«La Villacidrese è forte ma non invincibile»
Il Carloforte si prepara alla sfida al vertice, Fabio Cau smorza la tensione: «In palio punti pesanti, ma non sarà decisiva»
Cresce l'attesa per il big-match in programma nel prossimo turno che vedrà protagoniste la capolista Villacidrese e il Carloforte, secondo in classifica, staccato di cinque lunghezze: un confronto esaltante, tra due società dal passato illustre, con i padroni di casa che hanno addirittura calcato i palcoscenici del professionismo nel recente passato, e gli ospiti che negli anni 90' sono stati grandissimi protagonisti del campionato di Eccellenza.
Fabio Cau, pilastro del centrocampo dei rosso-blu, suona la carica in vista di una delle gare più importanti della stagione.
«In palio ci sono punti pesanti, ma a parer mio non sarà una sfida decisiva per il proseguo del campionato. Siamo consapevoli che affronteremo una squadra costruita per vincere, forte e ben allestita in tutti i reparti, ma non credo proprio che siano invincibili».
Il Carloforte è intenzionato a replicare il colpo grosso piazzato dal Senorbì nell'ultimo turno del campionato:
«Ci siamo allenati bene, preparando nel dettaglio la prossima sfida, come ci capita di fare, del resto, tutte le settimane. Sarà importante presentarci al confronto con la mentalità e la personalità giusta; da questo punto di vista siamo in crescita, gli ultimi risultati parlano chiaro, sono assolutamente fiducioso».
Dopo una partenza più difficile del previsto, siete riusciti a recuperare terreno, e ora occupate stabilmente i piani alti della classifica.
«Quattro punti nelle prime quattro partite non sono certo stati un bottino invidiabile, anzi; la società ha quindi deciso per il cambio in panchina: senza nulla togliere a mister Cambiaggio, che stimo tanto, con l'arrivo di mister Poncellini le cose sono decisamente migliorate; si tratta di un tecnico esperto, conosceva già l'ambiente e ha potuto lavorare al meglio. E' riuscito a trasmetterci la giusta mentalità, ora affrontiamo le partite nel modo giusto».
Quest'anno hai ritrovato due tuoi vecchi compagni, Puggioni e Marongiu
«Due grandi giocatori, che per questa categoria sono un lusso. Puggioni da dicembre ha ripreso finalmente a giocare, dopo il grave infortunio, e anche se non è al 100% sta facendo comunque la differenza. Con Nicola invece è il decimo campionato che giochiamo assieme: lo porto sempre con me, dovunque vado, perché so che fa la fortuna di tutti gli allenatori, ma soprattutto la mia (risata)».
Molti sostengono che le punte di diamante della squadra siete proprio voi tre.
«Non sono d'accordo. Penso che la nostra forza sia il gruppo. Certo, la nostra esperienza rappresenta un valore aggiunto, ma senza una grande organizzazione di gioco non si va da nessuna parte».
Il Carloforte si sta dimostrando attentissimo per quanto riguarda i giovani talenti.
«Due settimane fa abbiamo acquistato dalla primavera del Cagliari Luca Rubiu, un difensore centrale del '96, forte fisicamente e bravo coi piedi. Possiamo poi contare sui classe '96 Maccioni, Rivano, Damele, e sul classe '97 Luxoro, tutti ragazzi che hanno la fortuna di lavorare con un mister come Poncellini; nell'ascoltarlo potranno solo migliorare».
Sulle motivazioni che l'hanno spinto a sposare la causa del Carloforte, Cau è chiaro:
«Non avendo trovato l'accordo con la Monteponi, ho ricevuto le offerte da parte di tre squadre di Promozione, ma mi ha affascinato il progetto ambizioso del nostro presidente, Giuseppe Buzzo. Gli ho detto si, perché come me vuole vincere e spero che a fine campionato si possa gioire assieme».
La concorrenza non manca, non sarà facile per voi.
«E' un campionato divertente e molto equilibrato; la classifica è corta, e dopo la sconfitta della Villacidrese di domenica scorsa, da metà classifica in su qualunque squadra può ambire ai vertici. Una stagione decisamente diversa rispetto a quella dell'anno scorso, quando vinsi con la Monteponi, staccando assieme al Guspini tutte le altre squadre di parecchi punti».