«Mi piacciono le squadre votate all'attacco»
L'Olmedo tra le grandi, Pala: «Contro il Malaspina un punto d'oro, noi però non corriamo per il titolo»
Tra le quattro squadre che guidano la classifica brilla anche la stella dell'Olmedo, che domenica ha acciuffato un punto importante, soprattutto per come è andata la gara, nella delicatissima trasferta contro il Malaspina: il 2 a 2 finale regala a mister Fabio Pala e soci un'altra settimana di grande tranquillità per preparare nel migliore dei modi la sfida interna contro il Lauras, un cliente difficile, da prendere con le molle, considerando che gli avversari si presenteranno al “Comunale Pintore Caddeo” con il coltello tra i denti, a caccia del primo risultato utili della stagione. Per il resto, i numeri messi insieme dai bianco-verdi in questo avvio sono assolutamente positivi, con nove reti all'attivo e cinque gol subiti, ma il tecnico è consapevole che i margini di crescita del gruppo sono notevoli.
«Ci teniamo ben stretto il punto guadagnato domenica contro il Malaspina — dichiara Fabio Pala —, su un campo ostico in cui credo proprio che faticheranno tutte le squadre, come è già capitato peraltro alla grande favorita del torneo, il Luogosanto».
Le difficoltà sono state molteplici, ma il tecnico ne isola una in particolare. «Noi ci alleniamo e disputiamo le partite casalinghe su una superficie in erba sintetica, quindi adattarsi alla terra battuta non è mai semplice, ma per fortuna nel nostro girone sono pochi, una netta minoranza.
Loro, per il resto, si sono confermati un'ottima squadra, con due, tre elementi stranieri davvero molto validi».
L'allenatore esamina il confronto nel dettaglio. «Siamo stati bravi a passare in vantaggio alla fine del primo tempo, e ancora di più ad acciuffare il pari, nonostante fossimo in inferiorità numerica dalla metà della ripresa. A dirla tutta, abbiamo costruito anche altre occasioni, ma va benissimo così».
L'Olmedo ha evidenziato grandi doti sul piano caratteriale e della personalità. «È il segnale che la squadra sta maturando; nella passata stagione hanno fatto ottime cose, ma forse peccavano un po' in termini di mentalità nelle gare in trasferta, considerando che tra le mura amiche hanno concesso davvero pochissimi punti agli avversari. Il mio compito è quello di lavorare sulla testa di ogni singolo giocatore, cercando di metterli nelle condizioni ideali per poter rendere al massimo, in qualsiasi situazione. Siamo una squadra molto tecnica, ma talvolta dovremmo usare la clava piuttosto che il fioretto».
La stagione si è aperta nel migliore dei modi, con le due vittorie di fila rimediate contro San Giorgio Perfugas e Codrongianos. «Dal punto di vista atletico siamo in forma, ma c'è da precisare subito una cosa importante: non siamo in corsa per vincere il campionato, e non lo dico assolutamente per nascondermi. La squadra è buona ma per il momento le candidate al salto sono altre: non abbiamo la possibilità di investire cifre importanti per assicurarci le prestazioni dei giocatori più quotati, ma possiamo permetterci solo dei piccoli rimborsi spese».
L'Olmedo, comunque, può tranquillamente dire la sua e lo sta già dimostrando con i fatti.
«Ho a disposizione un buon mix tra ragazzi della zona e qualcuno che ci raggiunge da Alghero e da Sassari; il gruppo è decisamente valido, in linea con gli anni passati».
Per Pala si tratta di un graditissimo ritorno. «Ringrazio la società per avermi contattato, sono un gruppo di amici, prima che dirigenti, e non posso che essere felice per la proposta. Non allenavo la squadra del mio paese dal 2010, ai tempi della Promozione, un'annata particolare in cui ci sono stati diversi problemi: ci siamo salvati all'ultima giornata dopo un girone di andata chiuso al secondo posto, e questo la dice tutta». Le responsabilità non mancano. «Rispetto alle belle esperienze maturate in ottime piazze come Alghero e Ittiri, ad esempio, sento in misura maggiore le aspettative della gente del posto, come è normale che sia. Cercheremo di non deluderli, ma non sarà facile».
Intanto il calendario riserva la sfida casalinga contro il Lauras. «Credo che la squadra che vincerà il campionato sarà quella che riuscirà ad essere più continua. Detto questo, scenderemo in campo con la mentalità giusta e la fame, la voglia di vincere ogni partita, a prescindere dall'avversario. Affronteremo una compagine ancora a secco di punti, vorranno tirarsi fuori dall'ultimo posto e potrebbero crearci diversi problemi. Servirà il giusto piglio. Vietato, poi, fare calcoli».
In attacco Davide Sancis e Carlo Pintus stanno facendo registrare ottime cose. «Parliamo tra l'altro di due giovani locali: il primo di nascita, il secondo di adozione ormai da un bel po' di tempo. Sono una coppia affiatata, tra di loro c'è un solido legame di amicizia anche fuori dal campo, un aspetto che può fare la differenza. Non voglio però dimenticare anche gli altri, partendo dal più esperto Cherchi, sino ad arrivare ad un giovane interessantissimo come Ruben Sechi; ho diverse frecce al mio arco, la rosa è composta da venticinque persone, tutti sullo stesso livello e tutti si giocano il posto da titolare».
Pala ha le idee piuttosto chiare sull'impronta da dare alla sua squadra. «Preferisco vincere una partita per 4 a 3, magari, piuttosto che con un risultato striminzito di 1 a 0; a livello dilettantistico oltre al risultato conta anche lo spettacolo, il bel gioco, e noi ci impegniamo tanto in questo senso».