Il portiere: «Dopo due pari col S.Elia vinceremo»
Deliperi scommette sulla Nuorese: «Fino alla fine lotteremo per andare in serie D»
Dopo il biennio alla Torres e a Sassari, Simone Deliperi era alla ricerca di una grande piazza e l'ha trovata nella Nuorese. La scorsa stagione trascorsa al San Teodoro è stata comunque positiva per il portiere di Valledoria, classe 1980, ma il fascino del club barbaricino, in grande ascesa da quando al timone c'è Michele Artedino, è di quelli cui è difficile resistere. «Senza nulla togliere al San Teodoro, club che non mi ha fatto mai mancare niente - dice Deliperi - io ho giocato in piazze del sud Italia con tanta pressione addosso, in quelle situazioni rendo al massimo. La Nuorese è una maglia importante e quando ti arriva la chiamata da un club così organizzato e professionale non si può rifiutare».
Primo posto dopo 11 giornate ma in condominio con il Fertilia, negli ultimi due pareggi che è successo?
«Niente di particolare, dopo tante vittorie penso sia normale un rallentamento anche perché le avversarie che abbiamo incontrato sono di tutto rispetto ed erano nel loro periodo migliore. La partita col San Teodoro, per qualità di organico della mia ex squadra, può considerarsi uno scontro diretto oltre al fatto che è sempre una sfida sentita con diversi ex in campo; il Sanluri è guidato da un allenatore preparatissimo come Mannu e ha già dimostrato di dare filo da torcere a molte squadre quest'anno. Io penso, perciò, che la Nuorese stia facendo un grande campionato e va bene anche pareggiare perché a volte in gare equilibrate il rischio di perdere è alto»
Domenica contro il Sant'Elia, però, puntate al ritorno alla vittoria
«È una gara super importante anche alla luce del fatto che in un altro campo si giocherà uno scontro diretto come Porto Corallo-Fertilia. Poi nella nostra squadra ci sono diversi ex del Sant'Elia che ci tengono a far bene e vogliono prendersi una rivincita per la situazione vissuta l'anno scorso»
Altro ex del match è il vostro mister Bernardo Mereu
«È vero e lo considero il valore aggiunto di questa Nuorese. La sua carriera parla chiaro, standoci a stretto contatto dico che mi ha davvero impressionato il suo modo di lavorare, ha uno staff di grande livello, non lascia mai nulla al caso, sa tutto di chi affrontiamo giornata per giornata e spiega benissimo come l'avversario va affrontato, poi all'esterno difende sempre la squadra ma nello spogliatoio non fa sconti a nessuno»
In questo finale d'andata Porto Corallo-Fertilia dà il via ad una serie di scontri diretti che presto vedrà coinvolti anche voi sia con la squadra di Perra che con quella di Paba
«Indubbiamente dicembre dirà molto sulla classifica ma sono sicuro che la Nuorese arriverà fino alla fine a giocarsi il salto di categoria. Il Porto Corallo ha fatto grandi investimenti e non si fermerà ora sul mercato mentre il Fertilia dice sempre di puntare sui giovani ma ha "anziani" importanti, si nasconde probabilmente per avere meno responsabilità ma vorrà stare nella lotta»
Quanto inciderà l'imminente riapertura del mercato negli organici?
«Dicembre ormai riserva tante sorprese, a volte assisti ad autentiche rivoluzioni che non credo però riguarderà le squadre che stanno al vertice. Non è facile rinforzare gruppi ben costruiti in estate, aggiungere giocatori potrebbe in qualche caso alterare gli equilibri. Per quanto ci riguarda siamo forti così e, secondo me, con i giovani migliori del campionato, credo che non faremo più di un acquisto»
Ritieni che Nuorese e Porto Corallo abbiano finora incontrato più difficoltà di quante se ne prevedessero ad inizio stagione?
«Io posso parlare della Nuorese e dico che il nostro cammino è stato ottimo. Come il Fertilia siamo primi e ancora imbattuti, in un'altra annata probabilmente avremmo dato un po' di distacco a chi ci insegue, trovo impensabile potessimo vincere 11 gare su 11, in questa Eccellenza ci sono squadre importanti anche in zone più basse della classifica, penso a Muravera, San Teodoro, Alghero, Castiadas e contro avversarie come Valledoria o Sanluri mica vinci 3 o 4-0, anzi, come si è visto a volte si pareggia»
Solo sei gol subiti ma c'è chi ha fatto meglio di voi come il Taloro
«Vincere il campionato ed essere il portiere meno battuto è una bell'accoppiata ma ciò che più conta e andare in serie D. Spesso la squadra che vince ha anche la miglior difesa, io ho compagni di reparto davvero forti. Comunque ho molta considerazione dei miei colleghi, in Eccellenza ci sono portieri molto forti e sprecati per la categoria»
Tra voi e la finale di Coppa Italia c'è di mezzo il San Teodoro che avete incontrato da poco anche in campionato
«Siamo in vantaggio 1-0 ma tutto è ancora in gioco. Mi ha fatto piacere rivedere i miei ex compagni e i "vecchi" dirigenti, poi in campo pensi solo a vincere e a dare battaglia. Mi piace sottolineare, però, che San Teodoro mi ha preso l'anno scorso quando ero senza squadra e sono andato via senza avere 1 euro di debito, non posso che parlare bene del mio ex club»
Si torna in campo dopo il rinvio, come avete vissuto a Nuoro la settimana post-alluvione
«Male, Nuoro è stata scossa dalla perdita dell'agente di polizia Luca Tanzi, conosciuto anche nel mondo del calcio perché è stato un portiere e un preparatore dei portieri. In squadra poi abbiamo giocatori originari di Torpè e Posada, le loro famiglie hanno subito danni alle abitazioni e alle attività. Il fatto che conforta è aver visto l'enorme solidarietà che è partita da ogni angolo della Sardegna, i sardi hanno dato una grande prova di unione. È stata bella anche l'iniziativa della Torres che ha voluto fare un'amichevole di beneficienza con l'Olbia, città che ha pagato il prezzo più alto di questa alluvione. Al Vanni Sanna il freddo ha portato meno spettatori rispetto a quanto ci si aspettasse ma molti avevano comprato il biglietto pur sapendo di non poter andare allo stadio»
E allo stadio non poteva mancare Simone Deliperi
«Sì, ieri ero presente perché era nobile la causa e poi perché per me è sempre bello poter riandare in quello che è stato il mio stadio per diverse stagioni. Visto che la domenica non posso andare al Vanni Sanna, questa era una bella occasione per vedere la Torres»