«Vincere sarebbe importantissimo per il morale»
Folgore Oristano a caccia di riscatto, Crovi: «Con l'Oristanese abbiamo un conto aperto»
Il poker calato nella sfida interna contro la Calmedia è il biglietto da visita con cui la Folgore Oristano di Riccardo Crovi si presenta all'attesissimo derby con l'Oristanese, in cui in palio c'è molto di più rispetto ai tre punti; domenica si affronteranno due delle squadre più in forma del torneo, per un confronto che si annuncia già entusiasmante e che potrà risultare determinante per la corsa alla vittoria finale.
Mister Crovi analizza la prestazione offerta dalla Folgore nell'ultima uscita.
«Al di la del risultato rotondo, la partita è stata più complicata di quello che si poteva pensare alla vigilia, quindi sono soddisfatto.
La squadra è in crescita già da un paio di giornate, abbiamo rinnovato in parte la rosa con l'innesto di diversi giocatori, quindi era prevedibile che nella prima parte del campionato potessimo pagare l'elemento novità, ma mi sembra che i ragazzi si stiano inserendo sempre meglio, e quanto fatto vedere nelle ultime giornate lo testimonia.
Le sensazioni da parte nostra sono estremamente positive».
La Folgore Oristano, che al momento occupa il quarto posto in campionato, è reduce da un'annata strepitosa, in cui ha sfiorato la promozione: è difficile quindi nascondere le ambizioni per quest'anno.
«È presto per sapere sin dove possiamo arrivare: per il momento ci siamo posti come unico obbiettivo, visto il campionato dello scorso anno, di riconfermarci quantomeno sullo stesso livello, possibilmente disputando un torneo di vertice.
Vedremo dove saremo in classifica al giro di boa, a gennaio le cose saranno più chiare.
Ovviamente visto che nella passata stagione siamo arrivati terzi, per migliorare dovremo per forza di cose piazzarci nei primi due posti.
Sappiamo che sarà difficile, tutte le partite sono complicate, sia in casa che fuori, perché trovi squadre ben attrezzate sia sotto il profilo tattico che agonistico e atletico».
La partenza della Folgore però non è stata positiva, con un solo punto rimediato nelle prime due gare.
«La sconfitta di Palmas è giusta, loro meritavano di vincere per il carattere con cui sono scesi in campo e per l'ottimo secondo tempo che hanno disputato.
C'è più rammarico per tutte quelle gare in cui ci siamo trovati in vantaggio ma non siamo stati bravi a chiudere.
In queste partite credo abbia inciso anche il fatto che non ci fosse l'amalgama giusto, non per colpa degli ultimi arrivati, assolutamente no, ma perché chi magari l'anno precedente giocava in categorie superiori doveva un po' calarsi nella realtà della Seconda Categoria, che presenta molteplici insidie.
Ora da questo punto di vista stiamo crescendo, cerchiamo di non commettere più quegli errori che in quelle gare ci hanno portato a perdere o pareggiare».
Tra pochi giorni sarete impegnati nella super sfida contro l'Oristanese: immagino che l'attesa sia tantissima.
«Queste partite, per un allenatore, non sono difficili da preparare perchè le motivazioni vengono da se: è un derby, e come tale è molto sentito.
L'Oristanese l'anno scorso è stata l'unica squadra che ci ha battuto sia all'andata che al ritorno quindi c'è grande voglia di riscatto.
Credo che tutti siano ben consci dell'importanza della partita anche se poi stiamo parlando della settima giornata, quindi qualunque sia il risultato finale non pregiudicherà il cammino di nessuna delle due squadre, questo è scontato.
Chiaramente ottenere il risultato pieno in un derby regala una fiducia importante per il proseguo del cammino, la gara verrà affrontata nella miglior maniera possibile da parte dei miei ragazzi».
A proposito di derby, la Tharros sta attraversando l'ennesimo momento delicato: che idea vi siete fatti in città?
«La Tharros, almeno in questa fase iniziale, sta pagando un pochino le vicende di quest'estate: c'è stato più di un tentativo di passaggio societario che poi non è andato a buon fine e probabilmente questa incertezza ha influito pesantemente sul progetto; la squadra probabilmente è stata costruita con un po' di ritardo, alcuni giocatori erano già andati via, altri sono rimasti senza però sapere con certezza come sarebbero andate effettivamente le cose.
La vecchia società, nel momento in cui è stata confermato, ha cercato, nel giro di poche settimane, di allestire una squadra che potesse affrontare questo campionato, puntando sui giocatori rimasti e su diversi ragazzi della juniores.
Credo che sia questo che abbia inciso sui risultati di inizio anno.
E' una compagine molto blasonata, ci si aspetta sempre che ottenga grandi risultati e che lotti per i vertici della classifica, ma sinceramente nelle cinque giornate non ho visto una squadra così deficitaria come si potrebbe pensare; prima della gara a Sanvero aveva solo un punto in meno di noi, ad esempio.
E' chiaro che una sconfitta per 5 a 0 può essere pesante da digerire, ma è meglio prendere cinque gol in una sola gara che perderne cinque di fila per 1 a 0».