Salta al contenuto principale
Miro Murgia, allenatore, Vecchio Borgo
«Presto il nuovo campo a S.Elia, sarà un bunker»

Il Vecchio Borgo risorge, Murgia: «Col Villasimius è stata la gara perfetta, raggiunti gli equilibri e ora è tosta affrontarci»

Quando le cose non vanno come vorresti, hai una sola strada davanti: lavorare sodo durante la settimana, possibilmente con maggiore foga e convinzione, e dare il massimo la domenica in campo, in attesa del momento della svolta. Questa è la storia del Vecchio Borgo Sant'Elia che, dopo l'amarissima retrocessione dal campionato di Promozione, si è tuffato nel torneo di Prima Categoria con tanta voglia di riscatto ma, a dire il vero, nelle prime sei giornate i cagliaritani non sono stati proprio fortunatissimi: pari esterno all'esordio sul campo dello Jerzu, poi la netta vittoria casalinga ai danni dell'Atletico Lotzorai, ma da quella sfida in poi la luce si è spenta, con tre pareggi e due sconfitte, entrambe in trasferta, contro Frassinetti Elmas e Atletico Cagliari. Dieci giorni fa, però, è arrivata la tanto attesa reazione, con il 3 a 3 strappato contro una compagine di altissimo livello come il Sestu, grazie ad una prestazione finalmente convincente, sia sul piano tecnico tattico che, soprattutto, dal punto di vista del carattere. I ragazzi allenati da mister Miro Murgia hanno però riservato il meglio del loro repertorio per il big-match contro la capolista Villasimius, che domenica scorsa ha incassato, un po' a sorpresa, il primo ko della stagione. I bianco-azzurri ora vorranno sicuramente ripetersi per dare la giusta continuità ai propri risultati, a partire dal prossimo impegno contro un'altra protagonista annunciata del girone, il Città di Selargius.

«Domenica i ragazzi hanno offerto una prestazione ottima — dichiara mister Miro Murgia con il pieno di soddisfazione — purtroppo il nostro avvio di campionato è stato caratterizzato dalla sfortuna: abbiamo sempre giocato piuttosto bene, creavamo puntualmente tantissime occasioni ma senza riuscire a concretizzarle a dovere». In questi casi è normale farsi travolgere dallo sconforto: «La medicina migliore è proprio la vittoria, ma nonostante tutti i nostri tentativi non riuscivamo ad invertire la tendenza».

La svolta è arrivata dieci giorni fa, nel match contro il Sestu. «Dopo un primo tempo molto positivo, chiuso in vantaggio, nella ripresa le cose si sono complicate, con i nostri avversari che hanno ribaltato la situazione e si sono portati sul 3 a 1. Dall'inizio della stagione abbiamo collezionato ben quattro autoreti, tutte decisive tra l'altro, e contro i bianco-blu il copione si è ripetuto».
L'epilogo però è stato diverso rispetto alle ultime uscite. «Nell'ultimo quarto d'ora ho rivisto il cuore del Vecchio Borgo Sant'Elia: siamo riusciti a rimettere la sfida in equilibrio, fissando il punteggio sul 3 a 3 e sfiorando il gol del definitivo sorpasso».

 

Segnali di ripresa importanti, dunque, con il successo sul Villasimius che è la prova inequivocabile della rinascita dei cagliaritani. «La classica gara perfetta: le cose sono andate esattamente come ci aspettavamo; in settimana abbiamo preparato il confronto curando ogni dettaglio, non potevamo permetterci nemmeno il minimo errore perché di fronte avevamo un avversario veramente forte, non lo scopro di certo io ora, con una rosa di altissimo livello composta interamente da elementi di categoria superiore».
Murgia scende nel dettaglio con la sua analisi. «Ci tengo a sottolineare l'ottimo approccio alla gara dei miei, oltre alla cattiveria agonistica e all'intensità con cui si sono battuti su ogni pallone. In realtà stiamo pagando ancora qualche assenza importante, come quella di Davide Murgia, ad esempio, fermo ai box per un infortunio, ma il capitano ci fa sentire tutto il suo supporto dalla panchina: i suoi consigli e i suoi incoraggiamenti sono fondamentali, preziosissimi per il resto del gruppo, discorso che vale in particolare per gli elementi più giovani».

Per Piccarreta e soci si tratta del primo stop stagionale dopo un avvio da urlo. «Venivano da una striscia positiva di sette vittorie conquistate in altrettante uscite, il pronostico non pendeva di certo dalla nostra parte. Per fortuna siamo riusciti a sbloccare il match dopo 5': il nostro pressing alto ha causato un errore sul loro giro palla e Omar Floris è stato molto bravo ad approfittarne. Da quel momento abbiamo controllato bene la gara, con Daddi che è stato impegnato una volta nel primo e una volta nel secondo tempo». La ripresa è stata una vera e propria battaglia. «La pioggia e il campo pesante hanno contribuito a complicare la situazione, come se non bastasse, poi, il Villasimius ha trovato il pari a dieci dal novantesimo, su un calcio di punizione deviato da un nostro uomo in barriera che ha irrimediabilmente spiazzato il nostro portiere, un episodio che avrebbe troncato le gambe a chiunque». I cagliaritani invece hanno messo in piedi una reazione impetuosa: «Nella circostanza è stato bravissimo Pisano a resistere a tre difensori poi, una volta in area di rigore, è stato atterrato nettamente». Il resto l'ha fatto Alessio Feboli. «È stato freddissimo al momento del penalty, non è semplice trovarsi di fronte e battere dagli undici metri un portiere alto un metro e novanta centimetri come Arrus». Il finale del match ha regalato ancora tantissime emozioni. «Loro a quel punto si sono buttati in avanti a testa bassa, ma noi siamo stati bravi a resistere all'assalto, sino a quando hanno rimediato due espulsioni, dettate probabilmente dal nervosismo, per un ko che non si aspettavano e che non hanno digerito molto bene».

 

In casa Vecchio Borgo il morale è alto. «Una scossa che ci serviva, anche perché i ragazzi stanno lavorando tantissimo, con una disponibilità esemplare, ma quando hai a che fare una rosa composta da elementi molto giovani i risultati sono decisivi per l'autostima». L'allenatore poi precisa: «In organico abbiamo solo quattro giocatori di esperienza, gli altri sono tutti prevalentemente dei classe 2000. Sono sicuro che ora ci esprimeremo con maggiore convinzione». Le notizie liete non sono finite. «Con tutta probabilità dalla settimana prossima rientriamo nel nostro impianto, a casa nostra, e sarà festa; finalmente tutti dovranno venire a giocare nel nostro bunker, ci sarà da divertirsi, insomma».

 

La Prima Categoria si è rivelata una dimensione complicata, quasi al pari della Promozione.
«L'ambientamento non è stato dei più immediati, nonostante avessimo militato già abbondantemente in questo campionato per tanti anni, nel recente passato. Nella scorsa stagione, tra l'altro, siamo stati tra le squadre che hanno impiegato più giovani; abbiamo deciso quindi di ripartire da quella stessa intelaiatura, innestando soltanto due elementi di esperienza: Diego Daddi in porta e Diego Flumini in avanti, che si sono aggiunti ai pilastri Floris, Feboli, Murgia; non riuscirò mai a ringraziarli abbastanza per l'aiuto che mi stanno dando a stare appresso a questa banda di ragazzi terribili (ride) che, mi fa piacere ricordarlo, si sono arresi soltanto allo spareggio play-out col Seulo. Certo, disputare tutto il torneo in trasferta non è stato sicuramente agevole, un aspetto che alla fine ci è costato caro».

Murgia si concentra sul presente. «Dopo otto gare credo che la squadra abbia raggiunto i giusti equilibri, il lavoro paga sempre, ne sono convinto; alla fine tireremo le somme e capiremo quanto siamo stati bravi». Gli obiettivi sono chiari. «Non ci possiamo nascondere: puntiamo ad un campionato di vertice, ma senza assilli. Siamo consapevoli che ci sono altre compagini più attrezzate di noi per la vittoria finale: Villasimius, Città di Selargius, Atletico Cagliari, Sestu e Villagrande hanno grandissime potenzialità. Il livello medio del torneo è altissimo, con tanti giocatori che arrivano direttamente dall'Eccellenza e dalla Promozione. Credo che sarà una stagione bella ed entusiasmante, sino all'ultima giornata, sempre che il Villasimius non faccia il vuoto alle proprie spalle. Noi cercheremo ovviamente di approfittare di ogni singolo passo falso della battistrada».

Il vero sogno del Vecchio Borgo Sant'Elia, però, è un altro. «Una volta trovata la stabilità e le certezze per quanto riguarda gli impianti in cui giocare, continueremo a concentrarci sul settore giovanile, nell'intento di renderlo sempre più solido, puntando forte sui nostri giovanissimi talenti. Se poi non riuscissimo a ritornare subito in Promozione non sarà di certo un problema: il tempo è dalla nostra parte».

Il calendario, intanto, riserva un altro confronto ad altissima tensione: cresce l'attesa per il big-match contro il Città di Selargius, che vanta quattro lunghezze di vantaggio. «Una vera e propria corazzata, costruita con il chiaro intento di centrare il salto di categoria: giocatori come Falciani e Medda, che sino a ieri hanno calcato palcoscenici ben più importanti, sono un vero e proprio lusso». Murgia promette battaglia. «Davanti però si troveranno un avversario tosto, che non regalerà nemmeno un metro di campo. Il nostro campionato riparte dagli ultimi 15' della gara con il Sestu. Sono sicuro che sarà una bella sfida: che vinca il migliore quindi; al campo, come sempre, spetterà l'ultimo verdetto».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone A