Tre gol a testa e sempre su calcio d'angolo
Usai e Del Nero, i difensori-goleador di Nuorese e Porto Corallo
Una squadra che punta a vincere il campionato di Eccellenza ha sempre un bomber da podio. Lo dice la storia passata e recente del massimo campionato regionale di calcio. Il Sanluri di Enzo Zottoli nel 2008/09 si impose con Gigi Marras capocannoniere (25 gol), il Progetto Sant'Elia di Massimiliano Pani vinse con Christian Ibba re dei bomber (23 gol), la Torres e l'Olbia di Mauro Giorico hanno primeggiato negli ultimi due anni con una coppia d'attaccanti che hanno toccato o si sono avvicinati ai 20 gol come Andrea Sanna (19) e Fabrizio Falchi (17) per i sassaresi e Gianluca Siazzu (22) e Demiro Pozzebon (18) per i galluresi. In questa stagione la regola non si conferma, almeno per ora. Se è vero che la lotta al primo posto si restringerà a Nuorese e Porto Corallo - attualmente al primo e secondo posto in classifica - è altrettanto vero che entrambe non hanno espresso ancora un bomber di razza. Anzi, i rispettivi cannonieri delle squadre di Bernardo Mereu e Virgilio Perra risultano essere addirittura due difensori: Antonio Usai e Manuele Del Nero, già a quota 3 in appena 9 giornate. Il pezzo forte per tutt'e due è il colpo di testa sempre su schema da calcio d'angolo.
Antonio Usai, classe 1993, cresciuto nelle giovanili del Cagliari e l'anno scorso uno dei migliori giovani in serie D con la maglia del Progetto Sant'Elia, è stato decisivo all'esordio in campionato contro il Tempio quando ha pareggiato il gol di Lorico prima Di Angelo firmò quello decisivo. A Muravera aprì le marcature, poi ci pensarono Nnamani ed Emanuele Alessandrì a puntellare la vittoria. Domenica scorsa a Calangianus ha deciso il match a 11' dal termine. Nato a Boglingen in Germania ma sardo doc, Usai non è il classico corazziere d'area di rigore come il suo compagno di reparto Nnamani ma assomiglia più a un giocatore come Fabio Cannavaro: tempismo, anticipo e grande elevazione, una molla quando salta di testa.
Manuele Del Nero, classe 1984, ha già alle spalle una discreta carriera nei professionisti avendo vestito le maglie di Spezia e Livorno (C1), Garfagnana e, per quattro stagioni, Carrarese (C2). Gli ultimi due anni col Chiavari in serie D ha fatto vedere le sue qualità anche in area avversaria. È il fratello di Simone, ex Brescia e Lazio, per lui è la prima volta in Sardegna e in Eccellenza. In coppia con Vignati è uno spauracchio per gli avversari, specie dopo che ha messo in fila i tre gol nelle gare contro Alghero, Muravera e Samassi, risultando decisivo nelle prime due sfide vinte proprio di misura coi catalani e nel derby sarrabese mentre coi mediocampidanesi aveva sbloccato la gara prima della rimonta-sorpasso degli avversari in quella che rimane finora l'unica sconfitta in campionato dei gialloneri. Non velocissimo ma ha senso della posizione, personalità ed affidabilità.
Alessandrì e Arcamone - Non è che barbaricini e sarrabesi non dispongano di punte di valore in rosa ma, per svariate ragioni, devono spesso attingere dalla retroguardia per vincere le gare. La Nuorese aveva pescato dalla Campania il suo bomber principe, quel Luca Balzano che arrivava nell'Isola accompagnato da un curriculum notevole fatto di oltre 100 gol negli ultimi 4 campionati giocati tra Promozione ed Eccellenza campana. Il 29enne di Torre Annunziata era partito bene in Coppa Italia segnando una doppietta in casa del Taloro ma in campionato non si è mai sbloccato fino a quando l'ex Virtus Scafatese si è separato dai verdazzurri dopo sole 4 giornate. Troppo poco è durata l'avventura per dire che sia stato un acquisto sbagliato. Mister Mereu ha dato così spazio ad Emanuele Alessandrì e il gigante di Galatina classe 1975 ha segnato 3 gol. Ora ci si aspetta tanto da Gonzalo Rodriguez, l'argentino che ha già fatto gol in Coppa e campionato dopo aver ottenuto il transfer e si spera nel via libera anche per il brasiliano Wilson, altro attaccante di valore. Il Porto Corallo, invece, si è affidato a Luis Arcamone, argentino classe 1979, in Italia dal 2003 vestendo le maglie di Isernia, Celano, Trapani e Pescina, che ha trascinato dall'Eccellenza fino alla Prima Divisione a suon di gol, così come fece nelle due stagioni al Teramo e l'anno scorso in serie D con la Turris. L'ex Argentinos Juniors è arrivato alla vigilia del campionato lasciando il Nardò e la serie D, ha avuto delle difficoltà iniziali che ha superato come dimostra la doppietta di Calangianus e il gol-vittoria col Sanluri. Domenica a San Teodoro era in panchina ma presto stacchera il compagno Del Nero e avvicinerà la doppia cifra.