«Non abbiamo mai mollato, sfruttando i passi falsi delle nostre rivali»
L'Azzanì si prende la Prima, Farina: «Risultato inaspettato, c'erano squadre più forti di noi ma la vittoria nello scontro diretto è stata decisiva»
Finale di stagione ad altissima tensione per l'Azzanì, con un epilogo decisamente positivo: la compagine guidata da mister Fabrizio Farina ha viaggiato a fari spenti, senza mai mollare, mantenendo il contatto con lo Star Sport, altra grandissima protagonista del torneo, sino al confronto diretto, andato in scena nell'ultima uscita di aprile, che i celesti si sono aggiudicati con un superbo 3 a 2. Tre punti pesantissimi che hanno di fatto spostato in maniera sostanziale gli equilibri quando tutti i giochi sembravano ormai fatti; con il primo posto ormai in tasca, ad Aloia e soci non è rimasto altro da fare che completare l'opera, battendo il Biasì in una delle sfide più importanti dell'anno. Il tecnico racconta tutte le emozioni legate ad un successo inaspettato ma inseguito con grande determinazione.
«Dopo la vittoria importantissima nello scontro diretto abbiamo vissuto una settimana piuttosto tranquilla. Sinceramente non pensavamo che lo Star Sport perdesse in casa, anche se il Torpè è una compagine fortissima. Dal canto nostro non potevamo sbagliare, ciò che contava erano i tre punti per poter mettere finalmente le mani sul campionato». Le cose sono andate nel verso giusto, con l'1 a 0 rifilato al Biasì che ha dato il via alla grande festa. «Una partita tesa, loro non ci hanno regalato niente, onorando la stagione sino all'ultimo. Se ci avessero battuti avremmo rischiato seriamente di compromettere tutto, ma paradossalmente avevamo la concentrazione più alta rispetto a quanto è accaduto in occasione dello scontro diretto».
Il tecnico non si aspettava di chiudere il torneo al primo posto. «Avevo a disposizione una buona rosa, ma non ai livelli del Torpè ad esempio, la candidata principale per la corsa al titolo, una squadra composta da tanti giocatori di categoria superiore». A fare la differenza, la grande compattezza mostrata dal gruppo. «E' stata in assoluto la nostra arma migliore. I dirigenti hanno fatto tanti sacrifici, io posso soltanto dire che è stata un'annata perfetta, dove abbiamo raccolto molto di più di quanto preventivato inizialmente».
I numeri però raccontano di una squadra in perfetta forma, che vanta il terzo miglior attacco e la difesa meno battuta del torneo. «Non mi aspettavo di mettere in fila questi risultati. Non abbiamo mai mollato, anche quando le cose non giravano al meglio: quelle due sconfitte possono starci, discorso diverso per qualche pareggio di troppo, ma in sostanza va benissimo così».
Mister Farina ha semplicemente fatto il suo dovere. «Ho messo in campo le mie competenze, ma i ragazzi mi hanno dato una grossa mano, ovviamente non è tutto frutto mio. Su qualche elemento ho dovuto insistere in maniera particolare, altri invece erano già preparatissimi».
Tra i nomi più in vista, spicca quello di Aloia, capocannoniere della squadra con ventinove gol. «E' un bravo ragazzo, una persona seria. Non c'è bisogno di aggiungere altro, io non posso fare altro che ringraziare ancora sia lui che i suoi compagni».
Il tecnico ha cercato di trasmettere al gruppo la sua filosofia. «In campo si entra per divertirsi, non possiamo dimenticare che si tratta pur sempre di un gioco. Questo non significa che l'impegno debba venire meno, anzi: è necessario dare l'anima per tutti i 90'».
L'Azzanì ha corso a fari spenti, reggendo la grande pressione che una stagione passata all'inseguimento comporta. «La squadra si esprimeva bene, ma non pensavo potessimo arrivare così in alto. Dopo lo scontro diretto ci abbiamo creduto un po' di più, perchè sino a quel momento lo Star Sport stava correndo a razzo. Avevamo anche il fiato sul collo da parte del Torpè, una situazione non facile; siamo riusciti ad accelerare, sfruttando i loro passi falsi».
L'avvio non è stato positivissimo, con quattro punti raccolti nelle prime tre gare. «Sul piano del gioco però andavamo piuttosto bene. Il match con l'Atletico Maddalena è stato deciso da due errori nostri, anche se c'è da dire che il loro portiere ha tolto il mondo. Per fortuna si trattava soltanto delle prime partite, abbiamo avuto modo di rifarci».
Il paese si è unito alla festa della squadra. «Non ci aspettavamo questo entusiasmo, la gente è rimasta sorpresa da quanto hanno fatto questi ragazzi. Il merito è tutto della dirigenza e dei giocatori. Ci tengo a dedicare questo successo al presidente e a tutte le persone di Azzanì».