«Il Presidente vuole rafforzare questa squadra»
Cappai regala la salvezza al Villasor: «Ci ho sempre creduto»
Il Villasor può festeggiare: domenica, nello spareggio play-out vinto contro l'Atletico Masainas, si è infatti conclusa la lunga e faticosissima rincorsa alla salvezza, un traguardo fortemente voluto in primis da mister Massimo Cappai, che ha trascinato il suo gruppo con grande carisma e personalità verso quella che alcuni mesi fa sembrava un'impresa disperata, se non addirittura un'utopia.
Con il passare del tempo, il tecnico ha saputo trovare la quadratura del cerchio e ha saputo ottenere il massimo da un gruppo che, domenica dopo domenica, ha aumentato la propria autostima ed è riuscito a crescere nel gioco e soprattutto nella personalità.
Domenica sono serviti i tempi supplementari, e tre gol di Scanu, per avere la meglio di un avversario ostico come l'Atletico Masainas, che si è arreso soltanto nel finale.
«La squadra era abbastanza contratta, non abbiamo giocato benissimo, soprattutto nella prima parte.
Il lavoro svolto quest'anno ha comunque dato i suoi frutti nelle partite finali: quella ottenuta nello spareggio è stata la quarta vittoria consecutiva, a conferma che la squadra stava comunque discretamente da un punto di vista atletico e mentale; nell'ultimo match siamo arrivati ai supplementari in condizioni fisiche ottimali, il Masainas è invece crollato e noi siamo riusciti ad avere la meglio.
Nell'arco dei novanta minuti però probabilmente abbiamo fatto qualcosina in più dei nostri avversari, anche se la paura di perdere ci ha pesantemente condizionato.
Siamo riusciti a conquistare questa salvezza, l'importante è questo, abbiamo disputato un grande girone di ritorno».
Cappai è riuscito a trasformare completamente una squadra che al suo arrivo evidenziava numerosi problemi, al di la della posizione in classifica.
«Quando ho preso la squadra ho trovato un gruppo che, a detta degli stessi ragazzi, non era sicuramente in buone condizioni fisiche; con Alessandro Grosso, il mio collaboratore, abbiamo lavorato immediatamente sulla condizione atletica e sulla velocità, lui è stato importantissimo, ci tengo a ringraziarlo pubblicamente.
Con il passare del tempo mi sono accorto che a questa squadra serviva qualche innesto, qualche elemento in più che ci permettesse di crescere e risultare quindi più competitivi; la società in questo senso mi ha lasciato carta bianca, mi sono impegnato in prima persona per trovare qualcuno che potesse darci una mano.
Ho coinvolto in questo progetto alcuni ragazzi che giocavano con me alla Gialeto a Serramanna; tra gli altri, è arrivato anche Valerio Scanu, giocatore di grande esperienza, che nelle ultime partite ha fatto la differenza, in particolar modo con la tripletta segnata nello spareggio play-out.
I ragazzi si sono compattati nei momenti difficili: un gruppo affiatato secondo me è un aspetto essenziale per fare bene; tutti si sono impegnati al massimo durante la settimana, i primi risultati positivi ci hanno incoraggiato e sia io che loro abbiamo iniziato a credere in questa piccola grande impresa, soprattutto considerando che alla seconda giornata di ritorno eravamo ultimi con 8 punti di ritardo rispetto alla zona play-out».
Il tecnico ha accettato una sfida impegnativa come quella di Villasor: viste le premesse, la soddisfazione non può che essere doppia.
«Conoscevo sia Mariano Zedda e sia Maurizio Frongia, con cui avevo avuto modo di giocare nel GS Serramanna; io ho iniziato la mia esperienza da allenatore proprio con i serramannesi, in Prima Categoria, anche se si è trattata di una piccolissima parentesi, comunque positiva, visto che in 8 partite abbiamo ottenuto 15 punti; sono quindi stato contattato da loro, che mi hanno chiesto se mi sentissi di dare una mano al Villasor.
Io l'anno scorso ho rimediato la frattura del perone, che mi ha tenuto lontano dal campo per moltissimo tempo; sinceramente avrei voluto continuare a giocare ma ho preferito fare di necessità virtù e tuffarmi in questa nuova avventura con tutta la mia passione, impegnandomi anima e corpo».
E' stata una stagione decisamente turbolenta, costellata da tanti momenti difficili e critici, in cui comunque, soprattutto nel finale, non sono mancati veri e propri spiragli di luce.
«Abbiamo affrontato un momento particolarmente difficile a fine girone d'andata: il Villasor aveva soltanto dieci punti ed era molto distaccato dalle altre squadre, qualcuno dei ragazzi pensava di non farcela, qualcuno di loro iniziava a non venire agli allenamenti; son tutte cose che capitano quando perdi l'entusiasmo e in un certo senso la fiducia, anche se io ci ho sempre creduto.
Il Presidente addirittura stava pensando di ritirare la squadra, in molti pensavano si trattasse di una situazione ormai irrecuperabile; io ho voluto continuare, perchè credevo che avremmo ancora potuto dire la nostra, e così è stato.
Il momento della svolta è arrivato probabilmente con il derby contro ilSan Biagio: la squadra ha offerto una prova davvero convincente, i ragazzi hanno affrontato l'impegno con grande concentrazione e determinazione, sono emerse le reali potenzialità di questa squadra e da quella gara ho preteso sempre il massimo dal gruppo».
Si pensa intanto al futuro, con il Villasor intenzionato a rinnovarsi per affrontare al meglio la prossima stagione.
«Io ho intenzione di continuare la mia avventura come allenatore: aver raggiunto questa salvezza è stata una soddisfazione enorme, mi ha dato una grande carica di energia in vista del futuro; i dirigenti del Villasor mi hanno già chiesto la disponibilità anche per il prossimo anno, ci incontreremo al più presto per definire tutti i dettagli.
Si era vociferato, alcuni mesi fa, di una fusione tra il Villasor ed il San Biagio, con l'intento di unire le forze per puntare a disputare un campionato di vertice; il nostro Presidente, Carmelo Sciola, ci ha ripensato, alla luce anche della salvezza ottenuta: è molto attaccato a questa squadra e credo proprio che lavorerà per rafforzarla, coinvolgendo alcune persone del paese che sono rimaste piacevolmente impressionate dal gioco e dall'entusiasmo con cui scendevamo in campo.
Io mi auguro che tutto vada per il meglio, in questo senso, perchè troverei le condizioni ideali per lavorare al meglio: con l'innesto di tre elementi si può fare sicuramente bene, considerando il valore di una rosa che è riuscita a strappare la salvezza con grande volontà ed è riuscita a crescere tantissimo rispetto all'inizio del campionato».