«Vietato commettere altri passi falsi»
Rammarico in casa Robur Sennori, Cossu: «Domenica meritavamo di più»
Quella di domenica è stata probabilmente un'occasione persa per la Robur Sennori: la squadra allenata da mister Pino Cossu si è dovuta infatti accontentare di un punto, ottenuto nella sfida esterna contro il Florinas, e non ha potuto così approfittare in pieno del secondo passo falso consecutivo commesso dall'Atletico Uri.
Il tecnico comunque è sicuro che nelle prossime otto giornate di campionato può succedere ancora di tutto: la lotta per la promozione è ancora apertissima e si annuncia entusiasmante; sarà fondamentale però non commettere passi falsi, a partire dalla sfida casalinga contro l'Ossese, per non rischiare di essere definitivamente tagliati fuori dallo sprint finale.
Mister, siete reduci dal pareggio di 1 a 1 ottenuto contro il Florinas, che non vi ha permesso di sfruttare appieno il passo falso dell'Atletico Uri; come vede il famoso bicchiere?
«Il bicchiere lo vedo mezzo vuoto, a prescindere dal fatto che abbiamo incontrato una squadra molto tosta.
Avevo detto sin dall'inizio che sarebbe stato un campionato molto equilibrato; il Florinas, nonostante non sia nelle prime posizioni di classifica, è un avversario temibilissimo.
Secondo me domenica meritavamo comunque qualcosa in più, per quanto abbiamo fatto vedere in campo; abbiamo inoltre dovuto fare i conti con ben 4 assenze, che per una squadra come la nostra non sono poche; tutto sommato un punto ci può anche stare».
Secondo Lei quale è stata la difficoltà più grande che avete incontrato nell'ultima gara?
«Non abbiamo incontrato particolari difficoltà secondo me, l'unico mio rimpianto è non aver avuto, come ti dicevo prima, tutti gli elementi a disposizione.
Lottare per qualcosa di importante dovendo fronteggiare queste emergenze diventa complicato; gli equilibri sono determinanti, far giocare tre o quattro uomini fuori ruolo può condizionare tutta la squdra; l'improvvisazione può mettere in difficoltà l'atleta.
Noi siamo scesi in campo con la solita convinzione, abbiamo avuto l'occasione per chiudere la partita ma l'abbiamo sciupata e abbiamo subito poi il pareggio su palla inattiva.
La squadra ha dimostrato per l'ennesima volta, comunque, che nonostante la mancanza importantissima della nostra punta, che è fuori da ottobre, può giocarsela con tutti; secondo me niente è ancora compromesso, perchè il campionato si deciderà soltanto all'ultimo.
L'Uri sembrava potesse prendere il volo ma ha perso, negli ultimi due turni, contro Frassati, compagine molto valida, e Siligo, un'ottima squadra che merita molto di più rispetto alla posizione che occupa; noi siamo riusciti a vincere con loro ma sappiamo bene di che pasta sono fatti.
E' un campionato molto equilibrato, ci sono ancora moltissimi scontri diretti, noi fra le altre cose ospiteremo in casa sia la Pietraia che il Caniga.
Nel match di ritorno contro l'Atletico Uri secondo me meritavamo assolutamente la vittoria; loro hanno un'ottima intelaiatura ma nel calcio conta molto anche la fortuna; in questo momento stanno attraversando qualche difficoltà, così come è capitato alla stessa Pietraia; non so bene quali siano le cause, ma praticamente tutte le avversarie hanno approfittato del loro calo; non credo più che sia una squadra che possa fare il vuoto, sebbene sia stata costruita per vincere.
Tutte le compagini che vanno dalla prima in classifica sino alla sesta potranno competere per la vittoria finale del campionato; c'è da considerare poi che incontrare una squadra di bassa classifica è, spesso, più difficile che incontrare una squadra di pari rango, e quanto successo domenica lo conferma».
Che risposte si aspetta dalla sua squadra a partire dalla prossima sfida contro l'Ossese?
«Ti dico subito che domenica avremo quattro squalificati, e non sono sicuramente pochi; i ragazzi però scendono in campo sempre con grande voglia e grande entusiasmo, sono sicuro che le cosiddette secondo linee sapranno dare il massimo; tutti hanno le loro ambizioni, ma per tagliare il traguardo servono ovviamente i risultati.
Noi stiamo cercando di fare di tutto per continuare il nostro inseguimento alla promozione; domenica affronteremo una squadra di tutto rispetto, molto organizzata, che già all'andata mi aveva fatto un'ottima impressione, sarà una partita difficilissima».
Vi sentite pronti, anche a livello psicologico, per lanciarvi in questo entusiasmante sprint finale?
«Il fattore psicologico è molto importante: a otto partite dalla fine chi sbaglia corre il rischio di allontanarsi definitivamente dal treno di testa, di venire in un certo senso tagliato fuori.
Dovremo affrontare con la giusta testa tutte le partite da qui alla fine, cercando di non commettere passi falsi, perchè non ci sarà tempo per recuperare.
Molto si deciderà negli scontri diretti; questo campionato è diverso da quello dell'anno scorso, dove la Gymnasium aveva preso il largo; basta considerare che le squadre di vertice hanno incassato 4, 5, 6 sconfitte; è un torneo molto difficile, l'aspetto caratteriale e mentale potrà fare davvero la differenza, in questo senso sono molto fiducioso.
La Robur non ha la possibilità di fare grossi investimenti sul mercato, dobbiamo puntare sulla compattezza del gruppo, sull'entusiasmo e sulla voglia di divertirci, anche se mi auguro che Sennori ritorni ad essere un palcoscenico importante per il calcio, così come lo è stato in passato; le difficoltà ci sono ma a volte per fare bene non sono necessari i soldi: bastano la fame di vittorie e la grinta».
Sino a questo momento non siete riusciti a ottenere più di tre vittorie consecutivamente: vi manca un pizzico di continuità in più per diventare finalmente grandi?
«Esattamente, ci manca proprio la continuità di vittorie; la gara contro il Florinas poteva essere proprio la svolta in questo senso ma non ci siamo riusciti.
Io ripeto soltanto che comunque il campionato è tutto da giocare; per avere più continuità dobbiamo soltanto credere di più nei nostri mezzi, perchè la rosa attuale ha tutte le carte in regola per disputare un campionato di categoria superiore».