«Il nostro punto debole? Troppe espulsioni»
Marco Gianoglio saluta l'Ichnos: «La dirigenza ha avuto troppa fretta, ma il mio affetto è immutato»
Termina nel peggiore dei modi l'avventura di mister Marco Gianoglio sulla panchina dell'Ichnos: al giovane tecnico, che l'anno scorso aveva rilevato in corsa la squadra dopo le dimissioni di Gianfranco Moro, centrando peraltro una spettacolare salvezza, è risultata fatale la sconfitta di misura subita nel confronto in trasferta contro il Cabras, una delle avversarie dirette per la permanenza in Prima Categoria. La squadra al momento occupa il penultimo posto in classifica, a quota 10, ad una lunghezza dal terzultimo posto.
«Ci tengo a precisare che quella di abbandonare l'Ichnos non è stata assolutamente una mia scelta, ma bensì della società: si è trattato quindi di un esonero, non ho mai dato le dimissioni».
La notizia ha preso in contropiede lo stesso allenatore:
«Una soluzione inaspettata, arrivata all'improvviso: dopo il ko rimediato nella sfida all'Atletico Cabras, il direttivo si è riunito e ha deciso di voltare pagina, in maniera forse un po' affrettata. Mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di analizzare assieme a loro la situazione, in ogni caso avremmo potuto risolvere la questione in maniera più elegante».
L'affetto di Gianoglio nei confronti della sua ormai ex squadra è ancora immutato, forse è per questo che la delusione è tanta.
«Sarò per sempre un tifoso Ichnos, quanto vissuto in questi mesi non si dimentica. Nella passata stagione sono entrato a far parte della dirigenza, per poi ricoprire il ruolo di allenatore; quest'anno invece mi sono concentrato soltanto sulla panchina. Non c'è stata una vera e propria rottura, parlo a livello dei rapporti umani, ma avevamo punti di vista opposti per quanto riguarda il calcio».
Quest'anno i nuoresi hanno dovuto fare i conti con diversi problemi:
«Dalla prima giornata siamo stati penalizzati da tantissimi infortuni e numerose squalifiche; quest'ultimo è stato il nostro vero tallone d'Achille, considerando che in undici gare, parlo di quelle che mi riguardano direttamente, ad eccezione di una, non abbiamo mai concluso l'incontro in undici uomini. Ho dovuto affrontare una situazione di emergenza continua, con sei-sette indisponibili per domenica».
La società si aspettava una scossa, che non è arrivata, come conferma la sconfitta inflitta a domicilio dalla Bittese.
«Ho avuto modo di assistere alla partita dagli spalti, da semplice spettatore; purtroppo l'aspetto disciplinare è stata, ancora, una delle note dolenti».
Dopo un avvio shock, 0 punti nelle prime tre sfide, avete attraversato un buon momento a metà percorso.
«Pensavamo di essere finalmente riusciti a sbloccarci, ma i problemi di formazione non ci hanno dato pace».
Forse, qualcosa in più si poteva sicuramente fare in difesa.
«E' vero, pagavamo a carissimo prezzo ogni piccola distrazione; avremmo dovuto dare di più sul piano mentale, per quanto riguarda la concentrazione, e non tanto sul gioco».
L'ultimo atto è stato caratterizzato dalla sfortuna, e dal solito, cronico nervosismo.
«Perdevamo addirittura per 3 a 0, ma la squadra ha reagito bene, trovando i due gol che hanno di fatto riaperto la gara. Nel momento decisivo, quando stavamo producendo il massimo sforzo in avanti, sono arrivate le due espulsioni, una mazzata da ko».
Tra le gare che hanno lasciato maggiormente l'amaro in bocca al tecnico, ce n'è una in particolare:
«La sfida contro la Tharros è stata un po' la cartolina della nostra stagione: vincevamo per 2 a 0, ma alla fine siamo rimasti a mani vuote, con gli avversari che hanno ribaltato il risultato negli ultimi minuti. Una sconfitta che ha lasciato il segno, perchè l'Ichnos in quell'occasione è riuscita a tenere ottimamente il campo contro una formazione d'alta classifica, ma non è bastato».
Ormai fuori dai giochi, Gianoglio si sbilancia in un pronostico sulla vittoria finale:
«La Tharros mi ha fatto un'ottima impressione: contro di noi ha dimostrato, e sta continuando a farlo, di avere enormi potenzialità, oltre che tecniche, sul piano caratteriale; un fattore che potrebbe fare la differenza».
Sulla salvezza dell'Ichnos, invece, è decisamente fiducioso:
«Spero vivamente che riescano a centrare il loro traguardo: con l'organico al completo, e con un pizzico in più di serenità nell'arco dei 90', otterranno i risultati che il gruppo merita».