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Serie D al via: Selargius e Olbia sognano di ripetere il cammino della Torres
Salvezza per Arzachena, Budoni, P.Torres, L.Dolce

Serie D al via: Selargius e Olbia sognano di ripetere il cammino della Torres

La serie D riapre i battenti. Dopo quasi quattro mesi torna il massimo campionato dilettantistico nazionale. La Sardegna sarà rappresentata ancora da sei compagini, grazie al ripescaggio di Budoni e Latte Dolce, tutte inserite nel girone G composto da squadre laziali. La novità è l'assenza di club campani rispetto alle ultime tre stagioni. La Gallura la fa da padrona con le tre esponenti Arzachena, Budoni e Olbia, poi c'è il Sassarese guidato dal Latte Dolce - che ha sostituito la promossa Torres - e il Porto Torres e, infine, il Cagliaritano che ha il solo Selargius a rappresentare la parte meridionale dell'Isola dopo la retrocessione del Progetto Sant'Elia. L'obiettivo per tutte è conservare la categoria con qualche licenza di sognare per Selargius e Olbia che lotteranno contro le favorite Lupa Roma, Terracina, San Cesareo e Fondi cercando di ripercorrere la strada fatta dalla Torres lo scorso anno. La prima giornata

SELARGIUS

È la squadra più ambiziosa delle sei sarde, quella che ha fatto un gran mercato mantenendo le eccellenze della passata stagione. Ha preso un centrocampista coi fiocchi come Danilo Bonacquisti, un bomber nato come Alessio Figos - entrambi dall'Arzachena - e un fantasista come Marcello Angheleddu (ex Torres) che da 4 anni ha una media di 7 reti in serie D. Ha ceduto Andrea Feola al Trapani in serie B ma sono rimasti i punti fermi come Pierluigi Porcu, Daniele Piselli, Giacomo Garau, Antonio Lai, Simone Farci, Marcello Mancosu e il bomber Andrea Sanna (18 gol la scorsa stagione). Ha scelto di giocare col portiere giovane, uno tra Federico Caddeo ('94 ex Masullese) e Alberto Rassu ('94 ex Sant'Elia e Primavera del Cagliari) confidando nella loro ulteriore crescita grazie al preparatore Michele Antinori, ex numero uno dei granata. Sono arrivati giovani di valore come Federico Melis ('93, un ritorno dopo il biennio ad Arzachena), Matteo Cabras ('95, dal Sant'Elia), Andrea Lai ('94 dal Sanluri), Sergio Deriu ('94 dal Samassi), Domenico Giordano ('95 dalla Lucchese) che si aggiungono a quelli del vivaio come Carlo Callai ('94), Mattia Corongiu ('94), Emanuele Piras ('96), Francesco Melis ('96), Daniele Pandori ('96). Le prime due uscite di Coppa Italia (contro Flaminia e Arzachena) hanno detto che la squadra del riconfermato tecnico Vincenzo Fadda di sicuro non si salverà passando dai playout, la speranza è quella che possa ripetere il campionato della Torres che, partita senza l'obbligo di vincere, cammin facendo ha costruito la propria convinzione di poter arrivare prima di altre corazzate del girone. Guarda la rosa della squadra

 

OLBIA

È una matricola che torna in un campionato nazionale dopo il fallimento del 2010 in Lega Pro e i tre anni di purgatorio in Eccellenza. Il blasone impone di fare una stagione di vertice, il mercato e il pre-campionato hanno mostrato una squadra che, con l'aggiunta di un bomber di razza (in arrivo), può inserirsi nella lotta alle prime posizioni. L'estate travagliata con il tira e molla coi diversi protagonisti della scalata alla serie D ha tolto un po' di entusiasmo alla piazza ma il club di Pino Scanu, incassato il supporto economico dal main sponsor Roustam Tariko, ha tirato dritto per la sua strada rimpiazzando i partenti Manis, La Rosa, Tedde, Piras e mister 100 gol Siazzu con acquisti importanti come il portiere Giuseppe Saraò ('88, ex Vibonese), i difensori Francesco Priolo ('81, ex Voghera) e Andrea Peana ('86, ex Alghero), il regista Luca Simeoni ('90, due presenze in A col Livorno), l'interno Daniele Molino ('87, vincitore del campionato di Seconda Divisione col Savona) e gli attaccanti Carlo Pintus ('93 ex Sant'Elia) e Romino Kozeli ('94, di rientro dal prestito col San Teodoro). Col riconfermato tecnico Mauro Giorico (due promozioni di fila con Torres e Olbia) sono rimasti i difensori Melino, Loddo ('95), Malesa ('93) e Varrucciu, i centrocampisti Di Gennaro, Masia, Pala e Capuano ('95), gli attaccanti Demiro Pozzebon e Alessandro Aloia ('96). Guarda la rosa della squadra

 

ARZACHENA

È l'anno zero per il club smeraldino che ha cambiato presidente - Menio Fiorini per Tonino Ragnedda - e rivoluzionata quasi interamente la rosa che vede tra i sopravvissuti il portiere Marzeddu, i difensori Rossi e D’Acqui e i centrocampisti Mirko Delrio e Sandro Scioni ('93, ora impegnato col lavoro), più i giovani Lorenzo Loi ('96), Matteo Spina ('96) e Marco Aiana ('96). Sono andati via i difensori Luigi Pinna, Michelangelo Palazzo, Claudio Corsini e Sergio Musumeci (i primi tre al Budoni), i centrocampisti Danilo Bonacquisti (il capitano è passato al Selargius), Vincenzo Manzo (Gaeta), Federico Melis (Selargius), Matteo Salvini (Terracina), Alessio Delrio (tornato al Porto Torres per fine prestito), gli attaccanti Roberto Cappai (contrattualizzato dal Catania e ora al Castel Rigone in Lega Pro) e Alessio Figos (Selargius). Tanto lavoro per il direttore sportivo Antonello Zucchi che, con un budget ridotto, ha fatto comunque un buon mercato prendendo il portiere Edoardo Cordella ('94), il difensore Andrea Fraghì (Città di Monterotondo), i centrocampisti Andrea Sola (Monterotondo Lupa ma è un ritorno dopo due stagioni e mezza) e Alessandro Visone (Aversa Normanna in Lega Pro), gli attaccanti: Axhi Hasa (un ritorno), Samuele Spano ('94 di rientro dopo una stagione con la Primavera del Pescara) e Mario Persichetti ('94). La missione-salvezza è stata affidata a Luigi Alvardi alla terza esperienza come allenatore degli smeraldini al bomber macedone Hasa l'ingrato compito di rimpiazzare i gol che l'anno scorso hanno garantito Cappai (15) e Figos (12). Guarda la rosa della squadra

 

PORTO TORRES

Taglio alle spese e ringiovanimento della rosa. Questa è stata la strada obbligata intrapresa dal presidente Enrico Piras che ha dovuto fare a meno di giocatori di grande esperienza come il portiere Tore Pinna (1975), il difensore Massimo Demartis (1974), il centrocampista Michele Fini (1974) e l'attaccante Mario Fadda (1976) ma anche di Alessandro Gadau (1981), Fabrizio Falchi (1985), Giuseppe Serao (1988) e Daniele Bianchi (1988) mantenendo i soli Alessandro Frau (1977) e Mario Niedda (1984) più gli ormai "grandi" Mattia Floris ('92) e Alessandro Manca (’92). La rivoluzione ha investito anche la panchina con Sebastiano Pinna sostituito da Roberto Sanna che torna in gioco dopo tre anni sabbatici. L'ex tecnico del Castelsardo dovrà salvarsi grazie agli arrivi in difesa di Gianluca Crò (Torres), Tullio Ledda (Fertilia) Alessandro Cossu (Codrongianos), a centrocampo di Andrea Catalano (Montichiari) e Andrea Mura (Selargius e portotorrese doc), e in attacco di Cristian Sias (San Teodoro). Rientrati alla base il portiere Enrico Galasso ('93, Porto Corallo) e Alessio Delrio ('94, Arzachena). Partito il giovane Pietro Ladu ('95 al Carpi) e arrivato Gabriele Bazzoni ('95, Latte Dolce), si attende la consacrazione di Alessandro Fracassi (’94), Stefano Demurtas (’94), Luca Mura (’94), Tony Gianni (’95), Michele Cossu (’95) e Davide Budroni (’95) utilizzati spesso da mister Pinna che ha portato i turritani ad intascare dalla della LND i 34mila euro per il primo posto in classifica del "progetto Giovani D valore".  Guarda la rosa della squadra

 

BUDONI

La cocente e inaspettata retrocessione (ai playout contro il Selargius) dopo la stagione del miracolo-playoff ha portato ad una inevitabile rivoluzione tecnica. Il ripescaggio ha reso meno amara l'estate biancoblù con un mercato che è decollato solo ad inizio agosto. In panchina, dopo l'alternarso di Bacciu e Lanza, è tornato Raffaele Cerbone, consacratosi come tecnico proprio nelle due stagioni alla guida dei galluresi dal 2009 al 2011. Del "vecchio" Budoni non c'è più traccia eccezion fatta per il solo Riccardo Gavioli e gli ex "giovani" classe 1992 come Marco Farris, Giovanni Secchi e Mattias Meloni. A rimpiazzare i vari Capello, Scugugia, Toscano, Matrundola, Sgambato, Sirigu, Vacca, Sassarini, Mesina, Pau e Borrotzu sono arrivati i difensori Luigi Pinna, Michelangelo Palazzo e Claudio Corsini dall’Arzachena, il centrocampista Alessandro Steri (ex Casale in Seconda Divisione) e l'attaccante argentino Gabriel Amione (un ritorno) più i giovani Luca Perozzi ('93, Civitanovese), Alessandro Ibba ('94, Samassi) e Manuele Giustarini (94, Gavorrano). Con gli altri validi ragazzi del vivaio Nicola Raimo (94), Matteo Vardeu (95), Lorenco Zela (95) e Salvatore Caggiu (96) l’obiettivo è conservare la categoria soffrendo il meno possibile. Un obiettivo che mister Cerbone vuole perseguire con qualche altro giocatore che potenzi attacco e centrocampo. Guarda la rosa della squadra

 

LATTE DOLCE

La favola dei sassaresi dimostra che un club di borgata, organizzato e gestito da persone serie, può con il lavoro, la dedizione e la voglia di emergere affacciarsi in un campionato nazionale. Tutto ruota attorno alla figura del tecnico Pierluigi Scotto, vero traino di un gruppo che non si è mai posto limiti scalando due categorie di fila attraverso un gioco corale e frizzante. Il mister dei biancoblù non si è mai fossilizzato su uno schema, ogni anno ha proposto qualcosa di nuovo e, per la prima stagione in serie D dopo 40 anni di storia, il Latte Dolce sfodera un inedito attacco a 4 punte: ai riconfermati Omar Delizos (capitano), Andrea Usai (capocannoniere in Eccellenza con 24 gol) e Andrea Mura (mancino d'oro) si è aggiunto il rientrante Fabrizio Falchi col suo bagaglio di serie D fatto a Porto Torres. Il gruppo è pressoché intatto e al portiere Umberto Canalis, ai difensori Giacomo Cocco, Ivan Delrio, Alessandro Nieddu, ai centrocampisti Luca Ruggiu, Alessio Derudas, Piergiuseppe Satta (93) e ai già citati attaccanti sono stati aggiunti il portiere Pierpaolo Garau ('83, in D con Calangianus e Tavolara), il difensore Simone Ravot ('96 ex Primavera del Cagliari) e il centrocampista Andrea Congiu ('93 ex Brescia) per una squadra formata tutta da sassaresi e che si affaccia alla Lega Nazionale Dilettanti senza timori e per niente sprovveduta con l'orgoglio di chi va avanti grazie ai gioielli di famiglia rappresentati dai vari Alessandro Gambella ('95), Andrea Chessa (95), Roberto Dore (95) e Alessandro Masala (96). Le vittorie in Coppa Italia contro Porto Torres e Budoni hanno mostrato una squadra che vuole ancora stupire, l'unica nota stonatissima di questo meraviglioso pre-campionato per il club del neo-presidente Roberto Fresu è il malore improvviso che di recente ha colpito il giovane Matteo Marras ('95) ora in lotta per la sopravvivenza quando si apprestava a fare il suo esordio stagionale. Guarda la rosa della squadra

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
Girone G