Salta al contenuto principale
Cubeddu fissa il traguardo: «Giocare col Budoni e andare al Viareggio»
La punta: Il ct Magrini ha detto che dipende da me

Cubeddu fissa il traguardo: «Giocare col Budoni e andare al Viareggio»

Lo zio Tore ha giocato anche nell’Olbia in C2 e il padre Giovanni ha girato i campi della Gallura, ora tocca a Mario rinverdire i fasti della famiglia Cubeddu, che sforna bomber a ogni generazione. “Zio Tore è stato uno dei più forti attaccanti che c'erano in questa zona, segnando centinaia di gol. Mio padre Giovanni ha giocato in categorie più basse però la sua piccola carriera l'ha fatta”, dice con orgoglio il 19enne attaccante del Budoni, cresciuto nelle giovanili dell’Olbia (fino alla  Berretti), di rientro da La Borghesiana per lo stage con la Rappresentativa di Serie D (10-12 gennaio) in vista della 63ª edizione della Viareggio Cup che si giocherà alla fine di febbraio.

Allora Mario hai fatto gol anche nel primo raduno dell’anno dopo quello realizzato prima di Natale

«Penso sia andato bene, oltre al gol fatto avrei potuto farne almeno altri due, credo di aver fatto una buona partita, questo grazie alla squadra che è veramente forte e sono sicuro che farà benissimo al Viareggio»

Finora non hai sbagliato nessun appuntamento, il ct Giancarlo Magrini ti ha già detto che farai parte della spedizione al Torneo di Viareggio?

«Il mister non si sbilancia troppo, mi ha però fatto capire che dipende da me, se io do quello che devo dare mi porterà al Viareggio, ma se mi dovessi rilassare o fare qualche "cazzata" rimarrò a casa. Perciò dipende tutto da me»

Il Viareggio è una vetrina importante, il torneo riservato ai giovani più importante d'Italia, con tanti osservatori di squadre professionistiche presenti sugli spalti, come ti vuoi giocare questa chance?

«È un torneo mondiale, per un giovane è la migliore vetrina che ci possa essere, chiunque ci terrebbe a fare bene. Se avrò la fortuna di partecipare a questo torneo darò di sicuro  il massimo»

Intanto bisogna fare bene nel tuo club, al Budoni però c’è tanta concorrenza in avanti, è stato anche preso l’argentino Amione. Come  speri di conquistarti il posto?

«Non temo la concorrenza, so che devo giocarmi il posto, il mister Cerbone mi prova anche come punta esterna, questa è una possibilità in più per guadagnarmi una maglia da titolare. Dovrò cercare di costringere l’allenatore a farmi giocare con l'impegno e il sacrificio»

Quest’anno hai iniziato al Tavolara, poi a dicembre sei passato al Budoni perché avevi poco spazio

«Nonostante mi trovassi benissimo con i compagni in attacco ho lasciato il Tavolara perché sentivo il bisogno di giocare di più, il Budoni mi ha cercato ed ho accettato volentieri, visto che è una società che punta sui giovani. Ho giocato le prime due partite da titolare poi ho avuto una distorsione alla caviglia e le ultime due partite ho giocato pochi minuti. Ora sto recuperando e voglio riconquistarmi il posto»

Tu sei del 1991 e questo è il tuo secondo campionato di serie D. L’anno scorso al Tavolara ti sei preso pure la soddisfazione di segnare nella gara contro l’Astrea. Il primo gol non lo scorderai facilmente

«Ho iniziato con qualche difficoltà, saltando i primi tre mesi per un infortunio al  ginocchio. Era il mio primo anno di serie D ma stando insieme ad attaccanti come Palumbo e Stocchino, ed altri giocatori di esperienza non puoi far altro che imparare. Il mio primo gol in serie D fu una grande gioia che mi ha dato fiducia nei miei mezzi»

Zio Tore e papà Giovanni come sono nei tuoi confronti? Danno consigli o ti rimproverano?

«Parlo spesso di calcio con loro, soprattutto con mio padre. Entrambi cercano sempre di darmi consigli utili e mi fanno notare gli errori che commetto per aiutarmi a crescere»

Cosa che farà anche Cerbone, pure lui è stato un grande attaccante e da tecnico ha lanciato molti giovani. Meloni e Farris stanno andando alla grande, ora è rientrato anche Mesina

«Il mister è una persona simpatica che  sa far divertire il gruppo e, allo stesso tempo, fa lavorare con applicazione e serietà. È vero dà molta fiducia ai giovani, questo è un bene sia per la società che per noi stessi che abbiamo la possibilità di crescere. Farris e Meloni stanno facendo molto bene, Mesina è un ‘93 che ha grandi qualità anche lui sono sicuro che farà buone cose, qui al Budoni ci sono le condizioni giuste per far bene»

Parliamo del campionato, domenica arriva l'Astrea, occorre vincere per il sorpasso e tirare giù una squadra non sarda

«È una partita importantissima per la nostra classifica, abbiamo la possibilità di scavalcare almeno una squadra e sarebbe la quarta vittoria e un pareggio nelle ultime 5 partite»

Con questo passo il Budoni si salverà mentre il tuo ex Tavolara ce la farà a riprendersi?

«Il campionato è molto equilibrato ma ci salveremo bene. Auguro ai miei ex compagni di risollevarsi al più presto perché se sono in questa posizione non è solo colpa loro, hanno i mezzi per uscirne tranquillamente fuori. Ora però penso solo a salvarmi col Budoni e alla Rappresentativa»

Fabio Salis

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
3 Ritorno
Girone G