abbiamo l'assillo di dover vincere a tutti i costi, ma possiamo essere tra i grandi protagonisti di questo torneo».
Spano poi aggiunge: «Facendo bene i conti il Tuttavista è primo, considerando che deve giocare 20-25 minuti contro l'Orani e ripartirà da un parziale di 3 a 1; credo che si porteranno al comando, dunque. Gli amici del Porto San Paolo me ne hanno parlato molto bene: sono una squadra decisamente esperta e quadrata, che aveva sfiorato il salto di categoria già nella passata stagione. Puntano su un gruppo coeso, composto da uno zoccolo duro di giocatori locali che sono molto attaccati alla maglia; quest'anno si sono ulteriormente rinforzati con alcuni innesti miratissimi e sono tra le candidate principali per la vittoria finale, forse la favorita numero uno, in questo senso».
Il Tuttavista sarà, tra l'altro, il prossimo avversario che il Porto Cervo incontrerà lungo il suo cammino.
«Non ho ancora avuto modo di vederli dal vivo, sono una delle poche squadre che mi mancano, ma mi hanno raccontato di una compagine che ha tra i propri punti forti l'agonismo e una grande condizione atletica; possono contare su giocatori di grandissima esperienza, che possono colpirti in qualsiasi momento. Noi cercheremo di fare la nostra gara, sperando di sfruttare tutte le occasioni che saremo bravi a costruire. Il nostro intento è quello di metterli i bastoni tra le ruote, mi sembra logico (ride)».
Spano si aspetta qualche passo in avanti per quanto riguarda la tenuta della difesa.
«Undici gol sono decisamente troppi; sappiamo bene quali sono i nostri punti deboli e non sto qui a parlarne più di tanto per non avvantaggiare le nostre rivali (ride). Posso solo dire che stiamo apportando le modifiche necessarie per migliorare, cosa che vale sia per la fase di costruzione dell'azione e sia quando dobbiamo contrastare le offensive avversarie. I numeri sono sempre un dato attendibile, a noi non resta altro da fare che comportarci di conseguenza».
In avanti invece le cose vanno decisamente bene, con Bataille che ha timbrato il cartellino già per sei volte.
«Stiamo facendo bene, siamo una delle squadre che ha segnato di più e dunque non ho granché di cui lamentarmi. Credo comunque che non sia un discorso che riguarda i singoli reparti: si attacca e si difende tutti assieme, dunque dobbiamo migliorare come gruppo, ed è un punto, questo, su cui devo lavorare costantemente».