«Non mi fido del Santu Predu, vietato sottovalutare gli avversari»
Il Posada vola sempre più in alto, Farina: «Il campionato entra nel vivo, capiremo presto di che pasta siamo fatti: noi puntiamo alla vetta»
Il Posada centra la quarta vittoria stagionale, 2 a 1 in trasferta sul difficile campo della Folgore di Mamoiada, e sale a quota 14 punti, al secondo posto, a sole due lunghezze dalla capolista Oschirese. Un avvio di stagione decisamente entusiasmante per mister Homar Farina, riconfermato in panchina dopo il buon lavoro svolto nella passata stagione quando, subentrato a dicembre al posto di mister Cubeddu, era riuscito a ottenere un più che dignitoso sesto posto. L'ex tecnico della Juniores, promosso in Prima Squadra, traccia un primissimo bilancio e guarda con rinnovato entusiasmo al futuro prossimo, con la sfida al Santu Predu all'orizzonte.
«Sapevamo che contro la Folgore non sarebbe stata una sfida facile – dichiara Farina -; sarà difficile per tutti fare punti contro di loro; una compagine che lotta con tanta grinta su ogni pallone, vendono la pelle a carissimo prezzo. Noi in casa giochiamo su una superficie in erba sintetica, proprio per questo ci capita di soffrire particolarmente i campi pesanti». Nonostante le difficoltà, il Posada ha superato l'esame a pieni voti. «Abbiamo giocato piuttosto bene, nonostante fossero trascorsi pochi giorni dalla sfida precedente; passare in vantaggio ci ha agevolato notevolmente le cose, trovare il raddoppio è stato altrettanto importante. Ci siamo addormentati per dieci minuti, subendo il gol degli avversari, ma la partita è sempre stata sotto controllo; sono tre punti fondamentali per il proseguo del nostro campionato». Firmati da bomber Pintore, assolutamente devastante in avanti. «Io penso che tutti siano utili ma nessuno indispensabile; ciò non toglie che Marcello sta facendo grandi cose sino a questo momento. Sta cercando di entrare in sintonia con la mia idea di calcio; negli anni scorsi, da quanto mi ha detto lui stesso, aveva un'intera squadra che giocava per lui; al Posada è diverso, noi cerchiamo di sviluppare un gioco collettivo, ma ha preso rapidamente confidenza con i nostri meccanismi, son sicuro che sarà un grande protagonista».
Il cammino dei bianco-celesti sino a questo momento è stato praticamente perfetto, con quattro vittorie e due pareggi. «Forse potevamo fare qualcosina di più, ma sapevo che ci sarebbe servito del tempo per permettere ai nuovi innesti, Talanas, Pintore e Depalmas, di ambientarsi: non è mai semplice trovare l'amalgama giusta. Con il Golfo Aranci abbiamo dovuto rincorrere per tutto il match, agguantando il pareggio a partita quasi finita; possono contare su degli interpreti molto rapidi e veloci in avanti, se sottovaluti gli avversari, una cosa che non si dovrebbe mai fare, è normale entrare in difficoltà. Con il Buddusò siamo passati in vantaggio, ma nel secondo tempo c'è stata meno convinzione da parte nostra e abbiamo subito il loro ritorno. In casa sono molto combattivi, ci sta concedere qualcosa all'avversario». Tra gli aspetti da migliorare nel breve periodo c'è sicuramente il rendimento del reparto arretrato. «Lo scorso anno – ricorda Farina – abbiamo chiuso il campionato con un discreto rendimento della difesa; pensavo di ripartire proprio da quell'aspetto ed invece al momento è il nodo che mi lascia più perplesso, anche se sino ad ora non ho mai potuto schierare lo stesso pacchetto; molti ragazzi stanno giocando assieme per la prima volta, manca il giusto affiatamento, ma sono convinto che con il recupero degli acciaccati le cose gireranno nel verso giusto. E' un discorso che non possiamo rimandare: storicamente tutte le squadre che vincono il campionato subiscono pochissime reti, troveremo presto la squadratura del cerchio in questo senso; vogliamo curare ogni più piccolo dettaglio». Per continuare con rinnovata determinazione la rincorsa alla vetta, occupata dall'Oschirese, distante appena due lunghezze. «In paese c'è tantissimo entusiasmo, una cosa che non può che farci piacere; il gruppo è decisamente attrezzato, potremmo dire la nostra nella corsa al salto di categoria, ma io ripeto sempre ai ragazzi che dobbiamo ragionare partita per partita, piazzando un mattoncino alla volta, poi tireremo le somme».
Il campionato entra nel vivo: «Ora ci attende il confronto interno con il Santu Predu, poi andremo a Orosei; in seguito, saremo impegnati in una doppia in casa con Oschirese e Montalbo; alla fine di questo mini ciclo, capiremo di che pasta siamo fatti e che stagione possiamo aspettarci. Negli scontri diretti sarà importante non sottovalutare l'avversario e tenere la concentrazione sempre alta, servirà tutta la nostra determinazione per vincere, che è il nostro unico obbiettivo, contro qualsiasi avversario. Facciamo il possibile, cercando sempre di imporre il nostro gioco, per tutti i 90'; è un po' la mia filosofia di calcio. Sulla carta il Posada è una delle favorite per la vittoria finale, ma spetterà al campo dare il responso finale». La prossima sfida, il quasi testa coda con i nuoresi del Santu Predu, nasconde più di un'insidia; per il Posada un turno interessante, con il confronto al vertice tra Calagonone e Oschirese che potrebbe riservare sorprese più che positive. «Potrebbe sembrare una gara facile, ma sono i match che temo di più; chiederò ai miei di prestare la massima attenzione. Un avversario in difficoltà può riprendersi da un momento all'altro, niente è scontato; giocheremo come se stessimo affrontando la prima in classifica, consapevoli che contro di noi gli altri danno il massimo per fermarci. Per quanto riguarda la sfida di cartello, cercheremo di approfittarne: l'Oschirese non ha nessuna intenzione di mollare, li ho visti dal vivo e mi hanno fatto un'ottima impressione, esprimono un ottimo calcio». Farina conta di avere tutti a disposizione. «Stiamo recuperando anche Marco Pau, ora toccherà a me fare delle scelte dolorose: io schiero quelli che mi sembrano più preparati, in base al lavoro settimanale, ma non è affatto semplice sacrificare quattro ragazzi e mandarli in tribuna. Il gruppo ha capito che per andare avanti in una stagione impegnativa come questa c'è bisogno di tutti, anche di chi subentra a partita in corso: per me cinque minuti valgono quanto novanta. Ho la fortuna di avere a disposizione una rosa eccezionale, unita, che si diverte, in allegria, e cerca di proporre un buon gioco; solo il tempo ci dirà se abbiamo fatto bene o meno».