«La vittoria di Abbasanta può essere la svolta, domenica voglio la stessa determinazione»
Freccia Parte Montis a caccia di riscatto, Deiana: «Stagione al di sotto delle aspettative, con l'Oristanese ci giochiamo tanto»
Dopo quattro turni di digiuno, in cui sono arrivati soltanto due punticini, la Freccia Parte Montis ritorna a vincere e lo fa nel migliore di modi, grazie al 5 a 3 in casa del forte Abbasanta. La prima uscita del nuovo anno potrebbe rappresentare un punto di svolta nella stagione dei giallo-blu, caratterizzata sino a questo momento da sporadici passaggi positivi e qualche ombra di troppo. Dati più attendibili in questo senso si avranno al termine del prossimo confronto in calendario, che prevede la sfida interna all'Oristanese: un vero e proprio confronto verità tra due squadre, separate da due lunghezze, che non possono assolutamente permettersi di perdere altro terreno nei confronti del treno di testa. Mister Pierpaolo Deiana, punto di riferimento da quattro anni della compagine mogorese, traccia la rotta in vista del girone di ritorno.
«Quella di domenica — ammette Deiana — è stata probabilmente la partita in cui ci siamo espressi meglio. Purtroppo quest'anno abbiamo fatto registrare qualche passo indietro, non è stata una buona stagione, almeno sino a questo momento; anche quando abbiamo conquistato i tre punti non siamo mai riusciti a convincere appieno per quanto riguarda la prestazione».
Segnali importati di ripresa erano comunque già arrivati nel turno precedente, in occasione della sfida al Santa Giusta: «Peccato, perché avevamo rimesso in piedi il match, ma non è bastato; purtroppo gli episodi non hanno girato a nostro favore, anche se la squadra si era espressa benino».
Contro l'Abbasanta invece, le note positive sono tante. «Incontravamo una delle squadre più forti del girone, anche se stanno attraversando un periodo particolare, non proprio felicissimo, che ha portato tra l'altro al cambio di allenatore. Lo ripeto, i ragazzi mi hanno fatto un'ottima impressione, ora non ci resta che continuare su questa strada».
Il tecnico però si aspetta di più nel girone di ritorno. «Volevo fare meglio rispetto al passato, ed invece qualcosa è andato storto. Forse siamo stati penalizzati da qualche infortunio di troppo, in determinati momenti le assenze si sono fatte sentire e così siamo entrati in crisi, una cosa comprensibile quando i risultati non arrivano. Non riuscivamo ad uscire dal tunnel, speriamo che l'ultima vittoria ci dia l'autostima che ci mancava per riscattarci».
In effetti, dicembre non è stato un mese generoso «Nel periodo immediatamente precedente alle feste avevamo un calendario agevole, almeno sulla carta. Ed invece siamo incappati nel pareggio contro l'Allai e quello contro la San Marco, a cui si sono aggiunte le sconfitte di Tonara e Santa Giusta».
La sosta è arrivata nel momento più opportuno. «Dal punto di vista atletico stiamo piuttosto bene, penso che i nostri problemi siano principalmente a livello mentale. Speriamo che la vittoria di domenica ci aiuti a sbloccarci, ma in questo senso capiremo qualcosa in più dopo il prossimo turno. Nelle ultime settimane sto vedendo comunque dei netti miglioramenti, sono fiducioso».
Proprio per questo, il confronto con l'Oristanese rappresenta un vero e proprio banco di prova. «Un avversario ostico, che ci precede in classifica con un vantaggio di due punti. Mi auguro solo che i ragazzi scendano in campo con la stessa grinta e la stessa determinazione viste nell'ultima uscita, abbiamo tutte le carte in regola per ripeterci. Giochiamo in casa e dobbiamo vincere per forza se vogliamo davvero risalire la china». Il tecnico avrà tutti a disposizione. «C'è ancora qualcuno alla ricerca della condizione migliore, questa settimana di allenamenti sarà decisiva per recuperare tutti gli effettivi, ma ci arriviamo al gran completo».
Nelle ultime quattro uscite i giallo-blu hanno subito sempre almeno un gol, anche se domenica Ardau è stato decisivo parando un calcio di rigore. «E' una caratteristica che comunque ci portiamo dietro da quattro anni ormai; fa parte del dna di questo gruppo: conta che i due terzini spingano tantissimo e anche gli altri giocatori siano più portati ad attaccare che a difendere. La differenza più grande con il passato è che abbiamo fatto qualche gol in meno, il nostro pacchetto avanzato è tra gli ultimi per quanto riguarda le reti realizzate».
C'è tutto il tempo comunque per potersi riscattare. «Sinceramente, al momento viene difficile sbilanciarsi, non so dove potremo arrivare. Certo, dentro di me c'è tanta voglia di fare bene, ma al momento non possiamo che pensare ad una partita per volta, poi si vedrà. Le prime due – tre giornate nel girone di ritorno saranno decisive; l'importante è riuscire a dare continuità alla vittoria di domenica».
Nel frattempo le squadre al vertice continuano a correre fortissimo. «E' comunque un torneo strano, non c'è la classica squadra ammazza campionato, penso a Samassi ed Arborea, che avevano organici nettamente superiori a quelli delle altre rivali. Ogni domenica ci sono delle sorprese, regna l'equilibrio, ed è una cosa positiva per lo spettacolo». La Cr Arborea l'anno scorso si è salvata in extremis, quest'anno viaggia a ritmi altissimi: «E' vero, hanno fatto due-tre innesti di spessore e cambiato allenatore. Delle volte basta davvero poco». L'Abbasanta, sulla carta, era la compagine da battere. «Ed invece stanno facendo i conti con qualche problema di troppo. Il calcio è anche questo».
Nessuno invece poteva prevedere un exploit così netto della matricola Borore. «Siamo riusciti a vincere in casa contro di loro, però mi hanno impressionato molto, sono davvero una compagine quadrata. I risultati gasano, danno euforia e consapevolezza nella propria forza; inoltre possono contare su diversi elementi piuttosto validi, non sono li per caso».