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Seconda categoria
«Voglio più grinta e concentrazione»

Monserrato SS, Mister Acciaro non si arrende: «Lotteremo sino all'ultimo secondo»

La sconfitta rimediata con il Campanedda nell'ultimo turno di campionato ha complicato terribilmente la corsa verso la salvezza della Monserrato SS, ma nulla è ancora compromesso: l'imperativo, secondo mister Acciaro, è quello di archiviare il più in fretta possibile la brutta prestazione offerta domenica scorsa per ripartire, possibilmente, con maggiore grinta e determinazione, a partire dalla difficilissima sfida con la Pietraia Alghero.

 

«Contro il Campanedda abbiamo disputato un pessimo secondo tempo, c'è davvero poco da recriminare; nel primo tempo ci siamo espressi piuttosto bene, ma nella ripresa siamo letteralmente scomparsi.
Stiamo, secondo me, pagando a caro prezzo l'assenza di Alessandro Porcu, che è uno dei giocatori più talentuosi che ho in rosa e che in attacco è fondamentale per noi.
Il Campanedda
continua Acciaro - ha sicuramente meritato i tre punti, perchè era più in palla di noi; ha due attaccanti straordinari come Piga e Sanna, un lusso per questa categoria, che ci hanno messo in grandissima difficoltà e hanno fatto sicuramente la differenza nel match di domenica».

 

Intanto, nel prossimo turno, la Monserrato renderà visita alla Pietraia Alghero, seconda forza del campionato, reduce dall'importantissima vittoria ottenuta nel big-match contro l'Atletico Uri.
«Spero, per prima cosa, di recuperare Alessandro Porcu, che è una pedina fondamentale per noi; dobbiamo continuare a lottare come abbiamo fatto in queste ultime gare, anche se gli episodi, soprattutto nel finale, ci stanno pesantemente penalizzando; è un peccato perchè riusciamo a giocare la partita alla pari con i nostri avversari ma non riusciamo a portare a casa i punti.
Io sono fiducioso, credo ancora nella salvezza, ma bisogna lottare; infortuni e sfortuna ci stanno sicuramente complicando la vita, ma non ci arrendiamo; il calendario non è dei migliori, ma andiamo avanti con fiducia, perchè il calcio è imprevedibile.
Se dovesse arrivare la retrocessione la accetteremo con serenità, la Monserrato è una società sana che saprà ripartire alla grande anche dalla Terza Categoria; io non posso fare miracoli, sono subentrato a fine gennaio, trovando una situazione, soprattutto per quanto riguarda la classifica, già abbastanza compromessa.
I giocatori erano decisamente giù per quanto riguarda il morale, stiamo cercando di risollevarci e ci proveremo sino alla fine; non dimentichiamoci comunque che in Seconda Categoria si gioca per divertirsi, non c'è nessun bisogno di fare drammi».

 

Mister, cosa l'ha convinta ad accettare questa difficilissima sfida?
«La Monserrato è stata la mia prima società da bambino e il cuore è rimasto sempre bianco-celeste, non avrei mai accettato nessuna altra panchina a campionato in corso.
Sono cresciuto in questa società, ho ancora tanti amici, tra dirigenti e giocatori, ed è stato impossibile dire di no ad una loro chiamata».

 

In queste ultime giornate vi sta dando una grossissima mano d'aiuto Nicola Salis, che sta segnando con costanza e risulta ogni domenica tra i migliori in campo.
«Assolutamente si, Nicola Salis è arrivato alla Monserrato a gennaio assieme a me, ci tenevo tanto a coinvolgerlo in questo progetto perchè lo reputo un grandissimo giocatore, di categoria superiore, che ha ottime capacità di inserimento.
Ho avuto la possibilità di giocare con Nicola per tanti anni, è una persona serissima e professionale, che risulta devastante sul gioco aereo; ha doti eccezionali per questa categoria.
Probabilmente il nostro problema più grande è che subiamo troppe reti, soprattutto sui calci piazzati e soprattutto in extremis; a volte la gara si è conclusa ben oltre il tempo di recupero segnalato dall'arbitro, una cosa strana, che mi porta quasi ad avere dei sospetti, visto che siamo una piccola società.
Non voglio fare la vittima, perchè nel calcio esiste la fortuna e la sfortuna, ma questa è la realtà: ci è capitato in tre-quattro partite consecutive, è un fatto che ci fa riflettere».

 

Sarete in un certo senso arbitri del campionato, considerando che affronterete Pietraia e Robur, in lotta per la promozione.
«Pietraia e Robur sono due ottime squadre, in particolare quest'ultima al momento sembra avere una marcia in più.
La Pietraia è una compagine fortissima, ma se si innervosisce rischia di perdere con chiunque: domenica hanno vinto contro l'Uri, ma è anche vero che hanno incassato sette gol dalla Frassati e rimediato una brutta sconfitta con la Fulgor; hanno un andamento altalenante, sono molto discontinui anche se probabilmente hanno l'organico migliore dell'intero girone.
Io spero chiaramente che contro di noi incappino in una giornata storta; in questo momento del campionato i palloni scottano per tutti, sia per le squadre d'alta classifica che per quelle coinvolte nella lotta per non retrocedere, la partita è comunque tutta da giocare, non partiamo assolutamente battuti.
Giocheremo entrambe le sfide in campo sintetico, è un aspetto da non sottovalutare, ci sono tutte le premesse per far bene. Possiamo perdere con chiunque ma possiamo comunque fare punti con tutte le nostre avversarie».

 

Contro la Robur avrete anche il vantaggio di giocare in casa: quanto sarà importante il supporto del vostro pubblico?
«I nostri tifosi e la dirigenza son sempre vicini alla squadra; il Monserrato però è una società che si occupa prevalentemente del settore giovanile e della scuola calcio, la prima squadra è una sorta di sfizio che la società si sta togliendo; non possiamo contare quindi su un pubblico numerosissimo, ma sono sicuro che coloro che assisteranno alla sfida ci faranno sentire il loro calore».

 

 

 

Nicola Salis, che con i suoi gol sta mantenendo vive le speranze di promozione dei sassaresi, si mantiene sulla stessa lunghezza d'onda del suo allenatore, confermando che la squadra è ben lontana dallo sventolare bandiera bianca.
«Il calendario non è sicuramente facile, visto che affronteremo Pietraia e Robur che sono le due squadre del momento; non abbiamo paura di nessuno ma tanto rispetto nei confronti dei nostri avversari.
Dobbiamo cercare di stare tranquilli e concentrati, cercando di fare molta attenzione in difesa, considerando anche che giocheremo fuori casa e che per noi non sarà sicuramente una partita facile, sarà molto dura portare a casa qualche punto, ma il calcio spesso regala delle sorprese, non si può mai dire».


Come sta, secondo te, la squadra alla vigilia di queste tre vere e proprie finali?

«Io sono arrivato in questa squadra dal 25 gennaio, assieme a mister Acciaro; da allora stiamo lavorando intensamente e continuiamo a farlo; vogliamo presentarci al meglio per queste ultime partite che saranno importantissime.
A livello atletico stiamo abbastanza bene, forse ci manca un po' di cattiveria agonistica, soprattutto nel finale di gara, considerando che negli ultimi minuti ci capita di prendere dei gol che in definitiva stanno risultando decisivi; un pizzico di fortuna in più in questo senso non guasterebbe affatto (ride).
Sul piano del gioco secondo me ci stiamo comportando bene, se si esclude la partita di domenica scorsa contro il Campanedda in cui dopo il secondo gol loro siamo letteralmente scomparsi; non possiamo comunque rimproverarci assolutamente niente, ma dobbiamo migliorare per quanto riguarda la concentrazione: ci è capitato di subire il pareggio a tempo ormai scaduto contro l'Ottava, con l'Ossese la sconfitta è arrivata negli ultimi secondi, stesso discorso ad Ozieri con la Frassati, dove abbiamo sbagliato un calcio di rigore per poi incassare due reti pesantissime».



Ti aspettavi un campionato così impegnativo?

«Io ho avuto la possibilità di giocare con la Monserrato cinque anni fa, con cui avevo peraltro centrato la salvezza; conoscevo già quindi mister Acciaro e gran parte dei ragazzi che compongono la rosa, come Pinna, Frogheri e Falchi; in quella stagione riuscimmo ad ottenere la salvezza vincendo lo spareggio play-out a Silanus, nonostante il campionato fosse difficilissimo.
Quest'anno ci sono squadre forti come l'Uri, la Pietraia, la Robur o il Caniga, ma secondo me il livello medio è altissimo: capita che il Campanedda riesca a battere, ad esempio, una corazzata come il Caniga; ogni partita è aperta ad ogni risultato, c'è grande equilibrio».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
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