«Squadra decimata nei momenti chiave»
Il rammarico di Spano: «Monti di Mola, troppi infortuni»
Con cinque vittorie nelle ultime cinque partite il Monti di Mola si conferma una delle squadre più in forma del girone H, l'unica che, tra tutte le inseguitrici, sembra reggere, stando agli ultimi risultati, il ritmo forsennato delle due battistrada, Golfo Aranci e soprattutto Berchidda, che stanno progressivamente prendendo il largo.
Come ammette mister Giuseppe Spano, i suoi ragazzi sono riusciti a sfruttare al massimo un calendario favorevole, come già avvenuto nel girone d'andata, riuscendo anzi a fare meglio, strappando un'importantissima vittoria contro l'ostica Brunellese.
Se la rincorsa al primo posto sembra comunque parecchio difficile, ci sono ancora diverse chance, con 9 partite ancora da giocare, per centrare un piazzamento play-off: molto dipenderà, in questo senso, dalle prossime partite, a partire dall'impegno casalingo contro il San Giorgio Perfugas, in programma dopo la sosta.
Mister Spano, siete reduci dall'importante vittoria ottenuta sul campo della Brunellese; per voi si tratta del quinto successo consecutivo, a conferma dell'ottimo periodo che state attraversando.
«La squadra sta abbastanza bene, non ti nascondo che il calendario in queste ultime settimane era abbastanza favorevole, se si esclude la partita di domenica scorsa.
Continuiamo ad essere in emergenza, una situazione che ormai va avanti praticamente dall'inizio del campionato; abbiamo una rosa di 22 giocatori, nelle prime due giornate avevo a disposizione 18 ragazzi e mi sono trovato, in più di un'occasione, addirittura con 14-15 effettivi.
Nonostante questo stiamo riuscendo ad avere una certa continuità; peccato che nella fase cruciale, a dicembre, siamo stati costretti a giocare le sfide al vertice in formazione largamente rimaneggiata; ci mancava qualche pedina importante, qualche giocatore che forse più di altri può fare la differenza.
C'è il rammarico per aver perso troppi punti per strada, ora ci stiamo riprendendo, e la serie positiva in questo senso è una conferma, ma comunque sia non riusciamo ad accorciare le distanze nei confronti delle due corazzate che stanno viaggiando a ritmi vertiginosi; è un po' dura riprenderli (ride)».
Il periodo negativo nel mese di dicembre è frutto soltanto delle tantissime assenze o c'è qualche altra causa?
«Le assenze secondo me sono state la causa principale; come organico ce la possiamo giocare alla pari praticamente con tutte; sicuramente affrontare Berchidda e soprattutto Golfo Aranci con la squadra non al completo è un'impresa ardua, perchè hanno rose di tutto rispetto, con giocatori di categoria superiore; il divario diventa ancora più grande.
Noi, sinceramente, non abbiamo demeritato ne con l'una e ne con l'altra: abbiamo tenuto bene il campo, giocando alla pari e perdendo di misura; in ogni caso bisogna ammettere che in entrambe le partite hanno dimostrato di meritare più di noi la vittoria».
Al momento avete 9 punti di distacco dal Golfo Aranci e 12 dal Berchidda: ci sono i margini per una rimonta secondo Lei?
«C'è il dovere e il preciso intento di recuperare più posizioni possibile; oggettivamente una rimonta mi sembra molto difficile, anche se nel calcio tutto è possibile.
Non mi sembra bello augurare il peggio alle nostre avversarie (ride) e sperare che si ritrovino ad attraversare un momento di difficoltà come è capitato a noi; il Golfo Aranci ha un organico di tutto rispetto che può ben figurare anche in Prima Categoria ma sono sicuro che l'assenza di Salvatore Maludrottu, ad esempio, sarebbe pesantissima e ridurrebbe di parecchio il loro potenziale, come è successo ad esempio a noi con Ghidini, che ha saltato più o meno la metà delle partite che abbiamo disputato sino ad ora.
Ripeto, sarebbe abbastanza squallido aggrapparsi a queste scuse, sicuramente se le cose rimangono così riagganciarli sarà molto, molto difficile.
Si tratta di fare la corsa per un piazzamento play-off; noi proveremo a vincere più partite possibile e alla fine tireremo le somme».
Le chiedo, per capire meglio, che voto darebbe alla sua squadra sino a questo momento?
E' soddisfatto della stagione che state disputando, tenendo conto dei problemi che avete avuto?
«La nostra è una squadra dove nessuno prende soldi per giocare; probabilmente il limite del Monti di Mola, attualmente, è che i ragazzi, ad eccezione di alcuni calciatori abituati a confrontarsi in categorie superiori, vivono lo sport in maniera dilettantistica, a livello comportamentale e soprattutto per quanto riguarda la mentalità; per molti il calcio è un hobby, anche se poi in campo si lavora seriamente perchè io mi aspetto che sia così, ma non c'è la possibilità di dedicarsi totalmente, come magari altri fanno, all'impegno sportivo o alla seduta di allenamento.
Queste cose alla lunga fanno la differenza, soprattutto se devi giocartela con una squadra come il Golfo Aranci, in cui i giocatori sono tutti pagati e sono in un certo senso costretti a prendere l'impegno in maniera più rigida e professionale.
Noi dobbiamo cercare quella famosa via di mezzo che ci consenta di allenarci il più possibile ma allo stesso tempo permettere ai ragazzi di prendersi quelle libertà che magari da altre parti non sono previste.
Forse paghiamo un po' sul piano dell'applicazione, anche se non è un discorso che riguarda la squadra nella sua totalità, visto che ci sono alcuni elementi in rosa che ho allenato anche in diverse esperienze, come ad esempio Fabio Dettori, che hanno questo tipo di mentalità, consolidata nel tempo.
D'altra parte, mettere in piedi una squadra, a Olbia, dove tutti giocano gratis, come ad esempio ha fatto, peraltro ottimamente, la Mediterranea, è abbastanza fattibile; convincere i ragazzi a farsi 20-25 minuti di macchina per venire ad allenarsi, come capita a noi, è più difficoltoso.
Tutto sommato comunque il nostro gruppo è molto affiatato e tutti vengono agli allenamenti per il gusto genuino di giocare a calcio; nel fare la squadra, l'obbiettivo che ci siamo fissati, assieme alla società, è stato quello di non forzare la mano a nessuno, ma di cercare persone che avessero il piacere di fare questo tipo di esperienza; è un atteggiamento che se punti a disputare un campionato di vertice un po' ti penalizza, è innegabile».
Dando uno sguardo ai vostri prossimi impegni, nel prossimo turno affronterete il San Giorgio Perfugas e fra tre settimane la Mediterranea, con la sfida al Chiaramonti nel mezzo.
Quanto sarà importante presentarsi al big-match contro i ragazzi guidati da Caocci con il bottino pieno in tasca?
«Sicuramente sarebbe molto importante; cercheremo di sfruttare al meglio questa sosta per recuperare tutti gli indisponibili di lungo corso che abbiamo e proveremo a prepararci nel migliore dei modi.
Tenteremo di fare più punti possibili, poi vedremo cosa faranno le formazioni che ci precedono.
L'obbiettivo di tutti è quello di arrivare più in alto possibile; ora affrontiamo il Perfugas, che è un'ottima squadra, guidata da un ottimo tecnico, che un po' come tutti ha incontrato delle difficoltà ed attualmente ha una posizione in classifica che non rispecchia il suo potenziale; di seguito ci aspetta il Chiaramonti in trasferta, che sta ottenendo risultati importanti e si è risollevata dalle zone calde della classifica dopo un periodo non facile, vincendo 5 partite su 7; poi ci sarà la sfida con la Mediterranea, con cui c'è una rivalità sportiva molto forte, noi proveremo a dargli più fastidio possibile».