«Floris e Scarlatella sono micidiali, la difesa è una garanzia»
Il Vecchio Borgo Sant'Elia guarda tutti dall'alto, Murgia: «Squadra più giovane rispetto al passato, non era scontato partire così forte»
Il Vecchio Borgo Sant'Elia continua a volare: il 4 a 0 casalingo inflitto, con grinta e ottima personalità, al forte e ostico Cardedu vale per la quarta vittoria di fila, con i cagliaritani che hanno tutte le carte in regola per bissare i successi raccolti nella passata stagione. Grande merito va senza ombra di dubbio al tecnico Miro Murgia, che nonostante le tante, ormai croniche difficoltà legate agli impianti, sta plasmando nuovamente un piccolo grande miracolo calcistico, legato in maniera indissolubile al quartiere. Un motivo di orgoglio, è chiaro, ma soprattutto una fonte inesauribile di motivazioni per i bianco-azzurri, che continuano a strappare punti pesanti e consensi: pensare in grande, alla luce di queste premesse, non è assolutamente vietato.
«Per ora sta andando tutto decisamente nel verso giusto – ammette il tecnico – nonostante le grandi difficoltà legate al campo da gioco: siamo sempre in attesa che il comune ci restituisca i nostri impianti, ma dobbiamo fare ancora i conti con la burocrazia e le istituzioni, i soliti problemi, insomma».
Problemi che l'anno scorso hanno pesato, e non poco, nella corsa al titolo. «Avevamo in un certo senso una paura, seppur inconscia probabilmente, di salire in Promozione, e questo ci ha fatto rallentare la corsa nel momento decisivo; non saremo stati in grado, vista la situazione, di gestire il salto di categoria. Purtroppo la situazione in questo senso è invariata, spero soltanto che si sblocchi presto». In caso contrario, sarebbe un vero peccato, considerando che il club ha fatto sforzi importanti per allestire un organico competitivo. «Abbiamo cambiato dieci elementi, c'era la necessità di ringiovanire il gruppo, e l'abbiamo fatto al meglio, integrando in rosa diversi giovani classe '97 e '98. Proprio per questo non era scontato che riuscissimo a partire così forte sin da subito. In questo senso, diventa fondamentale il contributo dello zoccolo duro, a cui si sono aggiunti 2-3 elementi di esperienza, con i risultati che stanno arrivando prima del previsto». I numeri parlano piuttosto chiaro: miglior attacco, con undici gol all'attivo, e solo una rete subita. «Davanti possiamo contare su due giocatori di spessore come Omar Floris e Nicola Scarlatella, una vera e propria garanzia. C'è stata poi l'esplosione di Andrea Casula, un giovane classe '94 che già l'anno scorso si era messo in mostra con tanto impegno ma aveva raccolto poco in termini di realizzazioni; in questo campionato invece ne ha già fatti tre. Per il resto, l'ottima tenuta della difesa ci permette di esprimerci con tranquillità: abbiamo incassato soltanto un gol a Jerzu, probabilmente in fuori gioco. Concedere poco agli avversari è il presupposto fondamentale per disputare una bella stagione: ci affidiamo al gruppo storico con Feboli, Recano, mio fratello Davide, che in barba alle sue 39 primavere domenica ha trovato anche il gol. Puntiamo forte sull'attaccamento alla maglia e al quartiere: sono gli aspetti che ci regalano la forza di occupare costantemente le prime posizioni e dare fastidio un po' a tutti».
Il tecnico ci tiene ad evidenziare il grande spirito di sacrificio dei suoi ragazzi. «Ciò che colpisce è la loro disponibilità; tieni conto che ci alleniamo alle 13 e 30 del pomeriggio, un orario decisamente scomodo, ma è l'unica soluzione che abbiamo. Le difficoltà sono tantissime: chi lavora rinuncia alla pausa pranzo, i più giovani escono da scuola e corrono ad allenarsi. Io cerco di lavorare al massimo, ma l'applauso va ai giocatori, che sono bravissimi a mettere in pratica quello che propongo in allenamento».
Il campionato è equilibratissimo, con diverse squadre che ambiscono alla prima piazza. «Vedo molto bene la Gemini di Andrea Loi, un tecnico molto preparato, un grande motivatore, oltre che un amico. Sono davvero un'ottima squadra, che vive dell'entusiasmo per la vittoria del campionato di Seconda dell'anno scorso. Per il resto, i nomi delle squadre che hanno fatto tanti investimenti per disputare una stagione importante sono noti, Villasor e San Sperate sono quelle più accreditate. Il Sestu invece è una bellissima sorpresa, non me l'aspettavo; so che esprimono un buon calcio, la classifica rispecchia tutto il loro valore. Mi aspetto comunque che, con il passare del tempo, venga fuori anche qualche ogliastrina: il Cardedu ad esempio è partito con il proposito di disputare una stagione di alto livello, anche se al momento le cose stanno girando un po' male».
Domenica il Vecchio Borgo Sant'Elia sarà impegnato nel più classico dei testa coda, in casa del fanalino Loceri.
«Sulla carta sembra un impegno facile, ma incontreremo una compagine ancora a secco di punti, che proprio per questo ci terrà a riscattarsi di fronte al proprio pubblico. Sono le partite peggiori, in cui abbiamo tutto da perdere. La soluzione è una: entrare in campo con la cattiveria giusta e la fame di punti, come fatto tra l'altro sino ad ora, senza dimenticarci del divertimento, che a questi livelli è fondamentale; i risultati sono una conseguenza».
Dall'infermeria, intanto, arrivano buone notizie: «Stiamo recuperando due infortunati, Puddu e Pinna, ma chi scende in campo non fa mai rimpiangere gli assenti: domenica ad esempio ho ricevuto ottime indicazioni da tre ragazzi del '97, che hanno risposto alla grande. Non posso che essere fiducioso».