Muravera ko, Senigagliesi: Ci rifaremo a Castiadas
Derby vinto e Porto Corallo mina vagante, Piccarreta: «Possiamo dire la nostra»
Animi contrapposti, com'è normale che sia. Se nello spogliatoio del Porto Corallo si urla e si canta per l'importante vittoria nel derby, in quello del Muravera regna il silenzio per l'occasione sciupata di agganciare la vetta almeno per una notte. La gara non ha regalato grandi occasioni anche perché gli interpreti più attesi, Giuseppe Corona e Sergio Nurchi, sono stati ben controllati dalle rispettive difese.
Ma non è mancato l'agonismo e lì, specie nel primo tempo, hanno primeggiato i gialloneri di Andrea Piccarreta mentre solo nel finale si sono visti i gialloblù di Stefano Senigagliesi più arrembanti e pericolosi. Il pari ci poteva stare ma, come ricorda il tecnico marchigiano nel dopogara, «nel calcio vince chi segna, loro hanno fatto due gol e noi uno». L'allenatore dei gialloblù incassa la sconfitta: «I derby sono così, sfuggono ad ogni regola. È stata una gara molto equilibrata, che perdiamo per due episodi e senza che gli avversari abbiano fatto un tiro in porta». Poi ammette: «Siamo stati meno incisivi del solito ma nel recupero potevamo comunque pareggiare con Di Fiore ma il loro portiere ha fatto una prodezza. Ora ci aspetta un altro derby, proveremo a rifarci a Castiadas».
Raggiante Andrea Piccarreta, l'allenatore-giocatore gongola per il successo e per aver conquistato il secondo derby del Sarrabus in campionato: «È stata una grande vittoria, ottenuta con enorme grinta e determinazione, avevo chiesto proprio questo ai miei ragazzi che sul campo hanno rispecchiato il carattere del suo allenatore. La gara è stata maschia e sanguigna come ogni derby, in campo c'erano tanti ex, io per primo. Affrontavamo una grande squadra come il Muravera al quale abbiamo concesso poco, nel finale abbiamo sofferto ma la nostra è stata una bellissima vittoria che credo sia meritata». Il tecnico dei gialloneri spiega la metamorfosi della squadra passata dalla sconfitta per 4-1 a Ghilarza alla vittoria di Muravera concedendo poco agli avversari: «A volte i giocatori non riescono a capire che devono esprimere il meglio in ogni partita e non in quella di cartello o che ha un significato particolare per il quale, spesso, l'allenatore non deve nemmeno intervenire dopo averla preparata in settimana. Bisogna essere bravi a trovare sempre gli stimoli giusti poi nel calcio ci sono gli episodi che determinano i risultati, contro il Muravera sul primo gol è stato bravo Coquin a sfruttare una indecisione difensiva, il loro pareggio ci ha un po' scosso e tolto alcune certezze però nella ripresa siamo scesi in campo con quella energia che aveva contraddistinto la nostra mezzora del primo tempo». Un plauso a Coquin, mattatore del match: «Stephan è sprecato in Eccellenza, ha un curriculum non indifferente, il primo mese ha avuto un po' di difficoltà di inserimento, adesso che ha piena conoscenza del posto e del gruppo e ci sta dando una grande mano». Il Porto Corallo è la mina vagante del torneo: «Non ci siamo prefissati un obiettivo particolare, siamo consapevoli dei nostri pregi e difetti. Possiamo dire la nostra specie se saremo bravi a non evidenziare le carenze che abbiamo e che in certe gare sono emerse».