«Ho trovato un ambiente fantastico, qui vivono il calcio con genuinità»
Il Sadali con il pieno di serenità, Ferraro: «Il ko con la Freccia Mogoro non cambia niente, per noi stagione più che positiva»
Dopo le due bellissime vittorie conquistate contro Samassi, in trasferta, e Fermassenti, di fronte al proprio pubblico, il Sadali non riesce a ripetersi nella sfida d'altissima quota contro una compagine ostica come la Freccia Mogoro: un ko che comunque ci può stare, soprattutto considerando l'ottimo momento attraversato da quella che attualmente è la seconda forza del torneo, ma in casa bianco-blu sono ben lontani dal farne un dramma: i ragazzi di mister Adamo Marci infatti stanno disputando una stagione più che dignitosa, l'ennesima ad altissimi livelli, cosa tutt'altro che scontata per un club che, pur con un bassissimo budget a disposizione, riesce a rappresentare più che degnamente, ormai da diversi anni, un piccolo paese di poco meno di 1000 anime. Tra le punte di diamante della rosa a disposizione del tecnico, spicca senza ombra di dubbio Antonio Ferraro, che si è tuffato in questa nuova avventura, dopo i recenti trascorsi con le maglie di Arbus e Monteponi Iglesias, con il pieno di entusiasmo e sta ripagando la fiducia dei dirigenti e dei tifosi a suon di belle prestazioni e tanta, tanta personalità. Il talentuoso centrocampista fa il punto della situazione ad undici gare dal termine, con il torneo che entra nel vivo.
«Quella di domenica contro la Freccia Mogoro è stata una partita piuttosto strana — ammette Antonio Ferraro — abbiamo subito il gol dopo appena due minuti, poi loro si sono chiusi bene e non siamo riusciti a pareggiare, nonostante avessimo il pallino del gioco in mano per buona parte dell'incontro». L'imperativo è chiaro: vietato fare drammi. «Una sconfitta che ci può stare, anche perché di fronte avevamo davvero un'ottima squadra, considerando poi che sono circa quattro mesi che non perdono; l'ultima volta è capitato proprio nel match dell'andata, contro di noi». La prestazione, anche nell'ultima uscita, è stata più che positiva. «Ci fa piacere essere riusciti a giocare alla pari per tutti i 90', cosa che siamo riusciti a fare anche contro Samassi e Fermassenti». Poi precisa: «Si tratta di compagini costruite per vincere, il nostro discorso invece è diverso: siamo un gruppo di amici che punta per prima cosa a divertirsi e poi cerca di far crescere al meglio i ragazzi locali, questo è il compito principale a cui sono chiamati i pochi giocatori di esperienza presenti in organico. Nessuno ci ha chiesto di piazzarci al primo posto, credo che si tratti di un piccolo miracolo sportivo, a prescindere da come andranno a finire le cose».
Tra Ferraro e il Sadali è scoppiato l'amore. «Qui mi trovo davvero benissimo, ho trovato un ambiente fantastico, come non mi era mai capitato prima; una questione di sentimenti più che di risultati: se vinci o perdi non cambia niente, vivono il calcio in maniera genuina, senza tensioni inutili. Credo che mister Adamo Marci e il presidente Mariano Pilia meritino un applauso per i sacrifici che stanno facendo per dare continuità al progetto».
La vittoria strappata contro la Villacidrese rappresenta uno degli apici della stagione. «Ce la possiamo giocare con tutti, anche se non riusciamo ancora ad esprimerci con continuità. In quell'occasione, soprattutto nel primo tempo, sembravamo una squadra di Promozione e non di Prima, per il modo in cui abbiamo approcciato l'impegno. Loro sono una delle compagini più competitive, basta fare qualche nome per rendersene subito conto: Corona, Ennas, Pisano in porta, tutti ragazzi che in questa categoria non ci fanno nulla e che vantano trascorsi in Eccellenza e addirittura in Serie D. A detta loro siamo quelli che giocano meglio in tutto il girone, una cosa che ovviamente ci ha fatto molto piacere».
Contro il Narcao invece è arrivato uno dei ko più pesanti dell'anno. «C'è poco da dire, sono stati superiori e hanno saputo sfruttare tutte le occasioni che si sono costruiti. Ma anche in quell'occasione siamo usciti dal campo a testa alta, perché comunque abbiamo dato il massimo: la nostra filosofia non cambia mai, cerchiamo di non buttare mai la palla e giocare nel modo migliore possibile».
All'orizzonte, intanto, il derby con il Seui Arcuerì, per una sfida attesissima.
«Forse c'è più tensione da parte loro, per noi è una partita come le altre. In palio altri tre punti, come sempre del resto: ci farebbero comodo per continuare a lavorare in tutta tranquillità durante la settimana, ma batterli non sarà facile. Mennella e Mirko Atzeni sarebbero un lusso per tante squadre di alta classifica, io credo che abbiano raccolto molto meno rispetto alle loro reali potenzialità». All'andata la spuntarono i giallo blu per 3-1. «Purtroppo io ero in tribuna a causa di un infortunio, ma devo ammettere che loro giocarono una grande partita, con foga ed euforia notevole, meritando la vittoria. Forse per noi si è trattato del momento peggiore dell'anno, ma ora le cose sono cambiate: siamo sereni, al campo spetterà l'ultimo verdetto ma cercheremo di strappare i tre punti, ovviamente». Ferraro tira le somme a livello personale. «Sto abbastanza bene dal punto di vista fisico e sia da quello psicologico: mi sto allenando regolarmente, con il mister c'è un ottimo rapporto e la società non ci fa mancare niente, rispettano puntualmente gli accordi presi, una realtà eccezionale, in questo senso, non posso lamentarmi davvero di nulla. È già passato un anno e mezzo dal mio arrivo e vorrei rimanere ancora per tanto tempo».
I sogni nel cassetto non mancano di certo. «Sarebbe fantastico portare il Sadali in Promozione, quasi come far vincere la Coppa Campioni al Milan di questi tempi (ride)».
La lotta per il titolo sta entrando nel vivo: il centrocampista chiude con un pronostico. «Villacidrese al primo posto, perché Corona può fare la differenza in qualsiasi momento, è un'autentica garanzia. Per il secondo posto vedo invece un testa a testa tra Freccia Mogoro e Samassi: i primi stanno mettendo in mostra una solidità invidiabile e possono contare su giocatori di valore come Antonio Lai e Luca Orrù, forti quanto esperti. Anche il Samassi non è da meno ma forse sta incontrando qualche problemino in più e dall'esterno è difficile capire cosa non funziona».