«Capraro una delle sorprese più belle; contro il Nurri sarà battaglia vera»
Inizio di stagione formidabile per la Cr Arborea, Isu: «Risultati meritatissimi ma non possiamo rilassarci: se vogliamo ottenere il massimo dobbiamo pensare ad una gara per volta»
Toccare il cielo con un dito, quasi senza accorgersene: potrebbe essere riassunta con queste semplici parole la partenza a razzo messa in scena dalla nuovissima Cr Arborea, targata mister Sandrino Isu, che ha colpito tutti centrando due ottime vittorie, a partire dal colpo grosso rifilato a domicilio all'Oristanese, passando per il netto 3 a 0 maturato nei novanta minuti della sfida contro il tenace Aritzo. Il tecnico, dall'alto di un'esperienza trentennale tra campo e panchina, sa benissimo che la strada è ancora lunga, così come sono tante le insidie e gli ostacoli da superare: l'organico è stato rinnovato rispetto alle passate stagioni grazie ad alcuni innesti di primissimo ordine, su tutti l'arrivo del super-bomber Ottavio Piras; sognare in grande quindi non è assolutamente vietato ma per continuare a stupire sarà necessario mantenere la concentrazione sempre al massimo.
«Stiamo lavorando bene, è questo l'importante, per il resto non possiamo assolutamente fare pronostici: pensiamo ad una partita per volta, poi tireremo il punto in base alle indicazioni che ci darà il campo. Ho a disposizione un bel gruppo di giocatori, per quanto riguarda l'affiatamento non posso lamentarmi, anche se è passato poco tempo dall'inizio della stagione». Il tecnico è piuttosto soddisfatto. «Sono contentissimo di quanto stiamo raccogliendo, i risultati, meritatissimi, sono lo specchio delle nostre prestazioni: abbiamo dominato a Oristano, così come contro l'Aritzo in casa. Ho delle buone sensazioni, ora non ci resta che continuare su questa strada e vedere cosa ci riserverà il futuro».
Isu mantiene un profilo basso. «In trent'anni passati tra campo e panchina ne ho visto davvero di cotte e di crude, manteniamo la calma anche se il nostro obbiettivo è quello di raggiungere il massimo. La società è soddisfatta, ci sono tanti buoni propositi, si respira una buona aria».
La Cr sta mostrando grande personalità e carattere: aspetti fondamentali per affrontare un campionato difficile. «I ragazzi hanno già capito alla perfezione cosa mi aspetto da loro: in settimana proviamo tutte le soluzioni che poi vengono riproposte durante la gara, servirà il cuore oltre alla tecnica per spuntarla contro una serie di avversarie agguerritissime. Ora non ci resta che continuare ad amalgamare i vari elementi del gruppo per tirare fuori il massimo da ogni ragazzo».
I margini di miglioramento sono ampissimi. «Puntiamo a crescere ancora sul piano della condizione, stiamo andando bene ma le cose andranno meglio quando torneranno a disposizione anche gli assenti, come Atza, una pedina importantissima, o Mura, alle prese con un problema al polpaccio. Per il resto, si può migliorare anche per quanto riguarda l'aspetto tecnico-tattico: in rosa ci sono diversi giovani alla prima esperienza in questa categoria, dobbiamo dare loro il giusto tempo per ambientarsi». Chi si sta facendo trovare pronto è sicuramente Capraro. «Un attaccante classe '2000 che ha fatto gol domenica, alla seconda partita dopo l'esordio di due giornate fa. Arriva dagli allievi, siamo tutti felicissimi per quanto sta facendo. Oltre a lui ci sono tanti altri talenti che son sicuro verranno fuori».
Magari a partire dalla prossima sfida in programma, in casa del Nurri inchiodato ancora a 0 punti. «Lo dirò anche ai giocatori durante tutta la settimana: vietato sottovalutare l'avversario, ogni partita deve essere un'autentica finale per noi, non possiamo permetterci distrazioni. Sono sicuro che a prescindere dalla posizione che occupano in classifica sarà una battaglia. Dal canto nostro, andremo li per fare la partita e vendere la pelle a caro prezzo, mantenendo però sempre un grande rispetto per chi ci troviamo di fronte». L'organico è praticamente al completo. «Qualche giocatore a dire il vero sta combattendo con l'influenza, ma siamo in tanti e posso comunque lavorare in tutta tranquillità. Le assenze non mi preoccupano, anzi, mi piace quando i giocatori mi mettono in difficoltà e lottano per una maglia da titolare».