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Atletico Sorso
«Decisivo il pari nel derby e a Bosa abbiamo tenuto il vantaggio»

L'Atletico vince il duello infinito col Sorso, Corbia: «Noi e loro abbiamo fatto qualcosa di straordinario»

Due squadre dello stesso paese si sono trovate a contendersi la vittoria del campionato. Il girone G di Seconda categoria è stato un affare principalmente di Sorso con la battaglia per il primo posto tra l'Atletico e i cugini del 1930, vinta dai primi con un solo punto di vantaggio (71 a 70) per il duello più avvincente tra gli otto gironi con il verdetto arrivato soltanto all'ultimissima giornata, al termine di un testa a testa molto equilibrato, che ha lasciato i tifosi delle due compagini con il fiato sospeso sino alla fine. 

A spuntarla, dunque, sono stati i bianco-blu-celesti guidati da mister Massimiliano “Max” Corbia, che hanno fatto abbondantemente il loro dovere conquistando il successo decisivo, il numero 22 in questa stagione, in casa della Calmedia di Bosa. L'1 a 0 ha portato in cascina tre punti pesanti come il piombo, che hanno permesso di mantenere la lunghezza di vantaggio nei confronti dei diretti avversari. Il tecnico ripercorre le tappe più importanti della cavalcata messa in piedi dai suoi giocatori e pensa già al futuro prossimo, con la dirigenza dell'Atletico che, una volta archiviati i festeggiamenti per l'approdo in Prima Categoria, si metterà al lavoro per allestire una rosa che possa essere all'altezza della situazione.

«Abbiamo preparato la sfida contro la Calmedia Bosa con la giusta concentrazione – dichiara mister CorbiaPer noi è stata una settimana molto importante, perché sapevamo che la posta in palio era altissima, considerando che ci giocavamo tutto nell'ultima partita, mentre i nostri avversari diretti ospitavano lo Tzaramonte. Eravamo quasi certi del fatto che il Sorso avrebbe vinto, dunque noi non avevamo altra scelta che conquistare i tre punti. Ci siamo allenati curando ogni dettaglio, ma senza esagerare con la pressione, con la tensione, perché in partite così delicate sono aspetti che possono incidere in negativo».

Poi il tecnico aggiunge: «Noi siamo arrivati belli carichi, sapevamo che ci sarebbe stato da lottare e del resto non ci ha regalato niente nessuno; i miei sono entrati in campo con la cattiveria agonistica giusta, come già successo in passato: il grande carattere è uno dei punti di forza dell'Atletico Sorso e io ho avuto a disposizione dei grandi uomini, prima che degli ottimi giocatori. Da questo punto di vista, insomma, sono sempre stato sereno e tranquillo e siamo riusciti a vincere anche l'ultima sfida, giocando piuttosto bene, a voler essere onesti».

Il testa a testa tra l'Atletico Sorso e il Sorso 1930 è stato di assoluto livello.
«Io credo che i numeri rendano benissimo l'idea di come sono andate le cose: sia noi e sia che il Sorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario, con 22 vittorie per entrambi. Noi però abbiamo pareggiato 5 volte, una volta in più di loro, e perso solo una partita, proprio contro il Sorso, mentre i nostri cugini sono caduti due volte. Parliamo di un vero e proprio duello cittadino che è stato bello e spettacolare: dall'inizio della stagione siamo sempre andati a braccetto, ma poi, per il fatto che il nostro calendario prevedeva il turno di riposo quasi subito, alla quarta, ci siamo trovati sempre ad inseguire, ma con una partita in meno».
Nel girone di ritorno i ragazzi di Corbia hanno letteralmente innestato le marce alte.
«Abbiamo totalizzato 13 vittorie ed un pareggio su 14 uscite, ma non è bastato per vincere il campionato; c'è da dire che anche il Sorso ha messo in piedi una stagione fantastica e il confronto tra noi e loro è stato sano e corretto. Ma poi il campo ha dato il suo verdetto: abbiamo vinto noi e sono felicissimo, ovviamente, per come sono andate le cose».
L'allenatore spende parole al miele per gli avversari.
«Io credo che, per quello che ha fatto vedere, il Sorso meriti, davvero, il salto di categoria; se non ci fossimo stati noi avrebbero vinto a mani basse, ma la cosa è reciproca. Posso solo fare un grosso in bocca al lupo ai nostri cugini: sono una squadra tosta, forte, e i numeri fotografano alla perfezione tutto il loro valore».

Corbia punta l'attenzione su una partita in particolare, che alla fine è risultata decisiva.
«Tutte le vittorie sono state importanti per stare in alto, ma io credo che a fare la differenza sia stato il pareggio ottenuto contro il Sorso nella penultima giornata, che ci ha consentito di mantenere il vantaggio di una lunghezza e ci ha permesso di giocarci tutte le nostre chance con la Calmedia, con il nostro destino che era solo e soltanto nelle nostre mani».
L'Atletico Sorso ha chiuso la stagione con l'attacco più prolifico del torneo con 98 gol fatti.
«Ho curato tantissimo la fase offensiva, e questo ci ha permesso di piazzarci al primo posto per quanto riguarda il numero delle reti realizzate, con Andrea Pischedda, il nostro bomber principe, che ne ha sfornate 33. Una delle nostre priorità era quella di mantenere costantemente la gestione del gioco per tutti i 90' e le cose ci sono andate veramente bene in questo senso, considerando, poi, che siamo andati in gol con quasi tutti gli effettivi. La nostra idea era proprio quella di attaccare a pieno organico, cercando di creare quante più occasioni possibile per far male all'avversario».
Corbia poi precisa.
«Anche sul piano difensivo, comunque, ci siamo comportati alla grande, considerando che la nostra è la seconda miglior difesa alle spalle, solo, di quella del Sorso: l'Atletico ha mostrato grande equilibrio in questo senso, riuscendo, spesso e volentieri, ad esprimere un calcio bellissimo, sia dal punto di vista tecnico che tattico, con giocate di qualità e continue verticalizzazioni per la nostra punta di diamante Andrea Pischedda».
In casa Atletico Sorso non si nascondono: tra pochi giorni partiranno i lavori in vista della prossima stagione.
«Il piano è quello di fare un campionato importantissimo anche in Prima Categoria, una dimensione che mi incuriosisce tantissimo, considerando che ci sono tante squadre blasonate, come Sennori, Porto Torres, Ittiri, e a queste ci devo aggiungere, eventualmente, anche il Sorso. Parliamo di compagini che hanno una grande storia alle spalle: quando ero piccolo queste squadre militavano in categorie importanti, e potermele ritrovare davanti sarebbe interessante. Il mio futuro? Al momento sto ancora festeggiando la vittoria, vorrei riposare e staccare un po' la spina, considerando che si è trattata di una stagione abbastanza stressante ed impegnativa, dove le parentesi delicate non sono di certo mancate, ma siamo comunque riusciti a gestirle piuttosto bene. La società vorrebbe proseguire con il sottoscritto in panchina, e anche da parte mia ci sarebbero tutti i presupposti per continuare assieme, ma ancora non posso dire nulla in questo senso: la priorità è quella di fermarmi un po', scaricare le tensioni e "disintossicarmi"».

Corbia poi aggiunge.
«La società dell'Atletico Sorso è in piedi da tre anni ed ora che siamo approdati in Prima Categoria, passando dalla porta principale, incominciamo a renderci conto di tutto il lavoro che abbiamo fatto: la programmazione è stata uno degli aspetti che ci ha permesso di tagliare il traguardo al primo posto, ma ci tengo a ringraziare anche il resto dello staff tecnico, che mi ha dato una grossissima mano. Qui ci sono tutte le condizioni per poter lavorare al meglio, con il pieno di serenità e di tranquillità, ed io mi auguro di poter proseguire la mia avventura in questo club».

Il finale dell'intervista è riservato, come da copione, alle dediche e ai ringraziamenti.
«Il mio primo pensiero va alla mia famiglia: quando segui una squadra nei panni dell'allenatore, ma il discorso vale anche per i giocatori, devi necessariamente togliere tempo ai tuoi cari, dunque mi sembra il minimo dedicare loro questa vittoria. Poi ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno lavorato, anche dietro le quinte, affinché la nostra stagione fosse praticamente perfetta: i dirigenti, in primis, e lo staff tecnico: Giovanni Altana, Fabio Idini, Antonello Fiori e Alessandro Marras. Un ringraziamento particolare, inoltre, va a tutti i tifosi che ci hanno sostenuto e che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto. Devo ringraziare anche tutti gli sponsor, che ci hanno permesso di divertirci con il gioco più bello del mondo, e non posso dimenticarmi del nostro primo cittadino: lui e il resto dell'amministrazione comunale di Sorso ci hanno consentito di fare calcio in una struttura importante come La Piramide, una cosa che è risultata fondamentale per il buon andamento dell'annata. I miei ringraziamenti vanno a tutti loro».
 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2024/2025
Tags:
Seconda Categoria
Girone G