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Sa Terza, Canu non fa drammi: «Dispiace perdere così, ma il calcio è anche questo»
«Contro il Bultei ci è mancata la tranquillità»

Sa Terza, Canu non fa drammi: «Dispiace perdere così, ma il calcio è anche questo»

Perdere non è mai facile, soprattutto se la sconfitta arriva all'ultimo secondo, ai calci di rigore, dopo una stagione tutto sommato positiva: è quanto capitato a Sa Terza Bitti, che si è dovuta arrendere al Bultei e ha così detto arrivederci alla Seconda Categoria, conquistata a fatica soltanto un anno fa.
I ragazzi guidati da mister Pietro Canu si sono resi protagonisti di un girone di ritorno strepitoso, in cui sono arrivati 23 punti, soltanto dodici in meno della schiacciasassi Buddusò e otto del Burgos secondo in classifica; punti che non sono però bastati ad evitare i play-out, risultati poi fatali.

«La delusione è ormai smaltita -ammette Canu -, considerando che sono passate più di due settimane; è ovvio che per come sono andate le cose un po' di amaro in bocca rimane: negli ultimi tre mesi di campionato abbiamo fatto un grande recupero, poi ci è crollato il mondo addosso, sportivamente parlando, il giorno dello spareggio play-out».

 

Il tecnico analizza la gara con il Bultei, in cui forse è mancata proprio la tranquillità necessaria per potersi esprimere al meglio, oltre ad un pizzico di fortuna che nel calcio è fondamentale per raggiungere le vittorie.
«C'era un po di tensione all'inizio, però ne noi e ne il Bultei, soprattutto per come abbiamo giocato questo finale di campionato, meritavamo assolutamente la retrocessione.
Quella dei calci di rigore è una lotteria; nei tempi regolamentari abbiamo preso un palo interno, oltre ad una traversa all'ultimo minuto del tempo supplementare, quindi è chiaro che l'amaro in bocca ti rimane, ma il calcio è questo, non si può tornare indietro.
Se c'era una squadra che doveva vincere forse eravamo noi: dopo dieci minuti siamo passati in svantaggio con un rigore regolare ma assolutamente regalato da parte nostra, per un intervento maldestro di un difensore, in quella circostanza si è vista tutta l'ansia della partita; forse meritavamo di più, però siamo arrivati anche troppo carichi a questa partita, un po più di tranquillità avrebbe resole cose più semplici, probabilmente.
Il Bultei, comunque, è una bella squadra e non meritava di retrocedere.
Il girone di andata lo abbiamo regalato, nel secondo abbiamo ottenuto gli stessi punti delle big del torneo, ma non è bastato.
Siamo riusciti ad accettare la sconfitta, penso sia l'atteggiamento più giusto, anche perchè il calcio è anche questo».

 

Nella sfida salvezza sono risultati decisivi gli errori dal dischetto dei giocatori più rappresentativi de Sa Terza.
«Ha sbagliato Alessando Delogu, che è il leader assoluto di questa squadra, ha fatto 22 gol in 18 partite, non aveva fino a oggi mai sbagliato un rigore, tra l'altro anche quel tiro si è stampato sul palo interno; è la fotografia, in fatto di sfortuna, di tutta la nostra stagione.
Poi ha sbagliato Picconi, che è rimasto in campo nonostante fosse stirato, ma voleva battere il rigore, e poi Piergiorgio Giovanetti, un altro leader di questa squadra, che lo scorso anno ha fatto gol contro la Masullese nello spareggio con la Bittese per la Promozione, quest'anno invece è andata così. L'unico che ha fatto centro è Bandinu, il capitano della vecchia Bittese, che ha 47 anni».

 

Per Canu non si è trattata di una stagione facile, ma il gruppo ha evidenziato ottimi segnali, soprattutto sul piano della personalità e della determinazione.
«La squadra è partita con il freno a mano tirato: ci hanno ripescato a sette giorni dall'inizio del campionato, quindi la preparazione è stata un po' affrettata e qualche giocatore aveva bisogno di allenarsi un po' meglio, infatti poi abbiamo avuto una serie di infortuni che ne hanno causato le assenze, in alcuni casi anche pesanti. La squadra era costruita per salvarsi, ma per come si sono messe le cose durante la stagione, se avessimo raggiunto la salvezza sarebbe stata un impresa.
Abbiamo compiuto un piccolo miracolo a staccare in classifica il Cossoine e ad agganciare Bultei e Torpè.
Noi siamo retrocessi ai calci di rigore in un play-out giocato in casa, ma all'ultima partita, ti parlo della trentesima giornata, a 5 minuti dalla fine noi eravamo salvi, poi un gol del Benetutti a Cuglieri ha determinato questa situazione e ha fatto si che noi dovessimo fare lo spareggio, siamo quasi retrocessi due volte.
Però mi ha fatto piacere che anche il Bultei pensasse che non meritassimo la retrocessione.
Non ci sono stati disordini o episodi spiacevoli di nessun tipo, considerando l'altissima posta in palio: dal punto di vista sportivo possiamo insegnare molto ad altre società più blasonate, mi permetto di dirlo; non abbiamo commesso un intervento cattivo e sono contento, perché i ragazzi hanno messo in mostra un grande spirito sportivo, che per me è la cosa più importante, e sono molto fiero di loro.
Nella mia carriera –
continua il tecnico - sono partito della Seconda Categoria vincendo anche dei campionati in Promozione e arrivando fino all'Eccellenza, quindi conoscevo le difficoltà che avrei potuto incontrare, ma non immaginavo potessero essere così tante.
C'erano delle squadre veramente di livello superiore, una su tutte il Buddusò, niente da togliere allo stesso Burgos, al Silanus, al Pozzomaggiore, all' Ilbono, erano tutte squadre molto attrezzate per questo campionato.
Per quanto ci riguarda, con l'arrivo di Salis nel girone di ritorno, con il recupero di Farina e di Delogu, eravamo al livello delle big, come confermano i tanti punti fatti nelle ultime 15 partite, ne bastavano la metà in quello di andata per ottenere una salvezza tranquilla.
Abbiamo battuto il Silanus, abbiamo pareggiato a Bono, con il Buddusò ce la siamo giocata fino all'80', abbiamo battuto il Pozzomaggiore in casa; ci siamo giocati tutte le partite a prescindere dall'avversario, sicuramente nessuno ci ha regalato niente, come è giusto che sia».

 

La società intanto, si sta già organizzando per allestire un organico competitivo, che possa puntare, sin da subito, a salire nuovamente in Seconda Categoria. E' notizia delle ultime ore, l'arrivo del forte difensore Pintus, che lascia la Lulese dopo due stagioni per sposare la causa dei Bittesi.
Il tecnico però, lascia ancora tutti con il fiato sospeso.

«Ho parlato già con la dirigenza, mi hanno detto che loro hanno intenzione di ripartire dalla Terza, fare una squadra per vincere il campionato e ritornare, magari con un po più di tranquillità e serenità a disputare il campionato di Seconda, con lo spirito giusto sin dall'inizio, consapevoli delle problematiche legate alla categoria.
Mi piacerebbe rimanere con loro, anche se non nascondo che c'è già stato qualche contatto con qualche altra società, ma è chiaro che, prima di valutare e prendere una decisione, ho intenzione di riposare: non ho le forze per pianificare una stagione, in questo momento; non posso dire si ne a Bitti ne ad altre squadre del circondario, perchè direi una bugia».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
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2012/2013
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Girone F