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Roberto Porru, allenatore, Quartu 2000
«Il club è ben strutturato e punta forte sui giovani»

Il Quartu 2000 non si accontenta, il tecnico Porru: «Dobbiamo fare ancor di più: possiamo arrivare tra le prime cinque»

Il settimo posto in classifica è un piazzamento più che dignitoso, ma mister Roberto Porru si aspetta un finale di torno di altissimo livello da parte del suo Quartu 2000: il gruppo ha confermato, sul campo e a suon di ottime prestazioni, anche se in maniera discontinua, di avere enormi potenzialità e può tranquillamente puntare a stare a ridosso delle primissime della classe. Se la vittoria finale ormai sembra una questione privata ed esclusiva del Serramanna, lo stesso non si può dire per il secondo gradino del podio, che mette in palio un prestigiosissimo pass per gli spareggi play-off: un traguardo lontano dieci lunghezze, con ben cinque squadre ancora in corsa e i bianco-verdi che vestono i panni, almeno per il momento, della mina vagante del torneo. La speranza del tecnico è quella di chiudere la stagione in crescendo, in modo da gettare delle basi solide in vista del futuro prossimo. Non è il caso quindi di abbassare la guardia proprio ora: all'appello mancano ancora dieci sfide, a partire da quella attesissima contro la corazzata Villasimius in programma domenica. I bianco-verdi andranno a caccia della seconda vittoria di fila dopo quella conquistata in casa contro il Barisardo, impresa riuscita soltanto una volta in questo campionato, tra la fine del girone di andata e l'inizio di quello di ritorno.

«Domenica abbiamo giocato una buona gara — dichiara Roberto Porru — c'è da dire però che il Barisardo si è presentato in formazione estremamente rimaneggiata, con diverse assenze importanti. Per noi è stato tutto più facile, ma comunque sia la squadra ha fatto il proprio dovere, in maniera attenta e precisa. Il risultato è meritato».
Ottava vittoria stagionale e settimo posto in classifica a quota 34: a dieci giornate dalla fine è tempo di fare i primi bilanci. «Potevamo, possiamo e dobbiamo fare qualcosa in più: il nostro obiettivo è piazzarci a ridosso delle squadre di vertice, diciamo nelle cinque prime posizioni. Se si escludono le compagini più attrezzate, come il Serramanna e il Villasimius, che possono contare su organici di altea categoria, possiamo giocarcela con tutti. Mi aspetto un ulteriore salto di qualità».
Magari partendo dal rendimento in trasferta. «Si, non sarebbe male, anche se per i giocatori giovani non è semplice gestire le fasi più concitate delle gare: l'età media della nostra rosa si aggira intorno ai 19 anni, con soltanto tre elementi di esperienza. Lavoriamo per migliorare proprio sul piano della personalità».
Il prossimo confronto con il Villasimius rappresenta per l'appunto un interessantissimo banco di prova. «Ho sempre considerato i giallo azzurri tra i più accreditati per il secondo posto e il mio pronostico in questo senso non è cambiato: dopo un avvio problematico stanno mettendo in mostra i loro grandi valori tecnici, con giocatori che in passato hanno calcato palcoscenici importanti come l'Eccellenza. Per la vittoria finale, invece, ormai non c'è storia: il Serramanna sta facendo una corsa a parte».
All'andata il Quartu si aggiudicò la sfida vincendo 1 a 0. «Io sono subentrato in seguito, perché all'epoca in panchina c'era ancora Gianni Roccotelli (poi passato a ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo ndr). Giocare in casa nostra presenta tante incognite, con il campo in terra battuta che forse è l'unica pecca: il comune non ci permette di intervenire per avviare i lavori di adeguamento e in molti si trovano in grossa difficoltà». Le note liete in casa dei bianco-verdi per fortuna non mancano. «Possiamo crescere tantissimo: ho tanti giovanissimi a disposizione che ci stanno dando grosse soddisfazioni, anche domenica ad esempio ho fatto esordire tre ragazzi della Juniores, altri invece erano in panchina. Posso contare su un buon gruppo, solido e sano: il nostro è un progetto a lunga scadenza, stiamo gettando le basi per il prossimo anno, in cui speriamo di essere più maturi».
L'attacco è una delle armi migliori dei quartesi. «Abbiamo tre giocatori di assoluto livello, come Alessio Ferraro, che è un vero e proprio lusso per noi, Alessandro Cocco, che sta segnando tantissimo ed è tra i più prolifici in assoluto, e Matteo Sitzia, una punta esterna di sicuro affidamento. Ci stanno davvero dando una grossissima mano d'aiuto».
Porru divide i meriti con lo staff dirigenziale. «Ci tengo a sottolinearlo: alleno da 30 anni ma raramente ho avuto a che fare con un club così ben strutturato: il presidente Donato Allegrini e il direttore generale Mirko Schirru stanno facendo un ottimo lavoro, come organizzazione non hanno nulla da invidiare ai club di Promozione ed Eccellenza. Ho accettato la loro proposta proprio per la serietà, l'entusiasmo e la professionalità che mi hanno trasmesso: qui ci sono le idee chiare su cosa e come ottenerlo».

Ora non resta che chiudere la stagione in bellezza: le prospettive sono decisamente incoraggianti.
«Dal punto di vista atletico ci arriviamo praticamente al massimo, grazie al mio collaboratore Filippo Bosoni che cura la preparazione fisica dei ragazzi, si tratta di un ragazzo giovane ma molto preparato. Purtroppo stiamo incontrando qualche problemino di troppo per quanto riguarda gli infortuni: distorsioni e traumi vari ci hanno tartassato lungo tutto l'arco della stagione, ma speriamo di recuperare gli assenti già a partire dalle prossime settimane. Dobbiamo avere un altro pizzico di pazienza, poi saremo di nuovo al completo e, magari, riusciremo a strappare qualche altro buon risultato».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Prima Categoria
Girone A