«Bello vedere Angius in panchina con noi»
Fonni fa festa con mister Coinu: «Risultato inaspettato, i ragazzi hanno dato il 110%»
Centro al primo colpo per mister Giacomo Coinu che con il suo Fonni ha tagliato il traguardo della promozione diretta, aggiudicandosi la vittoria finale con ben 180' di anticipo. Un risultato ottimo, che conferma inequivocabilmente il grande lavoro fatto dal giovane tecnico, in grado di ripagare al meglio la fiducia riposta nei suoi confronti dalla società.
L'impresa non era delle più facili, anzi: serviva necessariamente, tanto per incominciare, ricompattare un ambiente demotivato dopo la retrocessione, sia a livello societario che di organico, e cercare dunque di rinvigorirlo con una decisa dose di entusiasmo: i quattordici punti conquistati in avvio nell'arco di sei gare sono state un ottima medicina, in questo senso; dopo la sconfitta rimediata un po' a sorpresa in casa del La Caletta, la compagine barbaricina è stata poi in grado di mettere assieme una striscia record di risultati utili, ben 16, che hanno contribuito a scavare un solco netto con le inseguitrici.
Il punto conquistato nell'ultima uscita in casa contro il Bosa terzo in classifica è stato sufficiente per dare il via alla festa.
«Esplosa domenica – racconta Coinu– ma che continuerà anche nei prossimi giorni: in programma c'è una cena sociale con cui ringrazieremo tutte le persone che ci sono state vicine in questa grandissima avventura.
Siamo partiti senza particolari ambizioni – continua -, con l'unico obbiettivo di ricompattare l'ambiente sportivo di Fonni, scottato dalle recenti delusioni, a partire dai dirigenti, passando ai giocatori sino ad arrivare al nostro pubblico.
La vittoria del campionato è stato un premio quasi inaspettato, ma possiamo tranquillamente dire che è stato assolutamente meritato: non può essere altrimenti, perchè i risultati parlano chiaro».
Il torneo non era sicuramente dei più facili, con diverse formazioni attrezzate per centrare il salto di categoria.
«Oltre a noi, c'erano squadre molto forti come Tharros, Bosa, Arborea e Posada, tutte sullo stesso livello; chi avesse trovato la continuità dei risultati e il giusto passo, l'avrebbe spuntata nei confronti delle altre».
Ci siete riusciti decisamente bene, considerando il vantaggio, +7, maturato sino a questo momento nei confronti della vostra inseguitrice, nonostante alcuni contrattempi, anche piuttosto gravi.
«L'assenza di Angius è stata pesantissima, visto che si tratta di uno dei giocatori migliori dell'intera categoria, ma i ragazzi hanno dato il 110% per sopperire alla sua mancanza.
Probabilmente, è stato lo stimolo in più che ci ha spinto a buttare il cuore oltre l'ostacolo e aggiudicarci il campionato: un premio anche per lui, ha subito un brutto incidente, ma domenica era in panchina con tutti noi, è stata davvero un'enorme soddisfazione».
Tra le armi migliori del Fonni campione, mister Coinu ne evidenzia una in particolare.
«In organico non avevamo il classico top player che risolve le partite nei momenti più difficili, ma devo ammettere che i ragazzi sono stati strepitosi: chi scendeva in campo, anche nei momenti più complicati dal punto di vista delle squalifiche, non faceva rimpiangere i compagni assenti, dando il massimo.
Ho avuto a disposizione un gruppo fantastico: penso a gente come Peddoni e Costella, che hanno grande esperienza in categoria, a Scudu, ai vari locali, come Milia, al capitano Carta, dotati di grandissimo spirito di sacrificio: hanno giocato anche in condizioni precarie, sono stati un grande esempio.
Un applauso particolare lo meritano i nostri giovani, Balloi e Lai, che faranno bene, ne sono sicuro, anche in Eccellenza: sono due ragazzi con la testa giusta, che meritano di giocare in palcoscenici ben più importanti; è giusto che proseguano con il loro percorso di crescita, anche se per noi significa probabilmente perdere due pedine fondamentali».
Per il tecnico, si tratta di un successo dal sapore davvero molto particolare.
«E' andato decisamente tutto nel migliore dei modi, un'annata positiva; in passato ho allenato soltanto gli amatori, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi. Quando ho ricevuto la chiamata della società, ho messo subito in chiaro le cose: non potevo garantire la vittoria del campionato, ma una stagione tranquilla; solo in quest'ultimo caso mi sarei messo in gioco.
Lavorare da solo, senza l'aiuto di nessun collaboratore, non è stato facile, ma i ragazzi sono stati puntuali e attenti, agevolandomi il compito».
La squadra è entrata immediatamente in sintonia con il suo condottiero.
«La mia caratteristica principale, sin da giocatore, è stata la grinta e la determinazione. Mi piace poi responsabilizzare tutti i giocatori, farli sentire parte integrante del progetto: per me sono tutti titolari, anche quelli che magari trovano meno spazio».
Tra i momenti più decisivi della stagione, spicca il colpo grosso piazzato in casa della Tharros:
«Sono stati per lungo tempo la nostra diretta inseguitrice, vincere sul loro campo non era semplice, una vera e propria impresa: in quel momento ho capito che forse ce l'avevamo davvero fatta.
Abbiamo speso molto, tant'è che poi, nel turno successivo, è arrivata la sconfitta nella gara contro il Cabras, in cui mancavano cinque titolari: forse – ammette Coinu – non sono stato abbastanza bravo a mantenere la tensione giusta».
Con il successo ormai in tasca, non resta che fare le ultime dediche.
«Oltre alla società, che mi ha dato questa grande possibilità, ci tengo a ringraziare mia moglie e mia figlia: dopo il lavoro, di solito scappo subito al campo, non è una cosa semplice da sopportare (ride), il mio pensiero va a loro».