Pro per tanti anni ultimi 5 a Tempio e Calangianus
Un Rubino dal grande valore, ora va ad impreziosire il Tissi-Li Punti
Pietro Rubino riparte dal Li Punti, club della frazione sassarese iscritto al campionato di Prima categoria col nome Calcio Tissi. Il forte centrocampista classe 1976 ha firmato sabato ed è sceso subito in campo nella trasferta di Buddusò vinta dalla sua nuova squadra per 4-1. Fino allo scorso anno Rubino militava in Eccellenza nel Tempio, scendere di due categorie è stata un'esigenza per seguire meglio l'attività lavorativa a Sassari e continuare a indossare le scarpette per un giocatore che continua ad avere, a 38 anni, grande passione e professionalità. Accompagnato da un'immancabile tecnica cristallina, il centrocampista sassarese ha sviluppato una brillante carriera fuori dalla Sardegna stando nei professionisti per oltre dieci anni.
La carriera. Nel 1993/94 affronta il campionato di serie D con il Santa Teresa e nella gara di Castelsardo, al girone di ritorno, ha il piacere di giocare contro il fratello Gianni, un anno più giovane, sempre centrocampista ma più incontrista che palleggiatore. L'anno successivo lascia l'Isola e, insieme con il fratello, approda al Saint Vincent, sempre in serie D ma che non fa più parte del girone delle sarde. Col club valdostano, che prenderà il nome di Châtillon, gioca titolare anche nel 1995/96 segnando 8 reti e guadagnandosi una convocazione nella Nazionale di serie D ma, soprattutto, un contratto nei professionisti al Trapani in serie C1 (29 gare e 2 reti). Cambia maglia ma non categoria e, nelle due stagioni successive, è alla Nocerina: nella prima si salva vincendo i playout contro il Sora e perdendo la finale di Coppa Italia di Serie C contro il Como, nella seconda perde ai supplementari la finale playoff contro la Ternana. Nel 1999/00 passa al Messina e torna in serie C2 ma almeno ha la soddisfazione di vincere il campionato, l'anno dopo gli spazi si restringono e perde l'occasione di salire in serie B perché ad ottobre passa alla Carrarese nell'altro girone della C1. Con gli azzurri gioca per tre anni per conservare la categoria: nella prima si salva ai playout contro il Brescello ma si infortuna gravemente al ginocchio destro, nella seconda perde i playout contro l'Arezzo ma i toscani vengono ripescati, nella terza perde ancora i playout con un doppio pareggio contro il Varese. Nel 2003/04 passa all'Aglianese all'epoca allenata da Massimiliano Allegri. L'anno dopo fa la preparazione con i disoccupati a Coverciano, a ottobre decide di tornare dopo dieci anni in Sardegna e in serie D all'Alghero (lo volevano anche Tempio e Villacidrese) guidato da Luigi Alvardi. Nel gennaio del 2005, però, riapproda nei professionisti con la Biellese in serie C2. Dopo un campionato e mezzo coi piemontesi passa alla Nuorese ancora in C2 (2006/07). Poi di nuovo in serie D col Castelsardo ma dal gennaio 2008, invece la stagione successiva passa alla Massese in serie D mentre dal 2009/10 torna definitivamente in Sardegna. Gioca ad ottimi livelli nel Calangianus per tre stagioni e mezzo, nel dicembre 2012 passa al Tempio e ci rimane fino all'aprile scorso coi galletti che vengono retrocessi in Promozione. Da pochi giorni è nel Tissi-Li Punti per mettere a disposizione anche in Prima categoria esperienza e professionalità.