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Emanuele Cotza, attaccante, Virtus Villamar
«Il primo posto è una sorpresa anche per noi»

La Virtus Villamar si gode il talento di Cotza: «I 10 gol? Sono in forma e faccio solo il mio dovere, qui c'è un ambiente fantastico»

Emanuele Cotza pesa, al grammo, ogni singola parola che esce dalla sua bocca: è questa la sensazione che ti rimane dopo i cinque minuti che ci concede, nell'unico momento libero a disposizione dopo una faticosa giornata di lavoro appena archiviata e la prima seduta di allenamento della settimana alle porte, per parlare dell'ottimo momento attraversato dalla sua Virtus Villamar, prima in classifica, a quota 13, in coabitazione con la quotatissima Villacidrese.
Il fortissimo attaccante classe '95, nonostante la giovane età, dimostra di aver imparato in fretta le regole non scritte del calcio durante la sua breve ma importante carriera, che l'ha visto indossare, tra le altre, la casacca del Muravera, con cui ha addirittura assaggiato la serie D, dal 2015 al 2017, dopo esser stato un fuoriquota protagonista del campionato di Eccellenza: profilo basso, tanta umiltà e pedalare forte in campo, dove si sta confermando un protagonista assoluto, con ben 10 reti realizzate in 5 gare e una serie di prestazioni eccellenti che stanno trascinando i bianco-verdi sotto i riflettori della ribalta.

«Siamo contenti e davvero molto soddisfatti per come stanno andando le cose, e ci mancherebbe — ammette Cotza — soprattutto visto i numeri che stiamo mettendo assieme; è una sensazione abbastanza normale, credo. Fa piacere, ma il campionato è ancora lunghissimo. Del resto, abbiamo giocato appena cinque partite».

In cui sono arrivate ben quattro vittorie: difficile anche e solo immaginare una partenza più positiva.
«Forse stiamo andando addirittura ben oltre le più rosee aspettative di inizio stagione, ma considerando come ci siamo preparati durante l'estate e il valore del gruppo, ci poteva stare come cosa». Poi scende nel dettaglio con la sua analisi. «Piano piano stiamo trovando i giusti equilibri tra i reparti, la giusta compattezza; questa è una squadra che si sta formando piano piano, partita dopo partita, ora cercheremo di continuare su questa strada».
Cotza si esprime in tutta sincerità. «La rosa non è stata costruita per salire, proprio per questo siamo così felici e allo stesso tempo un po' stupiti di noi stessi, per quello che stiamo riuscendo a tirare fuori in questo avvio. Ci permette di guardare al futuro con grande fiducia. Per il momento, il campo ci sta dando ragione».

Tra i colpi più importanti messi a segno dalla Virtus, spicca senza ombra di dubbio il successo sul campo dell'Atletico Sanluri. «Una partita equilibrata, siamo riusciti a spuntarla noi, seppur all'ultimo. A pensarla bene però — aggiunge — non è stata così complicata (scherza)».
In quell'occasione Cotza ha segnato due gol, ma non sono di certo gli unici: ad analizzare meglio il suo rendimento, ti rendi conto di quanto il classe '95 stia correndo forte; tripletta all'esordio in casa contro il Villanovafranca, due reti nella vittoria interna contro il Cr Arborea, una contro il Gergei a cui si aggiungono gli ultimi due sigilli siglati nell'ultima uscita contro l'Isola di S.Antioco.
«Mi trovo molto bene qui a Villamar, sono in forma e faccio semplicemente il mio dovere», taglia corto con l'umiltà dei più esperti.
Ma poi aggiunge: «Qui si respira davvero una buona atmosfera, sia dentro lo spogliatoio, che con la gente e il pubblico e soprattutto con la dirigenza. Sono gli ingredienti necessari per poterti esprimere al meglio, e non mancano di certo».

Emanuele non si sbilancia nemmeno quando gli chiedi quale sia il gol più bello tra i dieci messi a segno sino ad ora. «Non saprei. Per me, davvero, sono tutti uguali. L'importante è far vincere la squadra».
Un'impresa che al Villamar è riuscita praticamente sempre, ad eccezione di quel pari per 2 a 2 rimediato a Gergei.
«Una sfida difficile, forse noi non siamo entrati in campo con la nostra solita mentalità, ci è mancata un po' di freddezza, di decisione, di lucidità. Potevamo fare molto di più, è ovvio, ma siamo stati bravi a riscattarci già a partire dalla partita successiva».
L'attaccante parla quasi come un allenatore; con mister Sabiu, per l'appunto, la sintonia è massima.
«Mi trovo benissimo con lui, un tecnico molto preparato che è riuscito a dare la sua impronta al gruppo. C'è grande sinergia tra lui e la dirigenza: credo davvero sia l'ambiente ideale per far crescere i giovani».
Cotza, dall'alto, si fa per dire, dei suoi 23 anni, parla già da veterano: «Io sono tranquillo, non sento la pressione e mi concentro solo per preparare la prossima partita. Poi in campo può andare bene o male, fa parte del gioco, ma l'importante è non abbattersi, o esaltarsi troppo. E poi devo e posso crescere ancora molto».
Anche in una categoria inferiore rispetto a quelle in cui ha giocato negli ultimi anni, con il palcoscenico della Serie D raggiunto, con merito, durante la sua permanenza al Muravera. «Ho accettato questa proposta principalmente perché è quella che più si conciliava con il mio lavoro; ora ho un bambino a cui pensare, sto cercando di garantire un po' di stabilità alla mia famiglia e con il calcio è veramente difficile, in questo senso, a meno che non strappi un contratto in Serie C. La mia vita ora è diversa rispetto al passato, le priorità sono altre». Ancora la saggezza che non ti aspetteresti mai da un ragazzo della sua età.

Poi il calcio giocato torna ben presto ad essere l'argomento principale della conversazione: all'orizzonte il match casalingo contro il Cortoghiana.
«Dobbiamo assolutamente scendere in campo con la giusta concentrazione, decisi e convinti dei nostri mezzi. Se puntiamo davvero a rimanere in alto non possiamo sbagliare nulla. L'errore più pericoloso che possiamo commettere è proprio quello di sottovalutare i nostri avversari».
Domenica si apre un trittico di impegni caratterizzato dall'altissimo coefficiente di difficoltà: Atletico Villaperuccio e Villacidrese sono tra i clienti più ostici del torneo, prossime avversarie nel cammino dei bianco-verdi.
«Si tratta di due appuntamenti molto importanti, forse tra le due la Villacidrese è la squadra che mi preoccupa di più, sono fortissimi».
Vincerle entrambe darebbe una bella scossa al vostro campionato.
«Non pensiamoci, manteniamo i piedi per terra e ricordiamoci soltanto che questa squadra punta alla salvezza».
E basta?
«Poi si vedrà...». Risponde quasi sottovoce.

Poi saluta, svelto, ma con tanta cordialità. E scappa all'allenamento.

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Prima Categoria
Girone B