Il portiere: «Con la Villacidrese sarà gara vera»
Libertas Barumini, stagione da protagonisti, Ardau tira le somme: «Difficile chiedere di più, ma proveremo a strappare il terzo posto»
Tredici vittorie e nove pareggi per un totale di 48 punti: è questo il bottino, di tutto rispetto, ottenuto sino a questo momento dalla Libertas Barumini, tra le realtà più interessanti dell'intero torneo, sia per quanto riguarda la qualità del gioco proposto, e sia per la personalità con cui i ragazzi allenati da mister Piga hanno affrontato una stagione sicuramente non facile, monopolizzata, almeno per il discorso legato alla lotta al vertice, da due corazzate di assoluto livello come Senorbì e Villacidrese.
Tra i protagonisti assoluti, troviamo l'esperto numero uno, Manuel Ardau, che dopo il tracollo della Fulgor Senorbì si è accasato presso i giallo-rossi, dove ha conquistato in brevissimo tempo, a suon di belle parate e prestazioni importanti, la stima e la fiducia di tutto l'ambiente.
Il portiere è ora chiamato, assieme ai suoi compagni, ad onorare al meglio, e sino all'ultimo, il campionato: domenica all'Aracu-Zara arriva infatti la Villacidrese, che non può permettersi di sbandare all'ultima curva, ma di fronte si troverà, c'è da starne certi, una compagine agguerrita e in forma smagliante, che spera, perchè no, di scippare al Carloforte la terza piazza, importante, oltre che per il prestigio, soprattutto in chiave ripescaggi.
«Si tratta di un'ottima annata – ammette Manuel Ardau -, considerando che il nostro gruppo è piuttosto giovane: degli otto-nove fuori quota che compongono la rosa, cinque di loro trovano puntualmente spazio in campo la domenica.
I giochi non sono ancora chiusi: puntiamo al terzo posto, ma credo comunque che il Carloforte non se lo farà scappare».
Il discorso per il vertice riguarda invece soltanto due formazioni: la classifica racconta di un divario netto, è così?
«A livello di organico, la differenza è notevole. Il Senorbì ha giocatori, soprattutto la davanti, che possono tranquillamente esprimersi ad altissimi livelli, anche in Eccellenza; conosco personalmente molti di loro, sono stati anche miei compagni di squadra, hanno un potenziale incredibile.
Stesso discorso, in sostanza, per la Villacidrese: un gruppo formidabile, supportato da un ambiente abituato a reggere le pressioni; mister Costa, seppur al primo anno in panchina, sta facendo molto bene: non è scontato, perchè a prescindere dal valore dei giocatori che hai a disposizione, bisogna comunque trovare i giusti equilibri, e lui c'è riuscito, contando soprattutto sul suo grande entusiasmo».
Per quanto riguarda la squadra rivelazione, Ardau non ha dubbi:
«Dico Real Villanovatulo, hanno messo in piedi una stagione a dir poco fantastica, non è facile per una matricola. Proprio per questo, sono la formazione che mi ha sorpreso di più».
Per te si trattava del primo anno alla Libertas: non hai assolutamente deluso le aspettative.
«Sapevo sin dall'inizio che avrei trovato una realtà ottima sia sul piano umano che su quello tecnico e tattico: è andato tutto per il verso giusto, non mi posso lamentare, il mister, che si è rivelato davvero molto preparato, ha svolto un grande lavoro, instaurando il giusto rapporto con noi giocatori.
Anche il gruppo dirigenziale ha rivestito un ruolo fondamentale: il presidente Paolo Migheli è a capo di una società organizzata su tutti i livelli, non ci hanno mai fatto mancare nulla, e per questo bisogna ringraziare soprattutto Luca Vinci e Roberto Ruggeri».
Una stagione da incorniciare, in cui sei risultato determinante e decisivo in più di un'occasione.
«Sono contento, soprattutto perchè ho saltato soltanto due partite per squalifica, difficile chiedere di più insomma. Il merito è comunque di tutta la squadra, devo inoltre assolutamente ringraziare il mio preparatore Pierpaolo Atzori».
Il futuro di Ardau è ancora a tinte giallo-rosse.
«L'intenzione è quella di continuare ancora qui alla Libertas: sarà la società a decidere sulla mia riconferma, ma penso che non ci saranno problemi. E' stata un'avventura fantastica, mi sono trovato benissimo anche con i tifosi e tutta la gente del posto. Giocherò per altri due o tre anni, spero di togliermi ancora diverse soddisfazioni».
Parallelamente al tuo ruolo di preparatore dei portieri nella scuola calcio del Sanluri.
«Cerco semplicemente di trasmettere quello che ho imparato in questi anni, mi piace lavorare con i più piccoli».
Tornando al Barumini, magari l'anno prossimo proverete a puntare ad un traguardo più ambizioso: cosa vi manca secondo te per fare il definitivo salto di qualità?
«Con una prima punta, capace di risolvere le partite più complicate, potremo dire la nostra per la vittoria finale. Becciu e Piredda hanno fatto il loro dovere, ma un elemento di spessore davanti ci agevolerebbe le cose.
I nostri giovani poi, penso in particolare a Lorenzo Dedoni, Michele Secci, Massimo Addari ed Emanuele Serpi, avranno un anno di esperienza in più sulle spalle: sono ragazzi che hanno fatto vedere ottime cose e continueranno a far parlare di loro, così come Alessio Onnis, un ottimo portiere, ex Cagliari, che ha un futuro roseo davanti».
Il numero uno ritorna sul fallimento della Fulgor Senorbì: un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
«Dispiace tantissimo, è normale, dopo sette anni.
Tutti noi abbiamo appreso la notizia ad inizio agosto, io personalmente pensavo di non trovare una squadra per quest'anno, è stato doloroso lasciare Senorbì, ma sono contento per loro, perchè con tutta probabilità l'anno prossimo approderanno in Promozione, è la categoria che meritano.
Si era creato un gruppo fantastico, di amici veri: Roberto Schirru è stato un presidente fenomenale, oltre ad essere una bellissima persona».
Il futuro prossimo vi riserva invece la super sfida alla Villacidrese: sarete arbitri del campionato.
«Faremo la nostra partita – assicura Ardau -, e cercheremo di fermarli, anche se sarà molto difficile. Penso proprio che il Senorbì non perderà con il Sadali, ma la cosa più giusta, per quanto visto in tutto l'arco della stagione, sarebbe uno spareggio tra le due squadre in campo neutro. Per il resto, ho amici sia al Senorbì che alla Villacidrese, non posso sbilanciarmi più di tanto (ride)».