Il tecnico si gode il 3-2 in rimonta sulla Giana Erminia
La doppia faccia dell'Olbia, Mignani: «Nella ripresa uno spirito diverso, vittoria meritata e di grande carattere»
Probabilmente avrebbe voluto una vittoria con una gara lineare ma l'Olbia che si trasforma da un tempo all'altro soddisfa ugualmente il tecnico Michele Mignani che batte in rimonta e aggancia in classifica la Giana Erminia con tre reti nella ripresa di Geroni, Piredda e Capello. «A volte - si legge nel sito ufficiale del club - si può vincere anche così e queste sono le vittorie più belle. Nel primo tempo non abbiamo giocato da Olbia, analizzeremo se è dipeso da questioni fisiche, tattiche o mentali. Nella ripresa è stata un'altra partita, non bisogna dimenticare che dobbiamo restare umili e sapere che nessuno ci regala niente». I suoi ragazzi hanno però recepito un insegnamento: non mollare mai e crederci sino alla fine. «Questa è la cosa che mi rende più felice oggi - continua Mignani - ho visto nei ragazzi la voglia di non mollare mai, anche a schemi saltati. È stata una vittoria di grande carattere». Che ha avuto risvolti positivi in classifica: «Guadagnare punti è fondamentale, poi però bisogna saper interpretare e dare risposte alle cose che non hanno funzionato. Valuteremo quello che c'è da migliorare e ciò che invece è andato bene. È raro che l'Olbia conceda occasioni così facili all'avversario. Dobbiamo però dare merito anche alla Giana Erminio che nella prima frazione ci ha messo completamente sotto. Nei primi 45' sembravano non essere in campo». La trasformazione nella ripresa è stata evidente e cosa ha scatenato nell'intervallo ai giocatori resta un segreto: «In quei momenti si cerca di tirare su il morale. Le partite durano novanta minuti e siamo entrati in campo nel secondo tempo con uno spirito diverso. La ritengo comunque una vittoria meritata. Nemmeno il rigore parato a Ragatzu diventa un motivo di recriminazione: «Se la sentiva ed era giusto che tirasse lui. Tutto è bene quel finisce bene».