«L'addio di Andrea Pilia non ci voleva, il gruppo rimane di primo livello»
Il Sadali vuole restare in alto, Marci: «Il pareggio di domenica può starci, ma dobbiamo essere più attenti nei minuti finali»
Il Sadali vuole ripartire immediatamente dopo il pareggio, dal sapore amarognolo, incassato nell'ultima uscita casalinga contro un coriaceo Villagrande, che è costato, fra l'altro, il sorpasso al vertice della classifica da parte del Villasor. I ragazzi allenati da mister Adamo Marci, vero e proprio punto di riferimento in questi ultimi anni per la compagine barbaricina, si trovano ora al secondo posto, a quota 25: un piazzamento di tutto rispetto che permette di affrontare con una buona dose di sicurezza e tranquillità gli ultimi quattro impegni del girone di andata, dove spiccano le sfide al vertice contro i sorresi di Soru e contro la corazzata Gemini Pirri. Ma prima, i bianco-blu sono attesi dalla delicatissima trasferta contro l'Azzurra, cliente tutt'altro che facile: in palio punti importanti per continuare a sognare in grande.
«Domenica le cose potevano andare sicuramente meglio — ammette Marci — considerando che loro hanno pareggiato al 95', all'ultimo assalto, in mischia. Tutto sommato il risultato è giusto, si sono confermati una grande squadra. Peccato, perchè stavamo già pregustando la vittoria; sull'1 a 0 abbiamo avuto due buone occasioni in contropiede con Dettori e Cossu, potevamo chiuderla ed invece non siamo stati sufficientemente cinici».
Il Sadali interrompe a tre la sua striscia di vittorie di fila. «Ci può stare, nessuna partita è facile. Il Villagrande si sta rinforzando notevolmente in questa sessione, sono convinto che usciranno bene nella seconda parte di stagione, sono davvero una buona squadra. Per il resto penso che attualmente non ci sia una formazione che possa vincere tutte le gare».
I bianco-blu occupano il secondo posto, a quota 25 punti: i barbaricini sono un'eccezione nelle parti alte della classifica, monopolizzate dalle compagini cagliaritane.
«Stiamo facendo bene, c'è poco da aggiungere, in linea con le prospettive di inizio stagione. Tenere il passo di due squadre allestite per la vittoria finale come Gemini e Villasor non è facile, ma vogliamo continuare su questa strada».
Il tecnico ha dovuto fare i conti con alcuni contrattempi. «Purtroppo ci sono venuti a mancare alcuni giocatori di Sadali, che per noi erano molto importanti, in particolare mi riferisco ad Andrea Pilia, che ha scelto di cambiare aria. Mi dispiace molto, considerando poi che la passata stagione aveva segnato ben tredici reti e addirittura dodici assist, un elemento decisivo».
La società ha costruito comunque un organico di primo livello. «Ferraro, Pisu, Pili, Stara sono stati dei grandi innesti, che si sono aggiunti ai vari Danilo e Jonathan Pilia, Fabrizio Putzolu, Bruno Piga, Alessandro Dettori. La squadra è valida, siamo pronti per dire la nostra».
Con il campionato che entra nel vivo. «La vittoria finale non si deciderà di certo a dicembre. Nella seconda parte della stagione mi aspetto la risalita di compagini come lo Jerzu, che ha dovuto fare a meno di tanti giocatori importanti ma che ha comunque un organico eccellente. Anche l'Atletico Settimo mi è piaciuto molto, tra le squadre che abbiamo già affrontato, così come la Virtus San Sperate, partita per fare un torneo diverso, o il Cus Cagliari, che a prescindere dalla posizione in classifica non è affatto male. Non possiamo dimenticarci poi di squadre come l'Osini e l'Ilbono, che in casa sono sempre degli ossi duri; i primi ad esempio sono reduci dalla vittoria sul Tertenia, un successo che la dice tutta sulla loro forza».
Da qui al termine del torneo le sorprese saranno ancora tantissime. «Ricordiamoci di quanto accaduto l'anno scorso, ad esempio, con il Villasor primo in classifica per diverso tempo, ma poi alla fine è uscito fuori l'Idolo che l'ha spuntata sulle rivali. Il girone del cagliaritano è molto competitivo, noi eravamo abituati a quello del Sulcis, composto da buone squadre, ma poi alla fine le due più forti partivano in fuga e non c'era più nulla da fare per le altre».
Marci ora si aspetta conferme importanti da parte dei suoi. «Nelle prossime sfide capiremo di che pasta siamo fatti: l'obbiettivo ovviamente è quello di rimanere attaccati al treno di testa, per farlo sarà fondamentale perdere meno partite possibile, a fine gennaio poi tireremo le prime somme in vista della volata finale in primavera. Dovremo essere bravi a mantenere la concentrazione al massimo sino alla fine, considerando che sia con il Cus Cagliari che con il Villagrande abbiamo pagato a caro prezzo alcune disattenzioni. Sono proprio questi gli episodi in cui possiamo crescere».
Il tecnico è pronto per raccogliere i frutti del grande lavoro fatto in questi ultimi anni. «Ho la possibilità di allenare dei giocatori molto maturi, che conoscono bene la categoria e possono fare bene. Peccato — ribadisce — per aver perso alcune pedine che componevano il gruppo storico dei locali».