La Nuorese sempre più in alto, il Bosa lascia giù l'Idolo
Colpo Li Punti, sgambetta l'Ossese e permette al Taloro di prendere la vetta
Terremoto in vetta. Il pareggio di sabato dell'Ilva contro il Porto Rotondo era servito ai maddalenini per affiancare l'Ossese al primo posto, il giorno dopo la capolista perde in casa contro il Li Punti e ne approfitta il Taloro che rifila la cinquina all'Arbus ed effettua un doppio sorpasso che la porta in cima solitaria. Ora comandano i gavoesi ma la corsa alla serie D resta più incerta che mai perché gli isolani di Acciaro hanno il recupero col Sant'Elena e possono ancora riprendersi la testa del campionato così come la stessa Ferrini che ha due match da recuperare e potrebbe affiancare i rossoblù di Fadda a quota 62.
Un rompicapo che, intanto, porta la Nuorese a guadagnarsi il quarto posto a scapito dei cagliaritani ma, soprattutto, a stare pienamente dentro la forbice del distacco qualsiasi semifinale playoff dovesse disputare contro la terza o seconda in classifica. La pronosticata vittoria del Monastir contro il Castiadas porta la squadra di Manunza a giocarsi molto nel recupero di mercoledì a Guspini per capire quante possibilità ci sono di arrivare al quinto posto (deve superare o Ferrini o Nuorese) e quanto distacco ci sarebbe dalla seconda (l'Ilva ha un recupero da giocare e la Ferrini due). Il Sant'Elena stesso, con due gare da recuperare proprio contro Ilva e Ferrini può riproporre la propria candidatura per il quinto posto che può passare solo con le vittorie negli scontri diretti. Per il resto, Budoni, Villacidrese e Ghilarza giocano per migliorare le rispettive posizioni alle spalle del gruppone di testa. In coda fa rumore il colpaccio del Li Punti a Ossi che riporta il Guspini in terzultima posizione col recupero di mercoledì che potrebbe riportare i mediocampidanesi dentro i playout risuperando i sassaresi ma anche l'Idolo, sconfitto nello scontro diretto col Bosa, scattato avanti all'Arbus suo prossimo avversario. Il Porto Rotondo è ad una vittoria per tagliare il traguardo mentre l'Asseminese ha quasi due piedi in Promozione e il Castiadas un piede e mezzo.
Dopo il pari nell'anticipo il Taloro sente aria di vetta e, contro l'Arbus, non sbaglia match di fronte ai propri tifosi. Parte a spron battuto la squadra di Fadda con le occasioni capitate a capitan Mele e sventate da Manfredi. Ma poi ci pensa Mattia Fadda a sbloccare la gara chiudendo al meglio l'azione imbastita da Mele e Falchi. I rossoblù insistono e sfiorano il raddoppio con Falchi che arriva, poco dopo, grazie a Pusceddu. Alla mezzora Mele si procura un calcio di rigore che Falchi realizza. Il bomber sfiora la doppietta centrando in pieno il palo ma, prima del riposo, l'obiettivo viene raggiunto sull'assist di Pusceddu per il gol numero 18 in campionato. La gara dirà poco nella ripresa col risultato in cassaforte c'è lo spazio per la cinquina firmata da Littarru che si procura il rigore e lo trasforma tra l'entusiasmo dei propri sostenitori che ora sognano sempre di più in vista del big-match pre pasquale contro l'Ilva. Proprio i maddalenini ancora pensano al pareggio nell'anticipo a reti inviolate contro il Porto Rotondo rimpiangendo il palo colpito da Tapparello nel primo tempo e i gol annullati nella ripresa a Di Pietro e Cacheiro, oltre alle proteste per un fallo in area su Aiana che ha comportato un nervosismo finale con l'espulsione di Chiappetta. Mercoledì è ancora in dubbio il recupero col Sant'Elena, la sfida resta incerta per i casi di positività in seno ai quartesi il che potrebbe spostare allo scontro diretto di Gavoi il match che può ridare la vetta alla squadra di Acciaro.
La Coppa Italia sta regalando grandi gioie all'Ossese, giunta ad un traguardo importante come le semifinali, ma sta togliendo tante energie alla squadra di Loriga che, dopo aver perso col Monastir - in corsa per i playoff - cedono al Walter Frau anche al Li Punti - in lotta per evitare la retrocessione diretta -e sempre viva nonostante gli ultimi due ko. Facendo salva la grande prova dei sassaresi, gli episodi non hanno nemmeno girato a favore dei bianconeri con Scognamillo che centra l'incrocio dei pali alla mezzora del primo tempo. In apertura di ripresa, la squadra di Salis sblocca la gara con Tenerelli, il che aumenta l'ansia nei padroni di casa che, pur in maniera meno lucida del solito, riescono ad avere una grande chance per il pareggio: Patacchiola viene fermato in area di rigore e dal dischetto Gueli si fa parare il tiro da Canalis. Poco dopo il numero dieci prova a farsi perdonare ma calcia a fil di palo e Chelo non angola la conclusione per l'ultimo tentativo di agguantare il pari. Luiu e compagni lanciano un gran segnale nella corsa salvezza riconsegnando al Guspini la scottante terzultima piazza.
La Nuorese vuole fortemente i playoff e vince un'altra battaglia (l'ottava nelle ultime nove gare) piegando di misura la Villacidrese che si giocava gli ultimi scampoli per allungare la stagione regolare. Tra le poche chance per la squadra di Mannu c'era senz'altro la vittoria al Frogheri e, dopo 15', ci prova Sariang a sbloccare il risultato ma il duello con Congiunti lo vince il giovane e valido portiere classe 2003. A metà tempo la risposta dei barbaricini con Ragatzu, il rasoterra del bomber viene deviato in angolo da Pisano. I mediocampidanesi sono sempre pungenti, Figos spara alto e Congiunti ferma l'avanzata di Muscas ma i verdazzurri replicano con il tiro a fil di palo di Saiu. Prima del riposo Pisano dice no a Cocco. Nella ripresa l'equilibrio è evidente, Congiunti blocca ancora Muscas ma ci pensa capitan Cocco a togliere le castagne dal fuoco quando inventa una bellissima conclusione imparabile per Pisano. L'1-0 fa sciogliere la squadra di Cantara che legittima il vantaggio nel finale e ora punta a rosicchiare altri punti al terzetto di testa nelle ultime quattro giornate.
Il Monastir rispetta ampiamente il pronostico e liquida la pratica Castiadas con quattro reti. Gara già sbloccata dopo 8' con una deviazione sul tiro di Ghiani ma nel resto del primo tempo i campidanesi sbagliano diverse occasioni per il raddoppio. Nella ripresa arrivano i gol che evidenziano una certa differenza tra i due organici. Il raddoppio porta la firma di Melis, nel finale prima Ledda e poi Fangwa arrotondano il punteggio. Nella squadra leader della classifica per l'utilizzo dei giovani c'è da registrare l'esordio in campionato dell'attaccante classe 2005 Riccardo Arangino che già aveva disputato qualche scampolo di gara in Coppa Italia contro il Guspini. E proprio nel recupero di mercoledì in casa dei mediocampidanesi i ragazzi di Manunza potrebbero ancora cavalcare il sogno playoff vista la concomitante sfida della Ferrini con la Villacidrese ed eventualmente quella dell'Ilva col Sant'Elena.
Il Budoni vince ancora ma sa da qualche giornata che è quasi impossibile agguantare i playoff perché la Nuorese non abbassa il proprio ritmo, la Ferrini ha due gare da recuperare e in ogni caso, quand'anche la quinta piazza dovesse arrivare (ci sarebbe pure da superare Monastir e forse anche il Sant'Elena), resta sempre lo scoglio di recuperare qualche punto verso chi chiuderà al secondo posto. Contro il Guspini la squadra di Cerbone subisce l'espulsione di Maione (doppio giallo) ma, con l'uomo meno, arriva al vantaggio con Santoro, di testa, su assist di Usai dalla fascia opposta e, prima del riposo, sull'angolo di Usai c'è la sfortunata deviazione di Caddia per il raddoppio. Nella ripresa la squadra di Piras cerca di riaprire il match con Pisanu e Uliana ma La Gorga si supera, nel finale c'è il gol tardivo di Congiu che non dà spazio al tentativo di agguantare un punto pesante nella corsa ai playout. Mercoledì Fortuna e compagni dovranno superarsi nel recupero contro il Monastir in vista delle prossime due gare contro Asseminese e Castiadas che potrebbero aggiustare una classifica da qualche mese precaria.
Il Ghilarza si regala una domenica extra large in fatto di gol segnati e ne rifila sette all'Asseminese che, prima del match al Walter Frau, aveva sempre opposto una resistenza dignitosa all'interno di un girone di ritorno privo di soddisfazioni e con sole sconfitte incassate. La squadra di Cirinà aveva dimostrato già a Villacidro di aver ripreso il filo conduttore con certe prestazioni interrotte da un periodo-no frutto di sei sconfitte in sette gare. Nella goleada giallorossa spiccano le doppiette di Rancez e Atzei poi completano il tabellino Chergia, Cossu e Orro su rigore. Per i campidanesi la retrocessione aritmetica potrebbe arrivare nella vigilia di Pasqua quando incontreranno il Guspini, terzultima della classe almeno fino a mercoledì.
Il Bosa si ritrova nella gara più importante del finale di stagione e chiude il periodo di negatività fatto di quattro sconfitte di fila. Contro l'Idolo, distante otto lunghezze, la gara viene sbloccata dopo appena 3' da Fanelli che completa lo spunto in area con un rasoterra sul primo palo a superare Loi. Gli ogliastrini rispondono con un affondo di Piroddi che si conclude con una richiesta di rigore per un tocco di mano, poi arriva il diagonale di Traore deviato in angolo. Al 25' Nieddu insacca di testa la palla calciata alla perfezione dalla bandierina da parte di Staffa. Sempre da calcio d'angolo arriva il sorpasso rossoblù, frutto di uno schema tra Mattiello e Tore Carboni che porta Ongania alla deviazione sotto porta di Ongania che insacca al secondo tentativo dopo la respinta d'istinto di Loi. Il portiere ospite nega il tris anche a Fanelli respingendo il colpo di testa ravvicinato della punta calabra. Nella ripresa la squadra di Masia cerca il pareggio con Piroddi e Stochino, i planargiesi tentano di chiuderla con Di Angelo e il neo entrato Mastromarino. Gara apertissima, Sechi nega il pari a Traore mentre Mastomarino e Di Angelo non sfruttano due ripartenze a tutto campo con gli avversari sbilanciati in avanti. La squadra di Tore Carboni festeggia così una vittoria che vale una quasi salvezza con l'obiettivo di poterla sigillare ad Arbus. Per l'Idolo un finale di stagione thrilling in lotta con Li Punti e Guspini per evitare il terzultimo posto e giocarsi la salvezza al playout.