«Peccato per la sconfitta contro il Monterra»
Posada, Bagatti si aspetta delle risposte: «Dobbiamo dimostrare di avere voglia di stare in alto»
Il Posada rialza la testa dopo il brutto passo falso rimediato nell'ultimo turno del 2013, il 2 a 1 ad opera del Monterra che ha interrotto tra le altre cose una serie di ben dieci risultati utili consecutivi, e grazie alla goleada inflitta alla malcapitata Lulese chiude il girone d'andata con solo una lunghezza di ritardo dalla capolista Macomerese.
Mister Bagatti analizza l'ultima prestazione offerta dai suoi:
«Sicuramente queste partite sono quelle più difficili, giocare contro l'ultima della classe spesso nasconde molteplici insidie, invece la squadra si è calata perfettamente nel clima del match, ha giocato con grande intensità, senza rilassamenti, e abbiamo ottenuto il risultato che speravamo.
E' stato importante per continuare nel nostro percorso di crescita».
Venivate da una sconfitta dolorosissima, ma siete riusciti a ripartire con il piede giuste; avete comunque perso una ghiottissima occasione per conquistare la vetta.
«E' vero, anche perché in quel turno la Macomerese perse; bisogna però anche riconoscere i meriti del Monterra; noi abbiamo giocato la nostra partita, siamo andanti anche in vantaggio, abbiamo subito una specie di autorete, un tiro da fuori area che ha sbattuto sulla gamba di un nostro giocatore, poi è arrivato il secondo gol ma non ci sono rammarichi particolari, perché abbiamo sempre giocato cercando di vincere, in linea con quella che è la nostra mentalità».
Il tecnico mantiene comunque i piedi per terra e analizza la situazione nel girone.
«Non siamo sicuramente i più forti, ci sono delle altre squadre probabilmente più attrezzate di noi; il Posada non può di certo ammazzare il campionato; è una squadra che può stare tra la prime cinque, ma sarà dura vincere perché la concorrenza è davvero tanta».
Analizzando il vostro cammino, salta all'occhio che nelle ultime dieci uscite non siete mai riusciti ad ottenere due vittorie di fila.
«Non riesco a spiegarmelo nemmeno io; abbiamo dei limiti, come è naturale a questi livelli, ma non penso sia una questione esclusivamente psicologica.
Noi siamo una squadra che deve giocare sempre al massimo, quando non ci riusciamo e non abbiamo a disposizione tutti i titolari effettivi allora incontriamo grossi problemi. Anche domenica scorsa in campo mancavano due o tre giocatori, e questo ci condiziona moltissimo».
La sfida interna contro l'Ichnos sembra, almeno sulla carta, un impegno abbastanza abbordabile per voi, alla luce anche di quanto successe all'andata.
«Bisogna pensare ad una partita alla volta, senza lasciarsi influenzare dalla posizione in classifica dei nostri avversari. Scenderemo in campo come sempre, con il massimo impegno, cercando di vincere; a prescindere dal risultato finale poi, quel che più conta è la mentalità: dobbiamo dimostrare, in primis a noi stessi, di avere la voglia e la determinazione per restare nelle parti alte della classifica.
Son sicuro comunque che vincerà la migliore, quella che insomma riuscirà a sbagliare meno alla fine dei giochi».