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L'Halley Assemini tenta la prima fuga, per Panarello «saranno decisive le prossime tre gare»
«La squadra è matura, ma ora viene il difficile»

L'Halley Assemini tenta la prima fuga, per Panarello «saranno decisive le prossime tre gare»

Battendo con un netto 3 a 1 il Capoterra, l'Halley Assemini guidata da mister Panarello conquista la vetta della classifica in solitaria, con tre punti di vantaggio rispetto alla squadra allenata da Andrea Vergari e con ben sette lunghezze su Ussana e Dolianova.
I ragazzi terribili dell'Halley sono chiamati a confermare quanto di buono evidenziato sino ad ora, consapevoli del fatto che le prossime tre partite saranno un crocevia fondamentale dell'intera stagione.

 

Mister Panarello, domenica avete disputato una grandissima partita contro un avversario di assoluto valore.Mister Giuseppe Panarello
C'è qualcosa che le è piaciuto in maniera particolare?

«Sono assolutamente soddisfatto, soprattutto per l'impegno che ci abbiamo messo nell'affrontare la gara e per la voglia di vincere che i ragazzi hanno mostrato.
Abbiamo espresso un buon gioco contro un Capoterra che probabilmente ha avuto qualche difficoltà nell'interpretare la partita».

 

Rispetto all'esordio in campionato, la sua squadra mi è sembrata notevolmente migliorata sotto il piano della maturità e della personalità: nella sfida contro il Capoterra siete stati molto bravi a colmare il gap che pagavate in termini di cattiveria agonistica, nei confronti degli avversari, con un assetto tattico puntuale ed ordinato; pensa possa essere stata questa una delle chiavi della partita?
«Sono ormai passate sette giornate dall'esordio, è normale che ci siano dei progressi in questo senso, soprattutto perchè noi contro l'Uragano stavamo ancora smaltendo i grossi carichi di lavoro effettuati in preparazione; i nuovi acquisti poi non si erano ancora integrati alla perfezione con il resto della squadra e con gli schemi.
Soprattutto nelle prime partite mi sono affidato a quelli elementi che già conoscevano i meccanismi, per poi inserire gradualmente tutti i ragazzi a mia disposizione, che hanno contribuito fra le altre cose a diversificare la nostra manovra.
Noi proviamo a giocare la palla a terra e a proporre la nostra idea di calcio; ovviamente stiamo parlando di una Seconda Categoria e non sempre si riesce; ad esempio domenica il Capoterra, proprio come dici tu, ha impostato il confronto più sul piano fisico.
Loro sono un'ottima squadra, un gruppo che si conosce da diverso tempo: penso proprio che lotteranno per la promozione sino alla fine».

 

Date l'impressione di avere grandissime potenzialità, ma quello che forse manca ancora è l'intensità della manovra; Lei che idea si è fatto?
«Stiamo parlando di una squadra molto giovane; a parte Davide Murtas che è un mio coetaneo, classe '74, passiamo a due elementi classe '85 per poi scendere ancora.
Ieri probabilmente in questo senso abbiamo schierato una squadra 'anziana': oltre ai due '85 c'erano in campo anche due '89; ma normalmente noi giochiamo con una media d'età che oscilla tra il '90 e il '91.
L'inesperienza probabilmente pesa proprio in questi aspetti: giocare con quel ritmo per tutti i '90, in una gara come quella di domenica in cui in palio c'era il primato, può portare a commettere qualche errore; però la cosa positiva è che noi cerchiamo costantemente di proporre il nostro gioco, senza subire in maniera negativa l'iniziativa degli avversari, a differenza dell'anno scorso in cui ci lasciavamo influenzare da tipo di manovra di chi avevamo di fronte: se una squadra ad esempio, si affidava ai lanci lunghi, noi replicavamo con le loro stesse armi.
Da questo punto di vista siamo cresciuti molto, anche perchè comunque ho a disposizione, a grandi linee, tutto l'organico che ha fatto benissimo nel precedente campionato».

 

E' rimasto soddisfatto della direzione di gara?
«Si, personalmente sono rimasto molto soddisfatto.
Abbiamo avuto un arbitro con grande esperienza: probabilmente la federazione ha fatto la scelta migliore, visto che si trattava di una partita delicata.
Il direttore di gara ha avuto la prontezza di bloccare e tenere sotto controllo una partita che poteva diventare sicuramente più difficile di quella che è stata.
Un applauso va sicuramente alla federazione per la buona scelta».

 

Mister Panarello, ha pronunciato due parole chiave: giovani e primato; pensa che la pressione possa essere un elemento difficile da gestire per un gruppo come il vostro?
Siete primi in classifica con 19 punti, a +3 dal Capoterra e a +7 da Ussana e Dolianova: nascondersi diventa difficile ormai.

«Adesso dobbiamo confermare i risultati che abbiamo ottenuto sino ad ora: dobbiamo essere maturi e gestire questo primato, senza piangerci addosso se, come potrebbe capitare, incapperemo in qualche passo falso.
Noi abbiamo 3 partite molto dure: nel turno infrasettimanale affrontiamo i Rangers, poi il Santo Stefano e per finire l'Ussana.
Tireremo meglio le somme alla fine di questo mini-ciclo: dopo il match con l'Ussana capiremo meglio chi siamo e dove possiamo arrivare.
La maturità sta emergendo con continuità, bisogna mantenere ben alta la concentrazione e non avere la presunzione di aver raggiunto chissà quale traguardo, visto che siamo ancora alla settima giornata.
Dobbiamo mantenere i pedi per terra».

 

C'è qualche timore particolare da parte sua per qualche rischio che la squadra può incontrare nell'immediato futuro?
«I ragazzi, come ti dicevo prima, sono maturi e hanno capito che la società punta sui giovani; stanno tutti imparando a prendersi le proprie responsabilità.
Per far bene dobbiamo credere nel progetto dell'Halley: veniamo dal terzo posto dell'anno scorso, con i play-off che abbiamo mancato veramente di pochissimo.
Non abbiamo fatto domanda per venire ripescati perchè riteniamo che sia più bello guadagnare le promozioni sul campo; ma per il futuro dobbiamo far tesoro delle nostre precedenti esperienze e comprendere che i risultati che stiamo ottenendo non sono casuali ma frutto dell'impegno e del lavoro».

Concentriamoci meglio sui vostri prossimi impegni: qual è l'avversario che vi spaventa maggiormente tra quelli che incontrerete nei prossimi 15 giorni?
«Tutti e tre.
I Rangers propongono un calcio molto fisico, cercano costantemente il lancio lungo per le loro punte veloci; giovedì avranno due squalificati ma vengono dalla vittoria di domenica scorsa contro l'Ussana.
Bisognerà affrontarli con le pinze: andare a vincere contro l'Ussana non è facile, e se loro ci sono riusciti significa che sono in forma.
Il Santo Stefano è la rivelazione del campionato, una neopromossa che sta facendo molto bene; poi c'è l'Ussana che ha una grandissima esperienza
Dobbiamo pensare ad una partita per volta, anche se c'è poco tempo per preparare questi impegni».

 

Dove pensa possa migliorare la sua squadra?
«Mi aspetto che i ragazzi riescano ad essere più concreti sotto porta.
Domenica abbiamo fatto 3 gol, che è un ottimo bottino, ma allo stesso tempo abbiamo sprecato qualcosa di troppo secondo me.
Nelle ultime partite non siamo stati abbastanza cinici e troppo spesso concediamo agli avversari di riaprire il match, come stava succedendo ad esempio con il Capoterra.
In Seconda Categoria diventa difficile gestire la pressione di una squadra che accorcia le distanze e poi si riversa in avanti alla ricerca del pareggio: si rischia di buttare al vento dei punti importanti, soprattutto se gli avversari hanno un tasso d'esperienza maggiore del nostro, come peraltro capita spesso.
Dobbiamo continuare comunque su questo passo, perchè possiamo toglierci davvero grandissime soddisfazioni; i ragazzi ci credono, non può che essere un buon segno».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
7 Andata
Girone A