«Difficile allenarci insieme ma gruppo solido e coeso»
Il Sadali si scopre grande, Marci: «Il terzo posto rispecchia il nostro valore, peccato per i punti persi in casa»
Il campionato del Sadali, da un po' di anni a questa parte, segue all'incirca sempre lo stesso copione: i bianco-blu partono a fari spenti, magari peccano un po' sul piano della continuità nei risultati, ma poi, puntualmente, a fine del girone di andata, li ritrovi assieme alle migliori della classe. Mister Adamo Marci è dunque decisamente soddisfatto per quanto raccolto sino ad ora, sarebbe strano il contrario, in effetti, considerando che i suoi ragazzi hanno centrato ben sei successi e quattro pareggi, che valgono per un totale di 22 punti, con il terzo posto in tasca, in compagnia della Fermassenti, a tre lunghezze dalla Tharros seconda in classifica e a quattro dalla battistrada Capoterra. Il 2019 si chiuderà con il botto: in programma la delicatissima trasferta in Campidano, contro la Virtus San Sperate, a cui seguirà il match casalingo, l'ultimo del mese di dicembre, con la mina vagante Gioventù Samassi. Alla ripresa delle ostilità, dopo la pausa natalizia, sarà il turno dell'impegno in esterna a Barumini.
Il tecnico analizza la gara di domenica scorsa, contro la Fermassenti.
«Loro si sono presentati alla sfida con diverse assenze importanti, soprattutto in difesa; certo, la partenza di Foglia, un giocatore che può risultare decisivo in qualsiasi momento, in avanti si è fatta sentire, ma nonostante tutto hanno disputato una buona partita e in alcuni frangenti ci hanno messo in difficoltà. Già nella passata stagione, del resto — aggiunge Adamo Marci —, mi avevano fatto un'ottima impressione: Concas è un allenatore bravo e preparato, un ragazzo per bene. Anche noi possiamo contare comunque su giocatori di spessore, come Andrea Pilia, ad esempio, che con i suoi spunti brillanti fa la differenza».
Il Sadali inizia puntualmente il campionato con un profilo basso, ma poi, con il passare delle giornate, riesce sempre a ritagliarsi uno spazio importante nelle primissime posizioni.
«Il terzo posto per noi rappresenta una grandissima soddisfazione, soprattutto perché dobbiamo fare i conti con tantissime difficoltà a livello logistico: la maggior parte dei ragazzi lavora o studia a Cagliari, gli altri invece, discorso che vale soprattutto per i fuori quota, si allenano a Sadali; quindi in pratica, molto spesso ci vediamo tutti assieme soltanto la domenica, per le partite. Nonostante tutto, però, il gruppo riesce a mantenersi solido e coeso, principalmente perché è composto da persone serie e mature. Una bella soddisfazione, senza dubbio, sia per i dirigenti che per il paese».
Il primo posto, tra l'altro, è lontano appena quattro lunghezze: farci un pensierino non è proibito, anzi. «Abbiamo un pizzico di rammarico per qualche punto perso in casa, in occasione dei pareggi rimediati contro Francesco Bellu e Nuova San Marco, ma nel calcio è così: una volta prendi, la volta dopo magari restituisci. La classifica, comunque, rispecchia esattamente il nostro valore e il cammino fatto sino ad ora».
I bianco-blu hanno dimostrato di poter battere anche le formazioni più quotate ed in forma: chiedere notizie al Capoterra, in questo senso, con il 2 a 0 rifilato ai bianco-rossi che rappresenta sicuramente uno degli apici per quanto riguarda le prestazioni.
«Una partita combattuta, intensa e gagliarda: non dico che sia stato uno spettacolo degno delle categorie superiori alla Prima, ma di sicuro di altissimo livello. Discorso simile per lo scontro con il Santa Giusta, una gara ben giocata da entrambe le parti».
Due i ko incassati nelle prime dodici uscite. «Contro la Tharros la partita si era addirittura messa in discesa, vincevamo per 1 a 0 ma alla distanza è venuta fuori tutta la loro qualità tecnica e tattica, così ci hanno prima recuperato e poi battuti con un sonoro 5 a 2, anche se alcune decisioni arbitrali non ci hanno sicuramente agevolato, se devo essere sincero; quando incontri le grandi squadre sono cose che succedono, purtroppo c'è sempre un po' di sudditanza da parte dei direttori di gara. Contro il Mogoro, invece, abbiamo pagato a caro prezzo alcune circostanze sfortunate e soprattutto i nostri errori individuali».
In trasferta il Sadali ha vinto solo una volta, nella tana della Virtus Villamar.
«Non credo però che si tratti di una questione di testa, anche perché noi giochiamo sempre nella stesa maniera. Più che altro la rosa è ristretta, se ci mancano gli elementi migliori andiamo subito in difficoltà. Poi, sicuramente, nel nostro campo riusciamo ad esprimerci meglio, ci troviamo a memoria. A volte, semplicemente, capita di incappare nella classica partita storta, ci può stare. In quell'occasione comunque ho visto grande intensità, grinta e la voglia di portare a casa la vittoria».
Notizie positive, intanto, arrivano anche dai più giovani della rosa.
«Antonio Carcangiu, ad esempio, è un classe 2001 che sino ad ora ha sempre giocato da titolare, realizzando peraltro già tre reti. Si tratta del suo primo anno con i grandi ma sta facendo vedere ottime cose; posso puntare su di lui ad occhi chiusi ormai, è un buon giocatore».
Il calendario ora riserva il match in esterna contro la Virtus San Sperate.
«Non dobbiamo farci ingannare dalla classifica, perché valgono molto di più rispetto al posto che occupano ora, discorso che vale, ad esempio anche per l'Atletico Narcao. Andremo a giocarcela, come facciamo sempre in ogni campo e contro chiunque. Non sarà una partita facile, ma abbiamo tutte le carte in regola per tornare a casa con qualche punto importante in tasca, ma servirà tanta attenzione e la concentrazione al massimo per tutti i 90'. Sono una compagine di buon livello, come, del resto, tutte le squadre che partecipano al torneo: anche l'Antiochense, il fanalino di coda, contro di noi ha venduto la pelle a caro prezzo, tant'è che abbiamo vinto soltanto per 1 a 0, lo stesso di può dire per il Terralba, la San Marco e l'Atletico Villaperuccio, che tra i pali schiera un portiere forte come Bove, ma in generale, ogni squadra ha le proprie punte di diamante».