Il tecnico: «Finalmente ci siamo sbloccati»
Malaspina, voglia di riscatto; Falchi: «Domenica giocheremo con il coltello fra i denti»
Con la vittoria per 3 a 1 inflitta di fronte al proprio pubblico al Golfo Aranci il Malaspina esce da un vero e proprio incubo, durato ben sette giornate: da tanto infatti la squadra allenata da mister Falchi non riusciva a mettere le mani sull'intera posta in palio, nonostante in tutto questo tempo le prestazioni positive non siano mai mancate.
Vuoi la sfortuna, vuoi la scarsa concretezza sotto porta, la compagine osilese è scivolata nelle zone basse della classifica, compromettendo il morale della truppa.
Il tecnico però non ha mai gettato la spugna, consapevole che il momento negativo sarebbe passato: il successo strappato domenica da nuova linfa ai bianco-blù, pronti a concedere il bis nell'attesissima sfida contro lo Stintino, seconda forza del campionato.
Falchi analizza la sfida di domenica scorsa:
«La partita non è stata molto diversa dalle precedenti, anzi, è cambiato soltanto il risultato.
Abbiamo attraversato un periodo molto difficile, proprio perchè non riuscivamo a raccogliere i punti che in realtà meritavamo, perdendo le partite, come è capitato spesso, negli ultimi minuti di gioco.
Facevamo fatica soprattutto nella fase avanzata, ma finalmente domenica ci siamo sbloccati, il vento ha tirato dalla nostra parte, siamo stati fortunati e abbiamo vinto».
Si chiude una striscia negativa che durava da quasi due mesi: siete convinti di aver dato veramente il massimo in questo periodo?
«Come ho detto alla società e alla stessa squadra, non ho niente da rimproverare: è stato solo un periodo di sfortuna, dobbiamo soltanto cercare di essere più cattivi sotto porta, più bravi a fare gol, che è quello che serve in questo momento».
Le difficoltà non sono mancate di certo, ma il gruppo è riuscito a reagire, seppur a fatica.
«Ho alle spalle una società composta da amici, ci conosciamo da diverso tempo e riescono a trasmettermi tutta la fiducia che serve in questi momenti; non ho mai pensato di mollare ma anzi mi sono impegnato ancora di più per cercare di uscire da questo momento buio.
Dalle crisi si viene fuori solo se si è compatti, le polemiche non servono a niente, serve l'aiuto reciproco e il buon senso.
Alla fine in una squadra si trova sempre quello scontento, ma certi atteggiamenti sono controproducenti, soprattutto quando si gioca bene ma i punti non arrivano.
I problemi nascono se senti che la squadra non ti segue più, ma se ti accorgi che i ragazzi sono con te, e con loro anche la dirigenza, non puoi che rimboccarti le maniche e andare avanti».
Solo una questione di sfortuna quindi?
«Non voglio essere presuntuoso, ma non meritiamo una classifica del genere: se analizziamo nel dettaglio tutte le partite che abbiamo giocato sino ad ora, siamo sempre usciti dal campo a testa alta, senza mai sfigurare con nessuno, nemmeno con gli avversari più quotati».
Il tecnico rincara la dose:
«La qualità del gioco non interessa più a nessuno, una cosa che io assolutamente non condivido; a volte poi le società pretendono troppo dai giocatori e dagli organici, mancando di coerenza.
Noi ad esempio – continua Falchi - siamo partiti per fare un bel campionato: a volte i risultati ci hanno dato ragione, a volte no, bisogna stare sereni e tranquilli, cercare di capire quali sono le nostre potenzialità e salvarci il prima possibile.
Se avessimo voluto disputare un'annata al vertice ci sarebbero serviti altri giocatori».
Di solito quando le cose non vanno bene a pagare per tutti è l'allenatore: il suo è un caso eccezionale, in questo senso.
«Tutti i tecnici sono a rischio: se non arrivano i risultati, a molte società non interessano minimamente le prestazioni, ma con il bel gioco arrivano anche i numeri di solito, bisogna però saper aspettare».
Centrare il bis di vittorie non sarebbe affatto male per voi, ma l'avversario del prossimo turno non è sicuramente dei migliori per fare un discorso del genere.
«Sarà una partita difficile: lo Stintino dopo la sconfitta di domenica cercherà di rifarsi ma troverà di fronte una squadra che ha bisogno di punti, ha bisogno di smuovere la classifica.
Andremo li con il coltello fra i denti, sapendo che incontreremo una squadra che punta al salto di categoria e che è si è attrezzata per raggiungere questo obbiettivo.
Penso che anche loro non saranno così stupidi da credere che batterci sia così facile: sapranno che contro di noi hanno sofferto squadre come l'Uri, il Tergu, il Pattada; non sarà semplice per noi, ma sicuramente nemmeno per loro».