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Diego Ghiani, allenatore, Don Bosco
«Cercheremo di dare continuità agli ultimi risultati positivi»

Don Bosco Fortitudo in rampa di lancio, Ghiani: «Puntiamo ad un campionato importante ma non ci poniamo limiti»

Tra i risultati più eclatanti della nona giornata nel girone B di Prima Categoria, spicca senza ombra di dubbio la vittoria interna, per 3 a 2, della Don Bosco Fortitudo guidata da mister Diego Ghiani, che è riuscita ad aggiudicarsi, con merito, l'incontro con il Decimoputzu. La classifica ora vede i gialloneri al terzo posto, in solitaria, con 15 punti all'attivo, due in meno rispetto al Samugheo secondo e sette da recuperare alla capolista Atletico Masainas che, nel frattempo, sta già tentando la prima fuga della stagione. Per Cancedda e soci ora ci sono due impegni da non sottovalutare, partendo dalla sfida in esterna contro il Segariu, per poi chiudere con il Senorbì, prima del turno di riposo, in programma per la 12esima giornata.

Il tecnico analizza l'avvio di campionato che, numeri alla mano, è decisamente positivo.

«Ci siamo presentati alla sfida con il Decimoputzu – racconta Diego Ghiani con il morale a mille dopo la vittoria ottenuta in casa della Fermassenti; a dire la verità, ci serviva dare continuità ai nostri risultati, e nonostante le sei-sette defezioni con cui abbiamo dovuto fare i conti siamo riusciti a prepararci piuttosto bene: i ragazzi ci tenevano molto a conquistare altri tre punti e, per fortuna, le cose sono girate nel verso giusto».
Il tecnico poi aggiunge. «A dire il vero la partita non è iniziata nel migliore dei modi, considerando che ci siamo trovati sotto di due gol. Durante l'intervallo ho cercato di dare una scossa ai ragazzi: l'unica cosa che potevamo fare era guardarci in faccia per capire cosa non stava funzionando. Nel secondo tempo ci siamo espressi alla grande, ma c'è da dire che il Decimoputzu ha continuato a metterci in seria difficoltà; il successo però è meritato, credo non ci siano dubbi in questo senso».

La Don Bosco conquista, finalmente, la seconda vittoria di fila.
«La stagione sta andando secondo i nostri piani, nel senso che con i ragazzi, e d'accordo con la società ovviamente, ci siamo imposti di disputare un campionato importante. Al momento non vogliamo metterci limiti: la rosa è qualitativamente molto buona e quest'anno è più ampia rispetto al passato».

Un pizzico di rammarico rimane per i tre pareggi conquistati in queste prime nove uscite.
«Ho grande rispetto per i nostri avversari, ma credo di non offendere nessuno se dico che probabilmente potevamo strappare qualche punticino in più. Il calcio però è crudele e un pareggio spesso viene considerato come una mancata vittoria, una mezza sconfitta. Ma i ragazzi hanno sempre detto la loro, costruendo tante palle-gol; per questo dico che, forse, le cose potevano andarci anche meglio».
La compagine di Guspini è già caduta due volte.
«Nel match contro l'Isili abbiamo regalato un tempo ai nostri avversari e quando finalmente ci siamo ripresi non c'erano abbastanza minuti da giocare; peccato perché stavamo proprio per acciuffarli. Contro l'Antiochense, invece, è stata una partita un po' particolare, condizionata da vari fattori, tutte cose, ovviamente, che nel calcio ci possono stare: dobbiamo fare loro i complimenti, perché sono riusciti a metterla dentro per due volte, noi invece no, ma anche in quella sfida i miei hanno avuto almeno 5-6 occasioni piuttosto nitide. Siamo tornati a casa con l'amaro in bocca, ma non posso rimproverare nulla alla mia squadra, la prestazione è stata decisamente positiva».

Ghiani può continuare a lavorare in tutta tranquillità.
«Sul piano del gioco ho sempre ricevuto le indicazioni che mi aspettavo: ho a che fare con tanti giovani, non stiamo ancora esprimendo tutto il nostro potenziale, questo è il mio pensiero almeno».
Il tecnico punta i fari sul rendimento della difesa.
«Stiamo accusando qualche problemino non previsto ad inizio stagione, ma ora ci stiamo sistemando. Più che altro, capita che quando hai a che fare con i giovani non riesci ad approcciare la gara con il massimo della concentrazione e, soprattutto, a spingere forte sin dai primi minuti di gioco. Spesso ci svegliamo solo dopo aver incassato il gol e questo ci complica un po' la vita. Il mio compito, me ne rendo conto, è proprio quello di cercare un rimedio alle cose che non funzionano. I fattori che incidono su una situazione critica sono molteplici, ma noi siamo consapevoli dei nostri sbagli».

In avanti invece il rendimento della squadra è sicuramente positivo, con diciannove gol all'attivo: il capocannoniere dei gialloneri al momento è Cancedda che ha già realizzato 7 reti.
«Oltre a Davide, che in questo momento sta trovando la via del gol con continuità, abbiamo anche altri ragazzi che stanno dando un contributo fondamentale. Stiamo facendo bene e vogliamo continuare su questa strada. Per il resto, Cancedda è un giocatore che alleno ormai da diversi anni e so alla perfezione quali sono i suoi punti di forza; qui si trova benissimo, parlo ovviamente del suo rapporto con il resto dei compagni, e potrà sicuramente far vedere a tutti di cosa è capace. Credo che il nostro parco attaccanti non abbia nulla da invidiare a quello delle compagini più forti del girone».

Il campionato è sicuramente molto avvincente.
«Come già dichiarato in tempi non sospetti, stando al valore delle società che ne fanno parte, credo che la Prima Categoria di quest'anno si possa definire una Promozione bis. Molte squadre hanno militato per anni in palcoscenici prestigiosi e chi non rientra in questa lista ha comunque una grande storia alle spalle, penso ad esempio alla Libertas Barumini o all'Isili, ma non mi piace fare nomi perché a citarne alcune si rischia di dimenticarne molte altre. Ciò che mi sembra chiaro è che stiamo parlando di un girone molto competitivo: ogni compagine può fare affidamento su giocatori di livello assoluto: rispetto all'anno scorso le difficoltà sono aumentate esponenzialmente».

La Don Bosco ora è attesa dalla sfida con il Segariu, che negli scorsi giorni ha affidato la squadra ad un allenatore giovane, ma già quotato, come Mauro Vargiu.
«Recupereremo qualche pedina importante, almeno spero, ma la cosa che mi interessa di più è quella di dare continuità ai nostri risultati. Conosco bene la realtà di Segariu e rispetto tantissimo i nostri prossimi avversari: conosco il mister uscente e conosco anche Mauro Vargiu, che è subentrato da poco; parliamo di una persona valida, un allenatore molto competente che anche da giocatore aveva fatto vedere ottime cose. Per il resto ho avuto modo di lavorare, in passato, con tanti ragazzi che ora giocano tra le fila dei rossobiancocelesti, quindi posso dire, con cognizione di causa, che ci aspetta un impegno molto difficile, contro una compagine che, soprattutto tra le mura amiche, diventa molto ostica da affrontare. Noi proveremo a giocare a viso aperto, senza fare troppi calcoli e senza pressioni».
Difficile fare pronostici. «È una partita da tripla: staremo a vedere cosa dirà il campo».

Dal punto di vista atletico le cose stanno andando alla grande.
«C'è tanta partecipazione agli allenamenti da parte dei ragazzi; salvo contrattempi sul piano logistico, considerando che molti studiano a Cagliari, ad ogni seduta siamo sempre praticamente al completo. Per quanto riguarda la condizione atletica, la squadra spesso viene fuori alla distanza e si esprime meglio nella ripresa: questo significa che le gambe girano forte e bene. Certo, dobbiamo fare ancora i conti con qualche infortunio, di natura traumatica e non muscolare, ma non ci possiamo davvero lamentare».

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2023/2024
Tags:
Prima Categoria
Girone B