«Noi i più continui, fondamentale ripartire di slancio dopo le due sconfitte»
Il Sarroch brilla e vola in Prima, Massimo Lai applaude i suoi: «Gruppo eccezionale, tutti i talenti della zona con la stessa maglia, ma vincere non è mai facile»
Diciannove vittorie, tre pareggi e soltanto due sconfitte: sono questi i grandi numeri che hanno permesso al Sarroch di mettere le mani, con due giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato, sulla vittoria finale, che spalanca le porte della Prima Categoria.
I giallo-blu si sono rivelati, a conti fatti, la squadra più forte e più continua, con il tecnico Massimo Lai che è riuscito nella non facile impresa di gestire nel migliore dei modi un gruppo di altissimo livello, composto da tanti elementi di talento che, a conti fatti, sono stati la vera arma in più per un successo che, viste le proporzioni, può essere tranquillamente definito schiacciante.
«Una stagione iniziata sicuramente nel migliore dei modi – dichiara Lai – con un'attentissima programmazione da parte della società, che ha fatto davvero un grandissimo sforzo per portare nuovamente a Sarroch tanti giocatori importanti. L'intento, ovviamente, era quello di fare bene, in un girone, come quello del cagliaritano, notoriamente molto complicato. Aver raggiunto il traguardo con due giornate di anticipo fa particolarmente piacere, considerando l'altissimo livello di tutte le nostre rivali». La campagna acquisti, decisamente sontuosa, è stata un'ottima dichiarazione di intenti. «Forse per la prima volta siamo riusciti a raggruppare nello stesso progetto i migliori talenti della zona, tra Capoterra, Villa San Pietro, Sarroch e Pula; ragazzi che nel corso degli anni si sono sempre sfidati tra loro ma non avevano mai avuto l'opportunità di vestire la stessa maglia». Per il tecnico è stata una bella sfida. «Il dubbio maggiore era legato proprio all'affiatamento e alla coesione, ma siamo riusciti a creare un bellissimo ambiente: penso sia stato questo il segreto della nostra vittoria».
Il campo ha espresso il suo verdetto in maniera chiara ed evidente: i giallo-blu sono stati la compagine più continua. «Al primo posto, sin dall'inizio. Tra noi e le inseguitrici c'è sempre stato un margine di almeno quattro punti, anche in occasione dei due passi falsi siamo stati bravissimi a riprendere subito il ritmo». Tra le note più liete, i venti gol messi a segno, sino a questo momento, da Piroddi, grandissimo capocannoniere della squadra, un autentico lusso in avanti. «Nicolò è una pedina fondamentale per noi; aveva vinto il campionato di Seconda quattro anni fa, ma la società non si era iscritta in Prima. Una bella rivincita, in questo senso: si è tolto tutte le soddisfazioni che merita, con gli interessi».
Il tecnico ci tiene ad estendere i meriti dell'impresa a tutti i componenti della sua rosa. «Siamo partiti con 26 giocatori, chiudiamo con 24 elementi. Non è stato facile gestire così tanti ragazzi e coinvolgerli tutti attivamente nel progetto, ma il fatto che abbiamo raggiunto questo traguardo tutti assieme è la soddisfazione più grande».
Lai ha saputo gestire alla perfezione la grande pressione: il Sarroch era sicuramente tra le grandissime favorite della vigilia e ha mantenuto le aspettative. «Mano a mano che ci avvicinavamo al traguardo cresceva la tensione: l'apice è stato raggiunto alla vigilia del match con il Capoterra, con il Progetto Calcio, lanciatissimo, che inseguiva staccato di quattro lunghezze. Dopo quella vittoria, tra le più pesanti in stagione, siamo andati dritti verso l'obbiettivo come un treno, non abbiamo avuto più dubbi sul nostro valore e sulle nostre potenzialità». Paradossalmente, i momenti chiave sono state proprio le sconfitte contro Atletico Cagliari, alla sesta di andata e con il Monteurpinu alla terza di ritorno. «Siamo riusciti a venirne fuori alla grande, anche perché dopo i ko abbiamo affrontato due impegni molto complicati. E' grazie a quella reazione che ho capito che la squadra aveva il carattere giusto e la mentalità per puntare in alto».
Il campionato volge ormai al termine, con il tecnico che lancia uno sguardo al futuro. «Per prima cosa cerchiamo di concludere al meglio questa stagione, poi ci troveremo attorno ad un tavolo per programmare la prossima annata. Io spero di continuare con il Sarroch, e mi auguro anche che questo gruppo abbia la possibilità di giocare in Prima, penso se lo siano assolutamente meritati». La sensazione è che ci siano tutti i presupposti per competere anche in una categoria superiore. «Abbiamo ottimi esempi, in questo senso, che ci confortano: Gemini Pirri e Virtus San Sperate non hanno assolutamente pagato il salto, anzi, hanno confermato quanto di buono fatto vedere nel torneo di Seconda, con la stessa rosa. Per quanto ci riguarda, probabilmente ci servirà l'innesto di due giocatori di esperienza per poter fare bene, ma sono fiducioso».
Tecnico e giocatori non sono, ovviamente, gli unici artefici dell'impresa. «Ci tengo ad esprimere un ringraziamento particolare al presidente, Rocco Canepa, e al direttore sportivo Simone Pisano, che mi hanno consentito di lavorare al meglio, costruendo una squadra fortissima e dandoci tutto il loro sostegno nell'arco della stagione; i meriti vanno estesi anche a loro». L'allenatore chiude con una dedica particolare. «Va a mia moglie, per la pazienza che ha dimostrato nei miei confronti. Ho due bambini a casa e ho dovuto rubare parecchio tempo a tutti loro ma sono stati decisamente molto pazienti, la mia serenità dipende anche da lei».