Su Planu: comincia la rincorsa alla vetta
Valluzzi: «Il girone di ritorno sarà più duro per tutti»
Chiudere il girone d'andata al secondo posto, alle spalle di un'ottima Decimo 07 è sicuramente un buonissimo risultato, come conferma peraltro lo stesso Valluzzi: il Su Planu ha dimostrato, giornata dopo giornata, di essere una delle squadre più forti del torneo e si è alternata costantemente, in vetta alla classifica, proprio con la compagine guidata da Bartoli, dando vita ad un'entusiasmante duello che continuerà presumibilmente sino all'ultima giornata.
Gli unici nei di un cammino praticamente perfetto, sono rappresentati dalla sconfitta subita in casa nello scontro diretto contro i decimesi e da qualche punto di troppo lasciato per strada: nel girone di ritorno, anche grazie al contributo, fra gli altri, di Granitzio e Floris, il Su Planu è chiamato ad una prova di maturità e di personalità che possa poi concludersi con il salto di categoria, vero grande obbiettivo della società per questa stagione.
Mister Valluzzi, dopo 15, entusiasmanti giornate di campionato occupare il secondo posto, un punto dalla vetta.
«Mi posso ritenere soddisfatto, la classifica penso sia veritiera anche se probabilmente ci manca qualche punto, diciamoci la verità, considerando come sono andati a finire sia lo scontro diretto con la Decimo 07 e sia la partita con il Senorbì, ma comunque sia la classifica è giusta.
Sono soddisfatto anche se c'è qualcosina ancora in cui possiamo migliorare».
Nello specifico, dove pensa si possa far meglio?
«In questa sessione invernale di mercato abbiamo preso un difensore centrale e un esterno basso, due pedine che sino a questo momento mi sono mancate.
Con gli arrivi di Granitzio e Fabio Floris spero che la difesa acquisti maggiore sicurezza e più esperienza, il Su Planu è una squadra a trazione anteriore, giochiamo con due trequartisti che agiscono da mediani, rinforzare il pacchetto arretrato non può che dare più equilibrio e solidità.
Per tutto il girone d'andata ho dovuto adattare, nel ruolo di esterni, due centrocampisti come Zucca e Caramanica, che nella fase difensiva ovviamente avevano qualcosa in meno; in termini prettamente difensivi Floris mi da maggiori garanzie».
Il girone A è caratterizzato dall'alternanza costante, in vetta alla classifica, tra voi e la squadra allenata da Damiano Bartoli; si aspetta di vivere la medesima situazione nel girone di ritorno?
«Nel girone d'andata, è vero, le cose sono andate così, ma il girone di ritorno sarà molto più difficile per tutti.
Squadre come Pabillonis e Guspini, che si stanno rinforzando in questa sessione di mercato, così come lo stesso Iglesias, che ha un buon organico, potranno inserirsi nella lotta per il primo posto, che non penso sarà limitata a Su Planu e Decimo 07».
Sempre alla luce di quanto accaduto nel girone d'andata, pensa che conteranno di più gli scontri diretti o sarà determinante essere costanti?
«Rispondo in base all'esperienza maturata in questi anni da allenatore: i campionati non si vincono con gli scontri diretti, ma si vincono con le piccole squadre, con chi lotta per non retrocedere e con chi staziona a centro classifica e ha tutta la serenità di chi non ha nulla da perdere.
Quando si va a giocare a Siurgus, Barumini, Senorbì, si trova un clima decisamente caldo, soprattutto se le formazioni locali devono guadagnare punti salvezza a tutti i costi; se non affronti la gara con la giusta determinazione, la giusta concentrazione e la giusta grinta diventa difficile fare risultato, soprattutto nel girone di ritorno.
Gli scontri diretti non sono così fondamentali: a noi è capitato di perdere quello con la Decimo 07 eppure siamo ad un punto di ritardo da loro».
Domenica avete ottenuto un punto dalla difficile trasferta contro il Pabillonis; potevate fare di più o tutto sommato è andata bene così?
«Noi abbiamo fatto la nostra partita, probabilmente ai punti avremmo meritato la vittoria, anche se qualcuno la pensa diversamente.
Prima del rigore abbiamo avuto due nitide occasioni con Arippa che di fronte al portiere non è riuscito a segnare; negli ultimi 20 minuti abbiamo costruito almeno 3 o 4 palle gol che non siamo riusciti a concretizzare; loro hanno trovato un po' il jolly, con quel tiro in porta, peraltro l'unico, con cui hanno ottenuto il massimo.
Noi soffriamo molto il fatto di allenarci in un campo di terra battuta per poi giocare in un terreno sintetico; quando troviamo campi in erba, molto pesanti come il caso di domenica, troviamo qualche difficoltà.
Siamo comunque moderatamente soddisfatti di come si è concluso il girone d'andata».
Nel prossimo turno c'è in programma il big match contro il Guspini; all'andata si è concluso con un netto 5 a 2 per voi; secondo Lei cosa è cambiato da quella partita? Che gara si aspetta?
«Credo sia cambiato tutto, in primis perchè il Guspini si è rafforzato notevolmente con gli arrivi, tra gli altri, di Saruis e Uccheddu; poi c'è da considerare che ad inizio campionato le squadre non sono ancora al meglio e quei confronti, in termini di indicazioni, lasciano un po' il tempo che trovano.
Il 5 a 2 dell'andata può anche essere un po' bugiardo, visto che siamo riusciti a fare tre gol nei primi venti minuti e la partita si è messa subito nel binario giusto; il Guspini che affronteremo domenica ha diverse frecce in più al suo arco e sono convinto che sarà una bella partita».
Quanto sarà importante iniziare con una vittoria?
«E' importante, anche perchè, trattandosi di uno scontro diretto, se riuscissimo a vincerlo incrementeremo il vantaggio nei confronti di una concorrente pericolosa; è una vittoria che vale doppio, in un certo senso, è una sfida doppiamente importante».
Qual è l'errore secondo Lei che non dovete commettere?
«In queste partite ci si può e ci si deve accontentare anche di un pareggio, che è quello che abbiamo fatto contro il Pabillonis.
Con un pareggio si riesce a smuovere la classifica e soprattutto non si concedono punti agli avversari diretti; ad esempio se noi avessimo pareggiato il match con la Decimo 07 a quest'ora saremo stati 2 punti sopra; i campionati si vincono anche con i pareggi».