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«Abbiamo buttato delle ottime basi per il futuro»

Finale sfortunato per il Villasimius, Cireddu: «A testa alta con Cortoghiana e Buddusò. Speriamo nel ripescaggio sennò ci riproveremo l'anno prossimo»

Conquistare l'accesso ai playoff è stato tutt'altro che semplice per il Villasimius che, dopo aver risolto i problemi che hanno caratterizzato in negativo la prima parte del torneo, si è aggiudicato l'entusiasmante testa a testa per il secondo posto ai danni dell'ostico Villagrande, travolto con un largo 4 a 0 nel big-match andato in scena nell'ultima uscita del campionato.
I ragazzi di Alessandro Pandino però hanno poi perso ai calci di rigore il confronto contro il Cortoghiana valido per il primo turno degli spareggi, dopo una prestazione positiva, soprattutto sul piano della determinazione agonistica. Le cose non sono andate meglio neppure nella "finalina" di consolazione, con il Buddusò che ha battuto i giallo-azzurri di misura, per 2 a 1. Spetta a Michele Cireddu tirare le somme al termine della stagione, con un occhio già rivolto all'immediato futuro.

«In campionato ci siamo resi protagonisti di una bellissima rincorsa — precisa Michele Cireddu — ma i momenti delicati non sono mancati: a dicembre c'è stato l'addio con mister Frau, una scelta sofferta da parte della società, che ha preferito dare una scossa a tutto l'ambiente, ma c'è da dire che soprattutto nella prima parte del torneo siamo stati molto sfortunati, con tantissimi problemi, di varia natura, che ci hanno complicato terribilmente il cammino».

L'ottimo lavoro svolto dall'ex tecnico però non si discute: «Proprio per questo ci tengo a ringraziarlo pubblicamente per quanto ha fatto con noi». L'arrivo in panchina di Alessandro Pandino è coinciso con un netto cambio di marcia da parte dei giallo-azzurri. «Ci siamo ripresi, piano piano, e i risultati lo confermano, con una striscia di 22 partite senza sconfitte. Una bella riscossa, non c'è che dire; il mister si è messo in gioco con tantissima umiltà, discorso che riguarda anche il resto dello staff tecnico».

Il gruppo è riuscito ad esprimere tutto il suo grandissimo potenziale. «Il valore di questa squadra non si discute, un bel mix tra giovani e giocatori più esperti; tutti hanno remato dalla stessa parte, nonostante in questi casi la tentazione di abbandonare la barca che affonda e cambiare maglia sia tanta». Ed invece le cose sono andate diversamente. «Nessuno si aspettava che potessimo conquistare il secondo posto, soprattutto se si considera che a dicembre avevamo un ritardo di 10 punti. La vittoria nello scontro diretto con il Villagrande è stato l'epilogo perfetto, in questo senso».

I playoff, invece, sono stati un'autentica battaglia: il Cortoghiana si è rivelato un avversario piuttosto ostico, come da pronostico. «Meritano un applauso per come hanno interpretato la sfida; purtroppo noi nel secondo tempo siamo rimasti in dieci; nonostante tutto abbiamo resistito sino ai calci di rigore, ma la fortuna non ha girato dalla nostra parte. Si trattava di una partita ovviamente aperta a tutti i risultati, una sconfitta può starci».

Contro il Buddusò le cose non sono andate meglio. «Una squadra ben organizzata, con ottime individualità». La sfida è stata decisa da due calci di rigore: «Abbiamo avuto diverse occasioni per rimetterla sul binario giusto, ma ci è andata male».
Cireddu comunque non fa drammi. «Nonostante tutto, noi giocatori e la società possiamo essere contenti per quanto fatto quest'anno; abbiamo buttato delle ottime basi in vista del futuro, ora aspettiamo di sapere se ci sarà la possibilità per il ripescaggio, altrimenti vorrà dire che ci riproveremo l'anno prossimo, ancora in Prima Categoria».

Il progetto del Villasimius è serio e ambizioso. «Questa dirigenza merita un applauso per quello che ha fatto negli ultimi due anni: dopo i fasti dell'Eccellenza, in cui si è sfiorato addirittura l'approdo in Serie D, il club ha incassato diverse retrocessioni; c'era bisogno di energie nuove per ripartire, una cosa mai scontata. Il presidente Spartaco Partis, assieme a Franco D'Aietti, Meloni, Garau e a tutti gli altri dello staff dirigenziale non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto e gli incoraggiamenti, soprattutto nei periodi più difficili».
Poi aggiunge: «Da villasimiese sono molto felice per il lavoro svolto con la scuola calcio. L'intento, in generale, è quello di valorizzare i tanti talenti locali, anche tra i ragazzi più grandi, che in passato hanno già avuto modo di maturare esperienze in palcoscenici prestigiosi».

Dal punto di vista strettamente personale, Cireddu è piuttosto soddisfatto. «Rientravo dall'esperienza al Sant'Elena, durata sei mesi: era una cosa che volevo fare da tempo, per mettermi in gioco in un contesto differente, che mi potesse aiutare a capire il mio reale potenziale. Per il resto non mi posso assolutamente lamentare, anche se mi è dispiaciuto saltare qualche partita a causa di un infortunio che mi ha impedito di scendere in campo nel momento più importante della stagione, ma tutti i miei compagni hanno dato il loro contributo in maniera esemplare, compresi ovviamente quelli che hanno giocato meno. Io vorrei ringraziare personalmente capitan Perra: ci siamo allenati molto spesso assieme, è stato importantissimo per me, per gli stimoli che mi ha trasmesso e per avermi aiutato a tenere duro anche quando stavo per mollare». Si chiude con una dedica particolare. «Il mio pensiero va alla famiglia Vargiolu, sono stati i nostri primi tifosi, sia in casa che in trasferta».

In questo articolo
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2018/2019
Tags:
Prima Categoria
play-off