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Seconda categoria
«Le nostre armi? Entusiasmo e determinazione»

Robur Sennori a gonfie vele verso il big-match di Alghero, mister Cossu:«Rispettiamo gli avversari, ma non temiamo nessuno»

Tre vittorie di fila, per un totale di nove punti, hanno proiettato la Robur Sennori nei piani alti della classifica, ad un punto soltanto dalla capolista Pietraia Alghero.
Il fatto che domenica ci sia in programma proprio il big match tra la compagine di Sennori e quella algherese rende ancora più interessante il cammino dei ragazzi allenati da mister Pino Cossu; per il tecnico, però, la classifica attuale è ancora troppo relativa per potersi sbilanciare in valutazioni che dopo nove giornate di campionato risulterebbero quantomeno azzardate.

 

Dopo tre vittorie assolutamente convincenti, ottenute in sette giorni, la domanda che viene quasi spontanea è: come si sta nei piani alti della classifica?
«E' ancora tutta da giocare, siamo all'inizio del campionato e questi discorsi al momento non hanno molto senso, secondo me.
Sappiamo quanto è importante e soprattutto difficile stare in alto; siamo consapevoli di avere dei buoni mezzi però mancano troppe partite alla fine.
Domenica ci aspetta una partita decisamente importante contro la Pietraia; superato questo ostacolo possiamo fare valutazioni più lucide.
Non abbiamo l'assillo di vincere a tutti i costi: il nostro obbiettivo è quello di migliorare il buon campionato disputato l'anno scorso; l'organico è rimasto praticamente invariato, quindi ci auguriamo di crescere ulteriormente e toglierci qualche bella soddisfazione; l'anno scorso abbiamo sfiorato i play-off, vediamo se si riesce a fare meglio, ma è presto per parlare.
Tre vittorie in una settimana sono comunque importanti: viaggiamo con entusiasmo ma sempre con i piedi per terra, pensando ad una domenica alla volta.
Non abbiamo pressioni di nessun tipo, non ci sono soldi di mezzo, viviamo questa avventura come un gruppo di amici.
Sin dall'inizio, con la società, abbiamo preso questo impegno con l'unico obbiettivo di divertirci.
Sennori ci ha sempre fornito dei giocatori molto interessanti, e questo non può che agevolare il mio compito; per me si tratta del secondo anno su questa panchina, il discorso che ho impostato con la società è su base triennale; vediamo se riusciamo a vincere il campionato entro questo lasso di tempo, ma se anche non ci dovessimo riuscire non cambierebbe niente per il sottoscritto.
Io sono al secondo anno su una panchina di Seconda Categoria, prima mi occupavo di 'insegnare' calcio nei settori giovanili, per me si tratta di una bellissima esperienza».

 

Avete avuto una partenza non proprio brillantissima, dove avete racimolato un punto nelle prime due partite.
Si sarebbe potuto fare meglio, secondo Lei?

«Diciamo che in quelle due circostanze non abbiamo raccolto i punti che forse avremmo meritato: alla prima giornata, ad esempio, ci siamo fatti male da soli, regalando all'avversario un autogol con la partita sull'1 a 0 per noi, partita che peraltro avremmo potuto chiudere in almeno 2-3 occasioni.
Il calcio però è fatto di episodi, bisogna mettere in conto anche queste cose; siamo riusciti a recuperare e c'è tempo per continuare a farlo.
Al momento abbiamo un punto di svantaggio nei confronti della Pietraia: loro sono sempre stati, già dall'anno scorso, una squadra ben attrezzata che punta a vincere il campionato; al contrario mi sarei aspettato in una posizione diversa di classifica la Frassati, una squadra ben costruita che sino a questo momento non è ancora riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale».

 

Mister Cossu, domenica affrontate la capolista Pietraia Alghero in quella che può essere, in un certo senso, la partita della svolta.
C'è qualcosa che teme di loro?

«Sono una squadra molto quadrata, che in casa esprime un buon calcio; sono molto determinati, proprio come lo siamo noi, ma non temiamo nessuno; rispettiamo tutti gli avversari, come è giusto che sia, ma mi preoccupa più la mia squadra sinceramente: a volte riusciamo a fare delle giocate che si vedono raramente in questa categoria, altre volte invece non riusciamo a scendere in campo con la giusta determinazione; l'aspetto mentale è fondamentale, la tecnica da sola non basta.
Andiamo da loro per vincere, con grande rispetto ma con nessun timore reverenziale.
E' una categoria molto difficile, anche per atleti un po' più esperti e bravi rispetto alla media: dobbiamo essere pronti e reattivi, carichi sotto il profilo dell'agonismo e della grinta.
E' un calcio particolare: facendo due allenamenti alla settimana si riesce a curare il minimo indispensabile, quello che più conta è come si affronta la partita.
Per il resto sono assolutamente convinto che ce la possiamo giocare con tutti; ho una squadra di buon livello che può tranquillamente puntare alle prime tre posizioni, assieme a Caniga e Pietraia.
A differenza dello scorso campionato, dove la Gymnasium era nettamente superiore a tutte le avversarie ed ha di conseguenza vinto il torneo, quest'anno c'è maggiore equilibrio.
L'Uri potrebbe essere un po' l'incognita, in questo senso: con Antonello Satta in panchina, che reputo un tecnico molto valido, alla distanza può giocarsela per i primi posti».

 

C'è qualcosa che la sta convincendo in maniera particolare della sua squadra, alla luce soprattutto degli ottimi risultati maturati nelle ultime partite?
«Stiamo crescendo molto dal punto di vista mentale e psicologico, sotto il piano delle motivazioni e dell'entusiasmo.
Sto lavorando molto in questo senso, già dallo scorso anno: i ragazzi stanno incominciando a capire quanto è importante scendere in campo con il giusto atteggiamento; con la testa si può fare tanto e si riesce a colmare gli eventuali limiti.
Mentalità, entusiasmo e determinazione: queste sono le nostre tre armi migliori; le doti tecniche dei singoli sono importantissime, ma occupano un secondo piano».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
9 Andata
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Girone G