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Ranieri: «Non regaleremo niente a nessuno»

San Giorgio Perfugas, la mina vagante del girone

Con quattro punti racimolati nelle ultime due domeniche il San Giorgio Perfugas sale a quota 21 punti in classifica e fa un ulteriore passo in avanti verso la salvezza matematica, traguardo minimo da raggiungere per la stagione in corso.
La squadra allenata da Luca Ranieri quest'anno ha avuto molti più problemi rispetto a quanto preventivato ad inizio stagione; una serie troppo lunga di infortuni e coincidenze negative ha compromesso irrimediabilmente il cammino della compagine del Presidente Ragnedda, partita con l'intento di disputare un campionato importante ma che si è trovata, con il passare delle giornate, impantanata nelle zone basse della classifica.
Il potenziale della squadra non è assolutamente in discussione, anzi, il tecnico è pronto a scommettere che con tutti gli effettivi della rosa finalmente a disposizione sono ancora tante le soddisfazioni che i suoi ragazzi si possono togliere, come accaduto appunto domenica scorsa, nel pareggio interno ottenuto contro la Mediterranea Calcio, terza forza del campionato, scivolata a sei lunghezze dalla capolista Berchidda.
Il San Giorgio veste dunque i panni, in queste ultime undici giornate di campionato, di arbitro del campionato: dopo aver fermato i ragazzi terribili allenati da Luca Caocci, infatti, Ranieri e soci sono attesi dai confronti con Brunellese, in programma nel prossimo turno, Berchidda, in programma il 24 febbraio e soprattutto con Golfo Aranci, nell'ultima giornata.

 

Luca, domenica avete strappato un punto dalla sfida casalinga contro la Mediterranea, che ha perso così contatto dalla capolista, schizzata a +6. Che partita è stata?
«E' un buon pareggio ma credo che ci stia stretto, perchè se c'era una squadra che doveva vincere domenica era il San Giorgio Perfugas.
A me non piace recriminare ma ci hanno negato un rigore clamoroso a cinque minuti dalla fine, per un fallo su Buiaroni, ma sono cose che ci stanno.
Penso sia più importante sottolineare la buona prestazione dei ragazzi e la convinzione che tutta la squadra ci ha messo nell'affrontare questo impegno; nelle ultime settimane stiamo crescendo molto da questo punto di vista e son felice perchè ci stiamo un po' ritrovando, in questo senso.
Stiamo anche recuperando qualche giocatore che è stato costretto a stare fermo a causa di infortuni vari, è stata un po' un'annata particolare per noi».

 

A proposito delle recriminazioni nei confronti degli arbitri, alcune settimane fa il Presidente Ragnedda ha reso pubblico, attraverso un comunicato ufficiale, tutto il suo disappunto per una classe arbitrale non sempre all'altezza delle aspettative; mi sembra di capire che sia un problema che si è verificato nuovamente.
«A me sinceramente non piace soffermarmi troppo sull'operato degli arbitri.
La cosa di cui ci siamo lamentati, in particolare nel comunicato a cui ti riferisci, è stata la presunzione e l'atteggiamento di qualche arbitro, non di tutti ovviamente.
Io parto dal presupposto che nel calcio gli arbitri hanno tutto il diritto di sbagliare, come succede ai calciatori o agli allenatori; però qualcuno ha un atteggiamento un po' troppo dittatoriale, se mi passi il termine; a mio avviso con questi comportamenti non si va da nessuna parte. Non stiamo discutendo sul singolo episodio o sul singolo errore, ci mancherebbe altro; è più una questione di buon senso».

 

Dando una lettura veloce ai numeri collezionati sino a questo momento dal San Giorgio, salta all'occhio una grande discontinuità da parte vostra; che idea ti sei fatto in proposito?
«Non voglio cercare scuse a tutti i costi, perchè in sostanza credo che ognuno si meriti i punti che effettivamente ha in classifica, però a noi è capitato di giocare partite, ad esempio come contro il Berchidda, senza tredici giocatori, ed è stata una situazione che si è trascinata per circa due mesi e mezzo.
Con tutte queste assenze è difficile per una squadra come la nostra raggiungere dei risultati; credo che molti dei nostri problemi siano dipesi da questo, anche se ci abbiamo comunque messo del nostro, perdendo delle partite contro formazioni che erano assolutamente alla nostra portata.
Il nostro campionato è stato costellato da una moltitudine di problemi, ma molto probabilmente abbiamo raccolto quello che meritavamo».

 

Ti aspettavi un campionato così difficile?
«Naturalmente noi avevamo ambizioni completamente diverse; allo stesso tempo, bisogna ammetterlo, il nostro non è per niente un campionato facile, ci sono cinque o sei squadre che hanno degli ottimi organici e si stanno esprimendo molto bene; secondo me alcune formazioni non sfigurerebbero in un campionato come quello di Prima Categoria: penso ad esempio al Golfo Aranci, al Berchidda, al Monte Alma, alla Brunellese; hanno tutti individualità che potrebbero fare la differenza anche in categorie superiori».

 

La tua squadra si sta esprimendo al massimo o c'è qualche rammarico particolare? Magari avreste potuto dare qualcosa in più sotto il punto di vista, ad esempio, della determinazione e della cattiveria agonistica?
«In queste due giornate forse ci stiamo esprimendo al massimo delle nostre potenzialità, in passato probabilmente ci è mancato qualcosa.
Mi dispiace perchè l'ambiente di Perfugas è ottimo, tutti ti permettono di lavorare al meglio, a partire dal Presidente Ragnedda, che è una persona seria, fino ad arrivare a tutti i dirigenti e ai tifosi; meriterebbero molto di più rispetto a quanto siamo riusciti a dare sino ad ora.
Noi ci abbiamo messo comunque il massimo dell'impegno e speriamo, da qui alla fine, di poterci togliere qualche soddisfazione».

 

Com'è il morale dei tuoi ragazzi al momento?
«I risultati delle ultime giornate ci hanno aiutato a risollevare un po' lo spirito generale della squadra; a livello atletico stiamo piuttosto bene: i ragazzi corrono e giocano con grande intensità, ma da questo punto di vista non abbiamo mai avuto grossi problemi nel corso della stagione.
Non dimentichiamo che quest'anno hanno trovato spazio tanti calciatori giovanissimi, classe '95 e '96; uno dei nostri titolari fissi è un ragazzo classe '97, davvero veramente bravo, di cui si sentirà parlare in futuro; probabilmente si paga un po' sotto il piano dell'esperienza, è inevitabile».

 

C'è una squadra che ti ha impressionato particolarmente?
«Ti dico la verità, la squadra che mi ha più impressionato sino a questo momento è stata l'Andrea Doria; noi abbiamo giocato da loro, strappando un pareggio, ma è la formazione che mi ha colpito maggiormente.
Ovviamente Golfo Aranci e Berchidda hanno qualcosa in più rispetto a tutte le altre, come anche la Brunellese».

 

Quali sono i vostri obbiettivi al momento?
«Affronteremo questo finale di stagione con grande tranquillità, senza dimenticarci comunque che ancora dobbiamo raggiungere la salvezza matematica.
Mancano dieci partite e noi vogliamo giocarcele al massimo; secondo me possiamo dire la nostra contro chiunque, ciò che posso garantire è che il San Giorgio Perfugas non regalerà niente a nessuno, primo perchè la nostra classifica al momento non ce lo consente, e secondo perchè non fa parte della mia idea di calcio: non ho mai gettato le armi nemmeno da giocatore e non voglio che lo faccia la mia squadra.
Dobbiamo ottenere il massimo in queste dieci partite, anche e soprattutto per rispetto nei confronti della società».

 

Calendario alla mano, avrete un po' il ruolo, in un certo senso, di arbitri del campionato.
«Io spero soltanto di giocare le prossime partite ad armi pari con gli avversari e non come è successo all'andata contro il Berchidda, la nostra formazione era così rimaneggiata che son dovuto scendere in campo io, giusto per darti un'idea più precisa della situazione d'emergenza in cui ci siamo trovati; stiamo parlando di due grossissime squadre che vorranno sicuramente vincere per guadagnare il bottino pieno, se si dimostreranno più forti di noi faremo sicuramente i complimenti ai nostri avversari».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
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Girone H