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La Decimo 07 a caccia del riscatto, Bartoli: «Ripartiamo con umiltà dalle prestazioni»
«Contro il Su Planu vogliamo i tre punti»

La Decimo 07 a caccia del riscatto, Bartoli: «Ripartiamo con umiltà dalle prestazioni»

La terza sconfitta nelle ultime quattro giornate è il chiaro segnale che qualcosa non funziona nel migliore dei modi per la Decimo 07: la squadra allenata da Bartoli, dopo aver disputato una prima parte di stagione esaltante, sembra aver perso quello smalto e quella brillantezza che l'avevano portata ad occupare stabilmente le primissime posizioni della classifica, con la vetta che ora è distante ben 11 lunghezze.
Nonostante il momento critico, acutizzato da una serie di assenze importanti che riguardano principalmente il reparto offensivo, il tecnico non getta la spugna e traccia la rotta in vista delle ultime cinque partite: sarà fondamentale ripartire, con grandissima umiltà, dalle buone prestazioni offerte nelle ultime giornate, crescendo ulteriormente sul piano del gioco e della compattezza.
Il terzo posto è distante soltanto tre lunghezze, nulla è ancora perso, ma la sfida in programma domenica contro il Su Planu rappresenta in un certo senso l'ultima spiaggia per continuare ad alimentare il sogno promozione.

 

Mister, siete reduci dalla sconfitta rimediata sul campo del Carloforte, che vi ha impedito di approfittare dello scontro diretto tra Guspini e Frassinetti.
Non si tratta sicuramente di un periodo esaltante per voi, almeno per quanto riguarda i risultati; cosa sta succedendo alla Decimo 07?

«Il calo per quanto riguarda i risultati è una conseguenza diretta, probabilmente, di un calo soprattutto a livello di prestazioni.
L'unica partita in cui forse non meritavamo di perdere, in cui abbiamo giocato discretamente senza subire eccessivamente la pressione degli avversari, è stata quella contro l'Iglesias: hanno segnato due reti nelle uniche occasioni che hanno avuto, riuscendo così a portare a casa l'intera posta in palio.
Per il resto, non stiamo sicuramente offrendo prestazioni confortanti, anche se è vero che nel girone di ritorno stiamo pagando a carissimo prezzo qualche disattenzione di troppo; non riusciamo più a costruire così tanto come in passato, in più siamo anche poco lucidi, poco cinici in fase di realizzazione.
Probabilmente ci stanno condizionando anche alcuni infortuni importanti, che in una squadra come la nostra incidono sensibilmente: tieni conto che contro l'Iglesias ho schierato ben quattro fuori quota, con il Barumini ne ho impiegato addirittura cinque; stiamo inserendo in Prima Squadra diversi ragazzi che provengono dal nostro settore giovanile, si tratta di una cosa assolutamente positiva, ma che presenta anche, ovviamente, alcuni svantaggi soprattutto sul piano dell'esperienza».

 

Pensa che si sarebbe potuto fare qualcosa nel mercato di riparazione per rendere l'organico più competitivo?
«Se devo essere sincero, la Decimo 07, al contrario di quello che molti pensano, non è stata assolutamente costruita per puntare al salto di categoria; ti confermo, come peraltro ho avuto modo di fare in passato, che la nostra è una squadra costruita in casa, nel senso che ci affidiamo per buona parte sul contributo dei giocatori locali; su una rosa di circa venti elementi, la metà è composta da ragazzi classe '96, '95 e qualche '94, che si alternano con continuità.
Al mercato di riparazione abbiamo perso qualche pedina importante, senza avere la possibilità di sostituire i partenti con qualche elemento d'esperienza; abbiamo invece deciso di puntare sui ragazzi della Juniores per integrare il gruppo; il nostro progetto prevede che venga dato il massimo dello spazio possibile a tutti i nostri giovani.
E' un lavoro di prospettiva, che darà in pieno i suoi frutti in futuro: il nostro obbiettivo principale era quello di mantenere la categoria, siamo senza dubbio andati oltre le più rosee aspettative, grazie al grande lavoro che tutti abbiamo fatto in particolare nel girone d'andata, in cui sono arrivati dei risultati assolutamente eccezionali; evidentemente non siamo ancora pronti per poter fare il salto di categoria.
In qualche circostanza abbiamo pagato il nostro atteggiamento un po' troppo presuntuoso, dettato magari dalla posizione in classifica e dai risultati incredibili che stavamo ottenendo: forse abbiamo perso un po' di umiltà, cosa che probabilmente non ci possiamo permettere.
In squadra non abbiamo prime donne, la nostra forza è sempre stata il collettivo e l'organizzazione, nel momento in cui non vengono applicate certe regole di campo rischiamo di perdere con chiunque.
Nell'ultimo periodo comunque non sono riuscito a schierare la stessa formazione per più di due partite di seguito; ciò non toglie comunque che per quanto ci riguarda siamo assolutamente soddisfatti del campionato che stiamo facendo.
Rimane il rammarico per non essere riusciti a tagliare un traguardo così importante che sarebbe stato il giusto premio per un gruppo giovane, che ha lavorato, soprattutto quando tutti gli elementi erano a disposizione, con grandissima intensità.
Da qui alla fine comunque, anche se le percentuali a nostro favore sono obbiettivamente molto basse, proveremo a rimediare agli ultimi passi falsi, partendo ovviamente dalle prestazioni, aspetto fondamentale ed imprescindibile per vincere».

 

Al momento siete a tre lunghezze dal terzo posto e a sei dal secondo; dovete ancora disputare due scontri diretti, contro Su Planu in casa e il Guspini in trasferta, che possono rimettere tutto in discussione.
Che risposte si aspetta da parte della sua squadra a cominciare dalla sfida importantissima di domenica prossima?

«Al momento non possiamo pensare di agganciare il secondo posto; in chiave play-off possiamo cercare di lottare sino alla fine per la terza posizione, che sarebbe comunque un buon premio per quanto abbiamo fatto quest'anno.
I ragazzi dovranno continuare con il processo di crescita che c'è stato nelle ultime due, tre gare; anche domenica scorsa abbiamo creato, nel primo tempo, 4 occasioni da gol che non siamo riusciti a sfruttare; come spesso succede nel calcio chi sbaglia troppo viene punito e così è successo.
Speriamo di sbagliare un po' meno ed essere più fortunati al momento della conclusione; in passato probabilmente ci è capitato di capitalizzare al massimo ogni singola occasione e soprattutto di incassare meno reti, al momento invece siamo più vulnerabili e di conseguenza facciamo più fatica a portare a casa i risultati.
E' una questione mentale, siamo una squadra giovane, poco esperta e a volte capita che ci facciamo condizionare più del dovuto da una rete subita; non riusciamo a reagire con lucidità e magari ci facciamo prendere dall'ansia e dalla frenesia.
Mi aspetto che i ragazzi riescano a tirare fuori tutto il loro orgoglio e la voglia di dimostrare comunque che hanno le potenzialità per togliersi ancora qualche soddisfazione; è il nostro ultimo, vero obbiettivo per questa stagione, visto che siamo partiti con l'intento di non passare inosservati quest'anno, cercando di giocare un buon calcio, e sino a questo momento ci siamo riusciti.
Alla fine di queste cinque gare ci guarderemo in faccia e tireremo le somme: se saremo stati così bravi da crescere ancora, sarà ovviamente un bene; altrimenti metteremo da parte il bagaglio di esperienze maturate quest'anno in vista della prossima stagione».

 

Come sta la squadra sotto il profilo atletico in vista del big-match contro i ragazzi allenati da Valluzzi?
Avete qualche problema particolare di formazione?

«Nell'ultimo periodo stiamo giocando praticamente senza punte: Meloni nell'ultimo mese e mezzo è alle prese con qualche problema fisico e non si sta praticamente allenando, limitando notevolmente le mie scelte; Perra ha una lesione alla colonna vertebrale, non gioca da quattro domeniche e con tutta probabilità ha chiuso il suo campionato; abbiamo perso Mingoia e Impera ultimamente fatica a trovare la via del gol; stanno giocando i fuori quota che sono bravi ma non hanno ancora la giusta cattiveria e la lucidità sufficiente per concretizzare le occasioni che la squadra costruisce.
Speriamo che siano un pochino più fortunati, in modo da raccogliere i frutti del grande lavoro che fanno durante la settimana.
Per il resto la formazione sarà quella che scende in campo in quest'ultimo periodo, l'assenza dei singoli non condizionerà in maniera decisiva la partita, spetterà a tutto il gruppo dare un segnale importante in questo senso.
Siamo sempre scesi in campo dimostrando una buona personalità, nonostante la giovane età; abbiamo sempre provato a giocare la partita, così come è successo ad Iglesias: nonostante ci fossero quattro fuori quota in campo, abbiamo costretto gli avversari ad arroccarsi in difesa per quasi tutta la gara; noi ci abbiamo provato con tutte le nostre forze a portare a casa i tre punti ma capita spesso che gli avversari, quando ci incontrano, si chiudono e diventa molto più difficile fare la partita, probabilmente ci considerano ancora come una grande protagonista del campionato e affrontano l'impegno con tanta determinazione, hanno delle motivazioni forti nei nostri confronti».

 

Domenica però affronterete una squadra che molto probabilmente vi affronterà a viso aperto; che gara si aspetta?
«Io penso che loro, nonostante la posizione in classifica, si giocheranno la partita sin dall'inizio, in maniera molto propositiva.
Una squadra che vuole vincere il campionato non può permettersi di aspettare l'avversario, è una cosa che comunque non faremo nemmeno noi: proveremo a mettere in campo le nostre risorse, cercando di proporre il nostro gioco come abbiamo sempre fatto, senza limitarci a difenderci; vogliamo tentare di prendere i tre punti da questa sfida e faremo tutto il possibile».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
10 Ritorno
11 Ritorno
Girone A