Il dg Parsani: «I nostri puniti col daspo»
Alghero, è polemica sulla presenza dei tifosi dell'Olbia
Alghero–Olbia, inedito testa-coda da classifica ma, in quanto derby, imprevedibile scontro fra motivazioni e campanili differenti, si prepara ad entrare nel vivo. L’Olbia fra addii, incertezze economiche e nuovi arrivi, sbarca ferita sulla Riviera del Corallo. Diffidare dalle apparenze è la regola, Corda è uno dei massimi sostenitori dell’adagio, ma anche sul fronte giallorosso i problemi non mancano. Di ieri l’addio per motivi personali del difensore Mauro Gilardi.
Il mercato ha portato in città Molino e Varriale, ma quest’ultimo assieme a Colman è stoppato dall’influenza, mentre Calistri e Correale sono ai box per infortunio. Facile far di conto: in una settimana sono ben cinque i difensori assenti o fortemente a rischio, e mettere in piedi una retroguardia all’altezza diventa un simil rebus. Risolvibile, qualora almeno Varriale riuscisse a recuperare, con l’inserimento di Peana e l’impiego di Sentinelli al centro, ma comunque complesso.
Intanto, in riferimento alla partita, e nello specifico alla presenza di sostenitori dell’Olbia sugli spalti, il direttore generale Mauro Parsani interviene per sottolineare un aspetto a suo avviso importante: «Tutti ricorderanno i fatti risalenti allo scorso mese di agosto quando, nella gara di Coppa Italia giocata al Mariotti, ci fu una bagarre tra ultras algheresi e olbiesi senza alcun contatto fisico fra i due gruppi. Una bravata, punita con il daspo ad alcuni nostri sostenitori. Nella successiva gara di campionato era stato negato l’accesso dei nostri tifosi allo stadio olbiese. Adesso invece i tifosi ospiti potranno entrare liberamente al Mariotti. Ovviamente non ho nulla contro i supporters dell’Olbia, però mi pare un'ingiustizia da parte degli organi preposti. Naturalmente mi auguro che si tratti di una festa sportiva in campo e sugli spalti».