Mr. Roma ammette: «Sono assolutamente soddisfatto»
L'Atletico Uri sogna ad occhi aperti: «Il nostro obbiettivo rimane la salvezza, ma non ci poniamo limiti» Ecco tutti i segreti della squadra rivelazione del girone G
Abbiamo avuto la possibilità di raggiungere telefonicamente mr. Giovanni Roma, che con il suo Atletico Uri sta confermando quanto di buono fatto l'anno scorso, andando ben oltre le più rosee aspettative di inizio stagione.
I numeri, a questo proposito, parlando da soli: l'Atletico, oltre ad aver conquistato il secondo posto in classifica, a soli due punti dal Gymnasium, vanta la miglior difesa del girone e un attacco fra i più brillanti.
Mr. Roma, prima dello scorso turno venivate da un pareggio e da una sconfitta. Siete tuttavia riusciti ad espugnare il campo del Campanedda e ora vi aspetta la partita contro la prima in classifica. Come arrivate a questo match? Siete fiduciosi?
«Mi sento di dire che siamo abbastanza fiduciosi. La nostra speranza, certo, è guadagnare i 3 punti anche se siamo ben consapevoli della forza della capolista. Il nostro obbiettivo, non dobbiamo dimenticarlo, è la salvezza anche se domenica proveremo in tutti i modi ad ostacolarli.»
Avete la difesa migliore del torneo. Il vostro segreto è la qualità dei singoli difensori oppure è più una questione di tattica e di impostazione generale della squadra?
«Sono convinto che entrambe le cose siano importantissime.
Abbiamo la fortuna di avere in rosa due ottimi portieri come Francesco Galluccio e Alessandro Galluccio.
Tutto il settore arretrato è composto da elementi validissimi, fra i quali posso menzionare Alfonso Petretto, Galia e Nurchis.
Curiamo molto la fase difensiva, è vero, ma senza tralasciare quella offensiva: siamo una squadra che in contropiede riesce ad esprimersi al meglio grazie alla velocità dei nostri attaccanti.»
Il girone G è particolarmente equilibrato. L'atletico Uri può puntare alla vittoria finale secondo Lei?
«L'anno scorso eravamo una matricola, nonostante ciò la squadra ha disputato un campionato eccezionale arrivando addirittura ai playoff quando il nostro obbiettivo, in partenza, era semplicemente evitare di retrocedere.
Lo ripeto, quest'anno le cose per noi non cambiano: dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile cercando di disputare un campionato onorevole, senza però metterci nessun limite.»
Qual è la difficoltà maggiore che avete incontrato sino ad ora? Riesce ad individuare un punto debole?
«A dire il vero, al momento sono soddisfatto di tutto. Se teniamo sempre in mente che l'unica cosa che conta per noi ora è raggiungere la quota salvezza con largo anticipo rispetto alla fine del torneo, non posso che fare i complimenti ai miei giocatori. Il punto debole, ciò che forse ci impedisce di fare il salto di qualità decisivo è rappresentato da una panchina ancora troppo limitata per quanto riguarda il numero degli elementi a mia disposizione.»
Pensa che la società la aiuterà in questo senso, intervenendo nel prossimo mercato di riparazione?
«E' innegabile che questo rappresenterebbe un grosso aiuto per noi. Ma dobbiamo considerare anche i problemi economici che attanagliano gran parte delle squadre che partecipano ai campionati di seconda categoria: la nostra società, nello specifico, vive alla giornata; spesso non si riesce a retribuire i ragazzi come meriterebbero, gli ingaggi di nuovi giocatori sono quindi forzatamente limitati proprio per questo motivo. Per il momento, ci tengo a ribadirlo, va benissimo così. Cercheremo di puntare maggiormente sul gruppo, sforzandoci di creare un bell'ambiente in cui far crescere e maturare i nostri talenti.
Riesce a sintetizzare, in poche parole, i pregi principali della sua squadra?
«Il primo è, come ho già detto in precedenza, poter contare su una difesa solidissima. Il secondo è rappresentato dall'attacco in generale e in particolar modo dal nostro Giovanni Cuccu che sta attraversando un momento di forma straordinario.»
Per concludere, c'è qualcosa che teme maggiormente del Gymnasium?
«Di loro temo un po' tutto. L'organizzazione di gioco, il modo in cui preparano e impostano la partita. Sono una squadra costruita per vincere, hanno tutto il mio rispetto ma questo non significa che domenica ci tireremo indietro, sarà anzi tutto l'opposto»